Leggo dalla BBC che negli USA un concessionario di auto ha quadruplicato le vendite del mese regalando una pistola a chi comprava una macchina in questo mese. In realtà uno poteva anche scegliere un buono benzina per 250 dollari, ma quest’ultima possibilità è stata snobbata praticamente da tutti.
Immaginando che il costo di una pistola sia intorno a quel prezzo direi che non è che venga fatto chissà quale sconto; e considerando che per avere la pistola occorra “an approved background check on gun ownership” direi che non è che uno si compri l’auto perché è l’unico modo che avrebbe per ottenere un’arma. Quello che si può immaginare, dando per buono il contenuto dell’articolo, è che gli americani nella Bible Belt preferiscono il cinturone alla cintura, e quando sentono parlare di una pistola sbavano.
Trasportando il tutto in Italia, mi domando se capiterebbe lo stesso se un concessionario offrisse un telefonino all’ultimo grido della moda a chi comprasse una macchina da lui…
Silvio e i mutui
Per non dire che sono sempre prevenuto, inizio a parlare dell’unica cosa buona uscita dalla gita aziendal… pardon, dal Consiglio dei Ministri in trasferta napoletana: la rimodulazione dei mutui a tasso variabile.
Premessa: nessuno creda a quanto sbandierato da Tvemonti, che cioè una famiglia potrebbe risparmiare fino a 850 euro l’anno. In realtà, se uno sceglierà di avvalersi della rimodulazione, pagherà di più. Ma ricominciamo da capo.
La norma proposta dal governo – non mi pare l’accordo con le banche sia già ufficiale – prevede che chi ha un mutuo a tasso variabile può tornare a pagare la rata del 2006, allungando contestualmente la durata del mutuo. Detto in altri termini: invece che avere una durata fissa e una rata variabile, si può avere una durata variabile e una rata fissa, pari a quella iniziale. Faccio un esempio pratico: io ero partito con una rata da 500 euro al mese. Adesso mi mancano 10 anni alla fine e la rata è salita a 600 euro; posso chiedere di riportarla a 500 euro e pagare per 12 anni… e rotti. Ci vorranno più di dodici anni perché i soldi ancora da pagare matureranno interessi per la banca, e quindi bisognerà pagare una cifra maggiore; è la stessa ragione per cui più allunghi la durata di un prestito più soldi devi rendere.
A vederla così, insomma, si direbbe che chi ci guadagna sono solo le banche, che infatti sono contente: tra l’altro è vero che se uno non paga il mutuo la banca gli confisca la casa, ma non è detto che le banche siano così contente di avere una serie di immobili e quindi di soldi immobilizzati (scusate il gioco di parole). Perché allora dico che l’accordo governativo è Una Buona Cosa? Perché sono sempre dell’idea che se uno è stato così stupido da fare un mutuo a tasso variabile cinque anni fa quando era chiaro che i tassi non potevano [che] salire, è un suo problema, e non vedo perché io – nel senso della comunità – debba pagare per la sua scelta. Detto per inciso, quando Anna ha fatto il mutuo per la casa dove stiamo (prima di conoscermi, quindi è tutto merito suo) l’ha scelto a tasso fisso. Trovo quindi giustissima l’idea di fare in modo che il mutuatario abbia la possibilità di pagare una rata accettabile viste le sue entrate, ma trovo anche corretto il fatto che ciò abbia un costo, relativamente piccolo ma comunque un costo. Non un risparmio: ma tanto uno che ha fatto un mutuo a tasso variabile cinque anni fa non si accorgerebbe comunque della differenza.
Per completezza, devo aggiungere che le associazioni dei consumatori hanno spiegato correttamente cosa accadrà. Effettivamente però le sigle interpellate sono Aduc, Adusbef e Adiconsum: l’articolo del Corsera non cita Codacons :-)
suicidio del Quick Launch?
Stasera, mentre aspettavo che il diluvio su Milano scemasse un po’ per tornare a casa, mi sono accorto che se cliccavo su un’icona nella barra Quick Launch (come si dice in italiano? Esecuzione rapida?) del pc dell’ufficio non succedeva nulla. Se però aprivo la cartella Quick Launch, da lì i programmi partivano. Vabbè, ho pensato, poco male, tanto poi lo spengo e domani mattina si vedrà.
