Archivi categoria: rec-2019

_How Round Is a Cube?_ (libro)

Buona parte delle 34 “esperienze” trattate in questo libro (James Tanton, How Round Is a Cube?, AMS 2019, pag. 262, € 29,99, ISBN 9781470451158 ) mi erano ignote: e dire che in fin dei conti di matematica ricreativa ne conosco abbastanza. Questo per dirvi che il testo è sicuramente un must per chi si diletta di questi temi, oltre che per gli insegnanti che volessero ogni tanto fare qualcosa di diverso a scuola. Tanton tipicamente comincia i capitoli con alcuni problemi e poi passa a preparare l’armamentario matematico necessario per arrivare alla soluzione, lasciando delle sfide finali che ammetto di non avere affrontato… per l’ottima ragione che le soluzioni non ci sono, e in certi casi non sono nemmeno certo esistano. Libro altamente consigliato per chiunque voglia vedere un po’ di matematica seria ma non seriosa.

_Un labirinto incerto_ (libro)

Perché “poetica” della matematica? Questo è l’unico dubbio che mi è rimasto leggendo questo libro (Riccardo Giannitrapani, Un labirinto incerto : Appunti per una poetica della matematica, Mondadori 2019, pag. 196, € 18, ISBN 9788804711018) dove un insegnante di scuola superiore – che magari avrete incrociato in rete con il nickname di Orporick – fa alcune considerazioni del tutto condivisibili su come si potrebbe insegnare matematica in modo più costruttivo di quanto succeda al giorno d’oggi. Il testo non è volutamente analitico: c’è una sorta di filo conduttore, dato da Borges e dall’idea di labirinto, ma allo stesso tempo si evita il prescrittivismo. Non per nulla il labirinto è incerto: se ci pensate, è la situazione di chi nel labirinto ci si trova dentro, e non ha alcuna idea di quale sarà la via di uscita. Le regole mnemoniche servono a poco, o per meglio dire servono quando uno se le ricorda ma non permettono di capire la strada che ha portato ad esse. Meglio dunque per Giannitrapani cercare di sfilarsi dai luoghi comuni: perché battere sull’approccio assiomatico di Euclide anziché provare quello degli assiomi di Peano, più semplice e che permette di mostrare come mai si sono scelti proprio quegli assiomi per definire i numeri naturali? Come dicevo, la parte che ho trovato più debole è il capitolo sulla poetica della matematica. Io mi sarei trovato più a mio agio nel sentire parlare di “matematica umanistica”, dove le motivazioni sono parte esplicita dei teoremi; ma chiaramente ognuno ha le sue sensibilità. Lettura consigliata a coloro ai quali è rimasta la paura della matematica: magari finalmente si rilasseranno.

_I teoremi di incompletezza_ (libro)

[copertina] A Lolli piace parlare dei teoremi di incompletezza di Gödel, principalmente perché sa che vengono mal compresi. In questo ultimo suo libretto (Gabriele Lolli, I teoremi di incompletezza, Il Mulino 2019, pag. 153, € 12, ISBN 9788815283689) non parla però proprio dei teoremi, quanto di tutto quello che sta loro intorno. A me per esempio è molto piaciuta la parte sugli “anticipatori”: conoscevo naturalmente i paradossi di Berry e di Richard, ma non sapevo che Post fosse andato vicino all’esposizione – e non avevo mai sentito parlare di Finsler. Un altro punto di forza è la considerazione di quei teoremi dal punto di vista della computabilità: in effetti la tesi di Church-Turing semplifica parecchio il contesto del teorema, e permette una via più semplice alla dimostrazione. Ah, dimenticavo: Penrose e (il secondo) Wittgenstein vengono blastati, come si suol dire.
Le osservazioni di Lolli non sono mai banali, e quindi la lettura è piacevole: l’unico problema che ho trovato è quando parte con il formale, perché assume una serie di conoscenze tecniche, anche a partire dal formalismo, che non sono banali. Io per esempio non riesco a recuperare tutto. Il lettore è avvisato.

Ultimo aggiornamento: 2020-03-05 10:21

_Le cose portate dall’acqua_ (fumetto)

[copertina]

Ogni tanto la collana Science&Comics del CNR prepara numeri “sponsorizzati”: nulla di male, considerando che lo scopo non è certo fare soldi ma avvicinare grandi e piccini ai temi scientifici. In questo caso, in occasione del cinquecentenario della morte di Leonardo e con la sponsorizzazione di MM – che nonostante il nome “Metropolitana Milanese” è in realtà la multiutility del comune di Milano – è uscito questo piccolo albo (Giovanni Eccher, Le cose portate dall’acqua, Edizioni CNR 2019, pag. 32, ISBN 9788880803447), con una storia scritta da Giovanni Eccher e illustrata da Giuseppe Palumbo che ha come protagonisti Leonardo… e l’acqua. La presentazione del libro è stata proprio in una vecchia centrale dell’acqua che MM ha riconvertito in spazio pubblico. Il racconto è ben scritto e ben disegnato (e colorato), e in effetti può essere letto come un CSI ante litteram, con uno sguardo interessante alla Lombardia di mezzo millennio fa (compreso il Duomo in costruzione…).

