Come forse tutti non sanno, oltre alle notiziole io porto avanti anche i ritagli di .mau.. L’idea iniziale era semplicemente di segnare le frasi trovate in giro e che mi sono piaciute; però ho notato che in effetti è anche comodo se non ho voglia di fare un commento vero a una notizia, come cerco sempre di fare qua. C’è un vantaggio anche per i lettori: si vede tutto subito.
Che bello essere pigri :-)
Parole matematiche: ipotesi
(la lista delle parole matematiche si trova qua!)
La parola “ipotesi” è greca, e fin qui non ci piove. Magari però non avete mai pensato che esiste un suo perfetto corrispondente latino: “supposizione”. L’etimologia è infatti dal greco hypo-, sotto, e -thesis, il porre. In italiano la parola è attestata a partire dal 1617, dal filosofo Giovanni Botero che lo usava con il significato di “congettura per spiegare fatti di cui non si ha una piena conoscenza”.
Di per sé non è che ci sia una differenza enorme tra l’uso matematico e quello comune: però una differenza c’è. Infatti per un matematico l’ipotesi è sì una supposizione, ma che lui considera vera. Attenzione: l’ipotesi non è vera, ma viene presa per vera, come ad esempio nelle dimostrazioni per assurdo, dove il matematico spera appunto di trovare una contraddizione.
L’ipotesi che troviamo nel discorso comune è invece molto più vicina al significato “filosofico” che ho riportato sopra. L’ipotesi viene infatti buttata lì come spiegazione, e nessuno si preoccupa effettivamente se sia vera o falsa: basta che sembri spiegare i fatti. La differenza di approccio col matematico si vede eccome!
secondo posto, ma in calo
L’automobile che inquina di meno è quella che non viene costruita. E tra le altre? Questo studio sulle emissioni di anidride carbonica – dove i produttori americani non sono stati considerati, perché la T&E è un organismo europeo – vede quest’anno primeggiare il gruppo PSA (Peugeot e Citroën), che ha scalzato la Fiat “in sorpasso”, nel senso che anche gli eredi di Giuanin Lamiera nel 2006 hanno ridotto le emissioni rispetto al 2005, ma non abbastanza. I peggiori di tutti sono i tedeschi, con i giapponesi messi non troppo bene.
Se qualcuno si chiedesse la ragione di questa strana classifica, sembra che il modo migliore per ridurre le emissioni di CO2 sia alleggerire le auto. Fiat fa soprattutto macchine piccole e quindi leggere, e pertanto è avvantaggiata; i tedeschi tendono a fare macchinoni, tanto che al momento stanno facendo lobbying per modificare la legge europea sui limiti di emissioni perché siano basati sul peso delle auto… un po’ come (toh!) negli USA.
Beh, almeno adesso avete altre affermazioni adoperabili all’interno di una discussione sull’inquinamento :-)
meno spam e più phishing?
Tra ieri e oggi la mia vecchia casella di posta tin ha ricevuto 26 messaggi. Di questi, uno era di una vecchierrima lista (capita una volta al mese o giù di lì che qualcuno mi contatti ancora là), quindici di phishing – a parte Poste Italiane, in questo periodo è Banca di Roma che è molto apprezzata, e solamente nove di spam vero e proprio. Anche la casella gmail sembra al momento ricevere più posta voluta di quella non voluta.
Mi chiedo che cosa stia succedendo.
Capacità comunicative zero
Nei commenti a un post precedente, Bistecca mi ha fatto scoprire l’esistenza di questa legge promulgata il mese scorso, con i voti della maggioranza, di Alleanza Nazionale e dell’UDC. (qua la discussione al Senato, per i curiosi). La legge, di un solo articolo, obbliga il lavoratore dipendente ma anche il co-co-co e co-pro che si voglia licenziare a usare un modulo specifico, disponibile gratuitamente negli uffici comunali e nei centri per l’impiego; i moduli sono numerati e hanno una validità massima di quindici giorni.
Perché tutta questa farraginosità? Per impedire che il datore di lavoro quando ti assume ti faccia anche firmare una lettera di dimissioni in bianco, usanza purtroppo non così rara dalle nostre parti. E in effetti i conti tornano: chi ha votato contro sono i liberisti di Forza Italia (sia mai che si tolga la libertà di licenziamento!) e i leghisti, il cui elettorato di riferimento non si sognerebbe mai di fare una cosa del genere e quindi avranno ritenuto la legge inutile.
