Qualche giorno fa, Dario Franceschini ha proposto ai suoi omologhi che l’Europa si doti di piattaforma digitale per promuovere contenuti culturali. In effetti sono dodici anni che l’EU ha promosso Europeana; secondo me il nostro ministro dei beni culturali dovrebbe prendere da parte Franceschini e segnalarglielo.
(Magari Franceschini conosce anche Europeana, anche se non ne sarei del tutto certo. Perlomeno nel 2014 ha partecipato a un incontro con l’allora direttrice esecutiva di Europeana. Ma il concetto di “promuovere contenuti culturali” per lui si declina in “facciamo pagare la gente per vedere cose”, dove però non si devono pagare quei cattivoni dei nuovi player OTT da Amazon a Netflix bensì i vecchi player nostrani. Ma onestamente direi che questa corrente di pensiero è comune alla maggior parte dei politici italiani)