Sono un affezionato utente di lloogg. Non che me ne faccia molto, se non divertirmi a leggere quali sono le stringhe di ricerca con cui i poveri tapini finiscono sul mio blog, ma si sa che mi accontento di poco.
Purtroppo da alcuni giorni a questa parte, salvo un breve intervallo ieri, il sistema è sempre giù. Sono uno stimato esponente della scuola “se non hai pagato, non lamentarti”; ma sono anche uno stimato esponente della scuola “evita i lavori inutili”, quindi mi piacerebbe sapere se devo commentare via il codice che chiama lloogg all’interno del blog (e quindi rallenta l’apertura della pagina per chi non mi legge via feed) o posso aspettare con tranquillità la sua riapertura. Aggiungo che sarebbe stato simpatico in casi come questo inserire uno script di emergenza che non facesse nulla ma almeno chiudesse la connessione, ma vale sempre il punto scritto più sopra.
(vedi anche Cristiano Fino)
Nonostante il crollo dei prezzi del petrolio
Lo so che non ci crederete, ma l’OPEC (da un bell’indirizzo open@promo.org, che in effetti fa la sua bella figura…) il 23 dicembre ha estratto uno dei miei tanti indirizzi di posta elettronica, e mi ha fatto vincere “Ј1,000,000.00 GBP”. Non so cosa sia esattamente la J davanti, ed è vero che la sterlina è quasi in parità con l’euro, ma è sempre bello sapere certe cose, no? Certo che è chiaro che sono un po’ sulle spese, tanto che hanno dovuto subappaltare in Cina (opec-claimsdpt@w.cn) la verifica di tutti i miei dati finanziari e di stato civile (!)
Ad ogni modo, la chicca migliore è il sistema con cui hanno fatto il sorteggio. Lo cito verbatim: « the selection process was carried out through a random selection in our Computerized Email Selection System (C.E.S.S.)». Garantisco che l’acronimo l’hanno scritto loro.
Dopo la neve, la pioggia
Nel pomeriggio la nevicata milanese si è trasformata in pioggia. Nel frattempo donna Letizia era riuscita a fare arrivare il sale, e così stasera mi sono visto in viale Nazario Sauro dei solerti omini dell’Amsa che palavano via la neve, dopo averla fatta sciogliere col sale. Peccato che già quando piove lì si formino dei laghi artificiali; lascio immaginare cosa mi sono trovato mentre tentavo di andare in palestra – che poi era anche chiusa, mannaggia.
Mentre tornavo a casa dall’ufficio ho anche notato come ci fossero molte vie senza illuminazione pubblica: visto che non credo che lì il problema sia la mancanza di sale nelle centrali di trasformazione, posso provare a immaginare che qualcuno abbia pensato a iniziare a risparmiare sull’energia elettrica :-P
Lavori fatti a regola d’arte
Mentre con qualche collega sfidavamo la neve per andare a pranzo, abbiamo visto passare uno spazzaneve in via Giacosa. Peccato che le lame fossero a due centimetri di altezza rispetto all’asfalto, il che significa che si toglie un po’ di neve e si lascia il fondo ghiacciato.
La cosa non è per nulla strana: chiunque sia abituato a stare in posti dove nevica sa che ad andare troppo vicino all’asfalto le lame si rovinano più in fretta e quindi devono essere cambiate più spesso: e visto che nessuno sta a verificare come stai facendo il lavoro, perché mai dover fare delle spese non necessarie?
Tutto questo per consigliarvi di prenderla con filosofia se ATM dice “«Stiamo cercando di capire con chiarezza cosa sta succedendo»” o la Moratti che tiene aperte le scuole e afferma «Le nostre scorte erano sufficienti, ma quattro fenomeni hanno creato criticità: la rapida sequenza delle nevicate, i giorni di festa, la difficoltà del rifornimento dall’esterno e il fatto che Milano abbia donato sale ad altre città, come Torino». È tutto fatto a regola d’arte, come sempre del resto: sapendo che si avvicinano le feste e prevedono nevicate intense, la sindaca ha condiviso il poco che aveva, sperando che il buon Dio ci mandasse l’estate di santa Letizia.
Quisss della settimana: qual è il tuo stile di comunicazione?
Via la solita pusher, un quiz fatto in flash (urgh).
Per la cronaca, anche il mio risultato è stato “You are a great communicator. You not only talk well, but your talks are effective. Keep it up.”, ma tanto voi lo sapevate già.
Mi rifiuto invece di credere che il mio stile seduttivo sia “Ideal Lover”. Il test lo deve avere fatto uno che passava di là.
Silvio dove sei?
Abbiamo una carneficina a Gaza, e l’amico Sarkozy è lì a girare come una trottola (senza grandi risultati, in effetti, ma almeno ci tenta).
La Gazprom (indirettamente) dell’amico Putin taglia i rifornimenti di gas all’Ucraina, che a sua volta blocca il gas verso Europa e Italia.
Ci sarebbero anche cosettine di secondaria importanza, come una crisi economica per la quale l’ottimismo non è che sia proprio sufficiente.
Eppure non v’è traccia del nostro PresConsMin. L’ultima volta che ho sentito parlare di lui è stata la sera del 31, quando si è affrettato a dirci che aveva telefonato a Napolitano per complimentarsi del bel discorso agli italiani. Stamattina il feed di repubblica.it aveva sputato questo, ma era una replica appunto del 31 dicembre. Il tutto da un presenzialista spinto, che in condizioni normali avrebbe subito convocato i giornalisti per dire che lui è stato un presidente spalaneve, per racimolare i primi soldini alla base del suo impero mediatico.
Non è la prima volta che nei primi giorni dell’anno Berlusconi scompare. Dite quello che volete, ma secondo me Silvio non è a divertirsi alle Bahamas o chissà dove, ma più prosaicamente in clinica a rimettersi in sesto.
bollettino meteo
Continua a nevicare. Stamattina alle 7 era fine fine che non si vedeva quasi (e il cielo tutta la notte è stato luminosissimo, nonostante sotto casa nostra i lampioni fossero spenti: inquinamento luminoso alla massima potenza), poi i fiocchi hanno ricominciato a farsi vivi. Interessante notare che uno spazzaneve è passato anche nella mia via: ieri a mezzanotte.
Per il resto, la situazione è assurdamente tranquilla: non c’era traffico per strada e il silenzio era innaturale, non c’era coda per entrare in metro, la metro non era nemmeno troppo piena (anche se la gialla continuava a fermarsi prima di entrare nelle stazioni: magari sono stato solo fortunato), in ufficio siamo arrivati tutti alla spicciolata.
Mi dispiace solo per la bici rimasta a casa :-)
Aggiornamento: (12:25) sta di nuovo fioccando che è un piacere.
Anno nuovo, ATM vecchia
Abbiamo dovuto aspettare ben sei giorni, ma anche il 2009 ha il suo bell’incidente tranviario. L’unica differenza col passato è che questa volta ATM ha dato la colpa non ai tranvieri ma alla neve, anche se mi chiedo come sia possibile che in via Ricasoli, cioè tra piazza Castello e Cadorna, non avessero pulito il pulibile.
D’altra parte, ho appena scoperto che domenica c’era stato il primo suicidio sotto la metro, definito dall’azienda «Un dramma che ha causato disagi alla circolazione dei mezzi e ai cittadini, usciti di casa per approfittare della prima domenica di saldi.» Insomma, nulla di nuovo.
Aggiornamento: (7 gennaio) le foto sono abbastanza impressionanti.