Torno a casa, e Anna era sul mio PC. Dopo un po’ mi chiama dicendo “non riesco a far partire Firefox dall’iconcina!” Stava succedendo esattamente la stessa cosa. (Per la cronaca, adesso ho ammazzato e fatto ripartire explorer.exe e il tutto sembra a posto).
Cos’è? il 22 maggio è la Giornata In Cui XP Ha Più Paturnie Del Solito?
quissss di metà settimana
Ho provato il primo dei due quisss proposti da Annarella, quello “che supereroe sei”. Bisogna dire che non ho avuto soverchi problemi a farlo, perché mi ha chiesto il nome (.mau.) e il sesso. Il risultato è stato questo:
* Your Superhero Name is The Sergeant Hulk
* Your Superpower is Unexplained
* Your Weakness is Booty
* Your Weapon is Your Robotic Shield
* Your Mode of Transportation is Bike
Occhei, “bike” penso sia la moto più che la bici, e mi chiedo se effettivamente il culo sia la mia parte debole. Però direi che, soprattutto considerando la quantità di informazione chiestami, funziona quasi meglio degli oroscopi!
Sono proprio (futuri) ingegneri
Ieri in pausa pranzo ho pedalato fino al Politecnico a sentire un seminario sulla “soft matter”. Al ritorno mi accorgo che nella bici non c’è più il faretto davanti, quello con le celle fotovoltaiche. La sottrazione è stata sicuramente in quell’oretta in cui seguivo il seminario, visto che martedì sera il faretto l’avevo usato per andare e tornare da Macchiaradio, e ieri mattina la bicicletta era all’interno della sede, come al solito.
A dire il vero non mi sono arrabbiato più di tanto, visto che ne avevo un altro. Quello che però mi lascia un po’ perplesso è che hanno preso il faretto, ma non il pezzo di plastica con la guida per fissarlo, senza il quale in effetti uno se ne fa poco. In effetti la guida era stata svitata, cosa nemmeno troppo complicata perché c’è una manopolina, ma era appunto rimasta attaccata al manubrio della bici. Partendo dall’assunzione piuttosto probabile che il ladro del faretto sia stato uno studente del Poli, mi resta il dubbio di come mai abbia lasciato il lavoro a metà. Forse che tutto quello che gli interessava davvero erano le cellette fotovoltaiche e/o i led bianchi? Da un ingegnere ci si aspetta di tutto :-)
banchi di pioggia
Stamattina sono uscito di casa alle 8:10: mentre scendevo a prendere la bici, iniziava a piovere. Ho timbrato alle 8:22: sotto l’ufficio non pioveva. Fin qua, nulla di strano.
Un po’ più strano è che quando ero arrivato in Melchiorre Gioia non pioveva, ma all’altezza del sottopassaggio della Centrale pioveva di nuovo. In entrambi i casi non era certo un temporale, ma comunque abbastanza acqua per bagnarmi i pantaloni; e quando dico “non pioveva”, intendo proprio che non c’era nemmeno quella gocciolina ogni tanto che fa subito aprire l’ombrello a qualche persona.
Non siamo arrivati alla volta in cui a Torino vidi una carreggiata di via Pietro Cossa sotto il temporale e l’altra all’asciutto, però anche qua non è male!
Aggiornamento: (h 20:00) Il ritorno è stato antisimmetrico, anche se la quantità di pioggia era maggiore. Dove all’andata pioveva, al ritorno piovigginava; dove all’andata non pioveva, al ritorno diluviava. Sono però sopravvissuto :-)
Voki
Ho appena recuperato da Hyperbola il link a voki, un’applicazione che crea un avatar “vocale”. L’avatar non mi assomiglia per nulla, come potete vedere in basso a destra se state guardando la pagina principale delle notiziole e non la singola notiziola; per quanto riguarda la voce, il microfono stasera aveva un forte rumore di fondo però direi che si capisce come parlo. Se penso che nel ’94 avevo messo nel sito un “ciao a tutti!” come file .au, mi sento davvero ggggiovane!
Riconoscimento semantico dello spam
Mi è arrivato un messaggio da PayPal. Quelli veri, coi link che portano a paypal.it.
Mi comunicavano gioiosi che «PayPal ti porta sul FerrariStore.com, il web shop ufficiale del Cavallino Rampante».
Google ha visto il messaggio e l’ha automaticamente infilato in mezzo allo spam.
Dai, che abbiamo qualche speranza di vincerla noi, la guerra contro i messaggi spazzatura!