Ultimo aggiornamento: 2019-11-01 11:30

_Noi siamo incalcolabili_ (libro)

[Copertina]Sin dalle prime pagine si capisce che l’autore ce l’ha con i numeri, usati come modo per nascondere qual è la vera realtà dell’economia in particolare e delle relazioni umane in generale: la matematica entra nel titolo del libro (Stefano Diana, Noi siamo incalcolabili : la matematica e l’ultimo illusionismo del potere, Stampa Alternativa 2016, pag. 288, € 16, ISBN 9788862225571) semplicemente come metonimia. Di per sé sarei anche d’accordo con varie tesi di Diana, dal PIL che è un modo sbagliato per valutare la ricchezza di una nazione al più generale concetto che non basta un singolo punto di vista per riuscire a comprendere la complessità nostra e del mondo in generale. Il problema è che il modo in cui Diana presenta queste sue tesi mi fa semplicemente arrabbiare, anche perché sfrutta proprio i metodi da lui tanto disprezzati: lunghe liste di termini non sempre tutti centrati per dare una potenza di fuoco, stigmatizzare da un lato i limiti degli algoritmi e poi prendere i loro risultati come legge, e così via. Anche la seconda parte del libro, “dal basso in alto”, comincia declamando i successi delle neuroscienze in modo perfettamente riduzionista per poi svoltare di 180 gradi e dire che quella è la tattica dei Razionalisti per appropriarsi anche di quei risultati. Chi comunque è curioso di saperne di più può anche leggere il sito noisiamoincalcolabili.org, nato come collaterale al libro.

Ultimo aggiornamento: 2020-03-03 16:11

_Life on Mars_ (ebook)

[Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing]
Il titolo di questo libro (Robert Klose, Life on Mars, Black Rose Writing 2019, pag. 191, € 5,34, ISBN 9781684333042) è fuorviante, nel senso che la vicenda narrata si svolge quasi unicamente nella nostra buona vecchia Terra, in un futuro prossimo non così diverso dal nostro presente. Il protagonista è un giovane filosofo, il massimo esperto normale della Prospettiva, che vive in un peculiare menage à trois col suo amico di infanzia, professore universitario di biologia, e la compagna di costui. Il professore è un convinto assertore della teoria dell’evoluzione, che nel mondo statunitense del libro non può essere nemmeno nominata perché l’unica teoria accettata è quella dell’Intelligent Design. La cosa divertente è che il filosofo sa che la vita sulla Terra è davvero arrivata da un’entità esterna: solo che è una razza aliena che voleva creare un giardino planetario e non si è accorta dell’infestazione che stava evolvendosi…
Non so se Klose (che secondo le note di fine libro scrive per una rivista che si chiama Christian Science Monitor) creda nel Progetto Intelligente: se sì, bisogna riconoscergli un senso dell’umorismo niente male. In generale il libro avrebbe forse bisogno di un po’ di editing e soprattutto è molto americocentrico, tanto che io in certi punti mi sono perso: però è una lettura scorrevole e divertente.

_La matematica dell’incertezza_ (libro)

[Nota: ho letto la versione kiosk del libro] Mi chiedo come mai questo libro (Marco Li Calzi, La matematica dell’incertezza, Il Mulino 2016, pag. 172, € 14, ISBN 9788815260437 ) non sia un bestseller della saggistica scientifica per le masse. Evidentemente Li Calzi non ha un agente che sappia aprirgli le porte giuste: ed è un peccato. Mi è capitato davvero raramente di trovare un testo divertente, accattivante e allo stesso tempo scientificamente solido. Il fatto che l’autore non sia matematico ma economista di formazione e di attività probabilmente lo ha aiutato a raccontare la parte matematica in maniera diversa dal solito e con spunti interessanti, come per esempio quando spiega in che modo le nazioni cristiane siano riuscite a trasformare il “prestito con interessi” vietato dalla Bibbia in “pagamento a rate di un servizio” che matematicamente aveva la stessa formula ma linguisticamente era ben diverso. Una lettura consigliata a tutti.

_Homo Deus_ (ebook)

[Nota: il libro è stato tradotto in italiano, ma io ho letto la versione originale inglese] Dopo il successo del suo precedente Sapiens, Harari prova a vedere cosa il futuro riserverà all’umanità. Nel libro (Yuval Noah Harari, Homo Deus : A Brief History of Tomorrow, Harper 2016, pag. 528, € 7,45, ISBN 9781473545373) Harari continua a scrivere nel suo stile spiazzante, affermando per esempio all’inizio che nel ventunesimo secolo potremmo arrivare all’immortalità… anche se poi fa parzialmente marcia indietro nella successiva spiegazioni Gli spunti sono sempre interessanti, come quando mostra come le rivoluzioni non sono vinte da chi le fa ma da chi è più bravo a sfruttare il momento adatto, e questi ultimi non sono mai le masse bensì di solito quadri intermedi che hanno già una rete di connessioni tra di loro. Diciamo che chi ha letto Sapiens troverà temi già trattati lì, come la categoria degli enti intersoggettivi: il denaro “esiste” perché siamo tutti d’accordo a considerarlo tale; la parte centrale è meno interessante. Molto utile però l’ultima parte, che parte dalle “religioni moderne” come l’umanesimo e la democrazia, continua con una spiegazione del perché la crescita costante del PIL fa molto bene al mondo (salvo distruggerlo…) perché fa venire voglia di rischiare, e termina con quella attuale del “datismo”, con i rischi che porta verso l’Homo Sapiens che non è più l’apice dell’evoluzione. Qui ho rivisto l’Harari pronto a rovesciare i punti di vista standard.