Vaticano contro DDL Zan

Dall’articolo del Corsera non è molto chiaro quali sarebbero i punti del disegno di legge Zan che «riducono la libertà garantita alla Chiesa Cattolica dall’articolo 2, commi 1 e 3 dell’accordo di revisione del Concordato». Viene citato l’obbligo anche per le scuole private di «organizzare attività in occasione della costituenda Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia e la transfobia»: ma chiunque abbia dei figli a scuola sa benissimo che le “attività” in questione sono di solito fatte così all’acqua di rose che nessuno se ne accorge. (E detto tra noi io abolirei queste attività in tutte le miriadi di giornate che sono spuntate in questi anni).

Detto questo, non so se sono l’unico a pensare che questa mossa non sia stata così felice: quello che traspare – vero o falso che sia, e qui mi sa che dipende molto da chi si ha davanti – è che Santa Romana Chiesa vuole continuare a insultare gay, lesbiche e trans.

Per la cronaca, il testo del DDL si trova qui: invito a leggere soprattutto l’articolo 4.

Ultimo aggiornamento: 2021-06-22 09:58

23 pensieri su “Vaticano contro DDL Zan

  1. un_passante

    Aldilà del caso specifico, mi pare che già da qualche anno abbiano calcolato che il numero di “giornate_di_x” supera abbondantemente il valore 365; per cui, anche al netto dell’anno bisestile, ogni 24 ore ci sono tra una e due “giornate_di_qualcosa”.

    Ergo, se ogni giorno è la “giornata_di_qualcosa”, il messaggio si diluisce e si finisce con il celebrare un’infinita “giornata_di_nulla”.

  2. MIKE

    Ha dimenticato i disabili
    Nelle scuole cattoliche si fara’ quindi la giornata della Kotionkin in cui persone sulla sedia a rotelle verranno buttate giu’ dalle scalinate.

    Il documento venne mandato il 17 di giugno, come mai se ne parla adesso? In questo momento sui giornali si stava parlando di cosa e’ successo davanti al magazzino LIDL di Biandrate. La polemica di Fedez sul DDL Zan e’ stata fatta al concerto dei sindacati del primo maggio.

    Come se qualcuno non volesse leggere sui giornali e fare presente alle persone del problema dello sfruttamento dei lavoratori e delle morti sul lavoro, e che quindi si tiri fuori il discorso del ddl Zan per aver qualcosa d’altro su cui scrivere.

    1. .mau. Autore articolo

      La prima tua ipotesi – armi di distrazione di massa – può in effetti avere senso, ma non fuga tutti i dubbi: il Corsera può aver deciso di tirarla fuori ieri per far parlare d’altro, ma il Vaticano comunque ha inviato la nota.
      Per la parte di Fedez, invece, mi pare semplicemente che una volta fatta partire la fanfara si aggiunge tutto quello che si può.

      1. un cattolico

        Perché ne ha parlato solo il Corriere (che non ha neppure i più abili o informati vaticanisti. Grana ha mooooolti più informatori, e infatti in genere è sempre tra i primissimi a scrivere, quando si tratta di presunti scoop)?

  3. ruphus

    “purché non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti” mi sembra oltremodo fumoso e lasciato al libero arbitrio di chi deve giudicare…

    1. .mau. Autore articolo

      infatti è stato aggiunto dopo, non ricordo se in commissione o in prima lettura.

  4. un cattolico

    “chiunque abbia dei figli a scuola sa benissimo che le “attività” in questione sono di solito fatte così all’acqua di rose che nessuno se ne accorge”

    Come sempre dipende dalla scuola, o meglio dagli insegnanti che si ritrova…

    https://www.difendiamoinostrifigli.it/wp-content/uploads/2017/08/2017_06_Speciale_Dossier_Progetti_Gender_Scuola_ProVita.pdf

    Questo è aggiornato solo al 2017, la situazione è ulteriormente degenerata in questi 4 anni, come sai benissimo.

    1. .mau. Autore articolo

      ma l’articolo del Corsera parrebbe implicare che le scuole cattoliche debbano organizzare eventi ben specifici per la Giornata in questione e non limitarsi a un generico “anche se sono compagni che sbagliano non dobbiamo insultarli”. La cosa è molto diversa.

        1. .mau. Autore articolo

          ripeto, se guardi bene la formulazione del testo è sufficiente fare qualcosa per «promuovere la cultura del rispetto e dell’inclusione». Basta essere sufficientemente generici.

          Ah: il DDL Zan iniziale non ne parlava affatto. È stato introdotto unendo il testo di vari disegni di legge, e per la precisione quello dei pentastellati

          1. un cattolico

            Forse non sono stato chiaro:

            in che modo il rispetto per un omosessuale dovrebbe essere diverso dal rispetto per un eterosessuale? Cioè posso mancare di rispetto ad un eterosessuale? O che senso ha dover spiegare ai bimbi che devo rispettare un omosessuale? Cristo mi chiede di amare i miei nemici, ammesso e non concesso che un omosessualista sia un mio nemico, posso dire semplicemente ciò a scuola il giorno inventato da Zan? Gli basta? Siamo sicuri? Perché al più un cattolico avrà problemi con un omosessualista, non certo con un omosessuale (Courage è un cammino di fede pensato proprio per gli omosessuali cattolici, ad esempio).

  5. un cattolico

    “Ci sono espressioni della Sacra Scrittura e delle tradizioni ecclesiastiche del magistero autentico del Papa e dei vescovi, che considerano la differenza sessuale, secondo una prospettiva antropologica che la Chiesa cattolica non ritiene disponibile perché derivata dalla stessa Rivelazione divina”

    una dichiarazione della nota in questione, da un articolo odierno dell’ANSA.