Servirà la legge? Non lo so, spero di sì. Male non dovrebbe fare, però. Eppure non se n’è sentito per nulla parlare. Bistecca si stupiva che non ne parlassero le blogstar: quello non mi suona così strano tranne che nel caso di beppegrillo™ che si suppone abbia qualcuno che gli segnali questo tipo notizie. Quello che stupisce a me è che non ne abbiano parlato i giornali, o almeno quelli principali che adocchio: e soprattutto perché non ne abbiano parlato Parlamento e Governo. È come se tutti pensassero che facciano molto più notizia le continue risse, al momento solo verbali ma non si sa mai, tra i parlamentari. Mah.
parole matematiche: incommensurabile
(le parole matematiche stanno di casa qui.)
La parola “incommensurabile” è uno di quei termini sicuramente copiati dalla matematica, ma che nel passaggio ha cambiato completamente il suo significato. Nell’uso comune, infatti, una grandezza è incommensurabile se è così enorme che non si riesce a stimarne il valore. Beh, che c’è di male? qualcuno si chiederà. C’è il prefisso in- e il termine “misura”, no? Vero: però manca un pezzo, il -com-, che cambia tutto.
Per un matematico, infatti, non si parla di una grandezza ma di due grandezze tra loro incommensurabili. La dimensione non c’entra nulla; conta solo il fatto che le due grandezze sono tra di loro in rapporto irrazionale, e quindi non si può trovare un sottomultiplo con cui “misurarle” esattamente entrambe. L’esempio canonico di due grandezze incommensurabili è dato dal lato di un quadrato con la sua diagonale, e non si può certo dire che una delle due sia enorme! E in effetti la prima occorrenza italiana della parola è del solito Galileo, che la prese dal latino tardo di Boezio – il primo probabilmente cui venne in mente di coniare il termine, traducendolo dal greco.
Ci si può chiedere il motivo di un simile spostamento di significato: magari è semplicemente legato al fatto che la matematica sembra così complicata che non la si riesce a misurare! In effetti nel 1703 il Viviani ha usato il termine nel significato di “senza adeguato termine di paragone”, e da lì c’è voluto poco a raggiungere il significato attuale. Sappiate però che stanno tutti sbagliando :-)
Tempismo perfetto
La terra sulla tomba di Enzo Biagi non si è ancora assestata e subito c’è chi è pronto a fare le pulci alla buonanima. Tralasciamo Facci e parliamo di Paolo Guzzanti, che si premura di riportare un articolo di Carmilla sulle attente omissioni di Biagi sul suo periodo antecedente al 1944.
Una doverosa precisazione: non solo non ho alcuna ragione di credere che l’articolo di Carmilla contenga dati falsi, ma soprattutto faccio notare che la data dell’articolo è il 5 settembre, con Biagi vivo e nel pieno possesso delle sue facoltà mentali. Massimo apprezzamento per loro, insomma. D’altra parte, si è sempre parlato del passato di giornalista fiancheggiatore di Spadolini, come di quello da parà repubblichino di Dario Fo. Il più furbo di tutti era al solito il sommo Cilindro che, sapendo perfettamente di non potere narscondere la sua giovinezza da protetto del regime, se la tirava fuori da solo spiazzando l’interlocutore.
D’altra parte, ognuno ha le capacità che ha, e quindi la usa come – e quando – può.
attingere
Alla conferenza stampa di ieri sulla “verità” riguardo l’uccisione di Gabriele Sandri. Il questore di Arezzo, Vincenzo Giacobbe, racconta tante cose: ad esempio che il suono della sirena “non causava effetti”. Fin qua siamo al burocratese standard, ma poi Giacobbe butta un carico. «Lungo il tragitto gli occupanti si sono accorti che Gabriele Sandri era stato “attinto al collo”.». (Le virgolette sono di Rep., i caporali miei)
L’unica idea che mi viene in mente quando sento la parola “attingere” è prendere dell’acqua da un pozzo, o al limite ritirare dei soldi da un fondo. Tutto questo prova che sono un ignorante. Infatti il De Mauro, oltre ai due significati di cui sopra, ne snocciola un altro: «toccare, raggiungere», che effettivamente nel contesto ha senso. Viene anche riportato un esempio: il mar si leva, e quasi il cielo attinge. Esempio non di un bloggher qualunque: è nientemento che dell’Ariosto. Vi rendete conto? noi crediamo che i poliziotti siano solo pronti a sparare, e invece il vivere nella regione che diede natali alla nostra bella lingua italiana fa sì che un questore ci possa dare una lezione di lessico e letteratura. Sono certo che se queste informazioni fossero state rese note agli ultras, si sarebbero tutti ammutoliti e bloccati da soli…