    1. .mau. Autore articolo

      riporto l’articolo 4 del DDL (che immagino sia stato inserito su richiesta della CEI):

      Ai fini della presente legge, sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti.

      Anche brani come Rm 1,27-32 (che però non mi pare di aver mai sentito leggere) non mi pare facciano compiere atti discriminatori o violenti.

      1. un cattolico

        Ma l’articolo che hai riportato afferma: “purché non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti.”

        Basta il pericolo, non è neppure necessario compierli.

        1. .mau. Autore articolo

          “pericolo concreto“, non “ipotetico” (che in effetti non vorrebbe dire nulla).

  6. mestessoit

    Raccogliendo i pezzi da varie fonti informate, il sunto sarebbe questo: le scuole cattoliche sono gestite a livello diocesano, cioè dai vescovi. Gli stessi, in varie sedi e per problemi solo in parte afferenti al caso in oggetto, hanno una serie di doglianze con la Curia (e la gestione di Papa Francesco), e questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma in realtà una forma di vendetta che include anche altre faccende. La richiesta formale della ambasciata è stata sostanzialmente imposta dalla CEI, e da lì il casino.

    Per quanto riguarda la gestione puntuale del problema scolastico, ai vescovi (e soprattutto al personale che gestisce le scuole, molte in quota all’Opus Dei e le sue ramificazioni, quindi alla ultradestra) il DDL Zan è l’equivalente di una ginocchiata allo stomaco, un vero e proprio spregio, perché impone in modo più o meno velato la gestione di un problema che per loro non deve nemmeno esistere.

    Non è un caso peraltro che diversi curiali/professori in suddette scuole siano omosessuali praticanti, ma a parole i più decisi omofobi. Se raccogli gli autori delle filippiche più o meno omofobe a livello vescovile od in su, molti di questi personaggi sono in realtà gay. In una scuola cattolica delle mie parti c’erano pettegolezzi succosissimi di taluni di questi figuri.

    1. un cattolico

      “La richiesta formale della ambasciata è stata sostanzialmente imposta dalla CEI, e da lì il casino.”

      Pensare che la CEI possa imporre qualcosa alla Santa Sede è come pensare che l’Italia possa imporre qualcosa alla UE.

      “personale che gestisce le scuole, molte in quota all’Opus Dei e le sue ramificazioni, quindi alla ultradestra”

      Nella mia parrocchia ci sono 3 scuole private cattoliche, tutt’e tre gestite da congregazioni religiose femminili che nulla hanno a che spartire con Opus Dei (una delle quali piuttosto di sinistra). Secondo me l’Opus Dei ha una quantità di scuole irrisorie rispetto a tante Congregazioni… I Salesiani ti sembrano di ultradestra?

      “Non è un caso peraltro che diversi curiali/professori in suddette scuole siano omosessuali praticanti, ma a parole i più decisi omofobi.”

      Qualche esempio significativo, cioè noto al grande pubblico? A me vengono in mente solo omosessuali praticanti, e quindi omosessualisti, che anzi inneggiano alla legge Zan pur ricoprendo ruoli di prestigio in istituti cattolici.

  7. mestessoit

    “Pensare che la CEI possa imporre qualcosa alla Santa Sede è come pensare che l’Italia possa imporre qualcosa alla UE.”

    Quindi secondo te la CEI conta come il due di picche a briscola? Sarà. Su certi ambiti la voce della CEI pesa eccome, però…
    Rimane il fatto che totalità delle scuole fuori Roma sono gestite dai vescovi…qualche manina ce l’hanno messa direi, tu che dici?

    “Nella mia parrocchia ci sono 3 scuole private cattoliche, tutt’e tre gestite da congregazioni religiose femminili che nulla hanno a che spartire con Opus Dei”

    Va molto a zone. Dalle mie parti c’è un 50/50. In Lombardia in generale l’Opus Dei ne controlla diverse, lasciando perdere il caso particolare di Roma, che non ha eguali fuori, sul territorio le cose sono molto variegate. Infatti ho detto molte, non tutte. Cmq, per onestà, bisogna dire che anche nelle scuole cattoliche più di sinistra non stappano lo champagne per il DDL Zan. Più morbidi rispetto alla destra, ma non contenti, sarai d’accordo anche tu penso…

  8. un cattolico

    “Quindi secondo te la CEI conta come il due di picche a briscola? Sarà. Su certi ambiti la voce della CEI pesa eccome, però…
    Rimane il fatto che totalità delle scuole fuori Roma sono gestite dai vescovi…qualche manina ce l’hanno messa direi, tu che dici?”

    Non so se abbiano chiesto un parere ai vescovi italiani, ma so che i due comunicati CEI contro la legge Zan sono entrambi più deboli di quella nota, e nulla hanno a che spartire con un comunicato alla Bagnasco, figuriamoci con uno alla Ruini.

    Cmq, per onestà, bisogna dire che anche nelle scuole cattoliche più di sinistra non stappano lo champagne per il DDL Zan. Più morbidi rispetto alla destra, ma non contenti, sarai d’accordo anche tu penso…

    Dipende! Tanto per fare due nomi di twitstar/tiktoker col clergyman: un don Mauro Leonardi stappa sicuro lo champagne.
    E ipotizzo anche un don Dino Pirri (perlomeno pubblicamente…), per non perdere follower o lettori.

    Per fare nomi più noti al grande pubblico: un Card. Semeraro o un Mons. Paglia credo proprio che potrebbero stappare champagne, stanti loro dichiarazioni/commissioni sul tema degli anni scorsi (per commissioni mi riferisco ai dipinti omoerotici del duomo di Terni).

    1. .mau. Autore articolo

      mi chiedo solo in questa settimana che cosa abbia fatto il nostro ministro degli Esteri. Una nota ufficiale richiede una risposta ufficiale, no?

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