Archivi categoria: pipponi 2015

La nave di Teseo

Stamattina ho letto su Repubblica il teaser che racconta di come Umberto Eco, Sandro Veronesi, Hanif Kureishi, Tahar Ben Jelloun e altri hanno deciso di seguire Elisabetta Sgarbi che ha lasciato Bompiani per fondare una nuova casa editrice, La nave di Teseo (brutto nome a mio parere perché troppo lungo, ma io queste cose le sbaglio sempre). Quello che Repubblica dice e La Stampa e Corsera per esempio tacciono è che Eco avrebbe messo due milioni di euro nel progetto. La mia prima domanda è stata “ma quanti soldi ha Eco?”. La terza, dopo aver letto gli altri articoli a riguardo, è stata “Repubblica se l’è inventato, vero?” (per sicurezza ho salvato il tutto su archive.is, anche se immagino il testo ci sia sull’edizione cartacea).

La mia seconda domanda però secondo me è più interessante. Dato atto che in questo periodo ancora più che in passato essere editori è un rischio, è davvero necessario che ci sia bisogno di tutti quei soldi di capitale “fresco” (perché se tanto mi dà tanto si arriva facilmente a dieci milioni), e soprattutto non ci sia la possibilità di avere prestiti bancari e simili? Ho però come il sospetto che non saprò mai la risposta.

Ultimo aggiornamento: 2015-11-24 10:23

La macchina per soldi di Anna Frank

Leggo sul Post che la Anne Frank Fonds ha stabilito che il Diario di Anna Frank non è stato scritto solo dalla ragazzina ma anche dal padre Otto. Questo non dovrebbe stupire nessuno: è noto da decenni che Otto emendò il Diario, eliminando per esempio alcuni riferimenti che riteneva troppo sessuali (Anna stava diventando adolescente, e non è che il nascondersi per sfuggire ai nazisti cancellasse la sua crescita). E allora dove sta la notizia? Semplice. Essendo Anna Frank morta nel 1945, il copyright (in Europa) sul Diario scadrebbe alla fine di quest’anno. Ma Otto è morto nel 1980: definirlo coautore fa mantenere il copyright per altri trentacinque anni. (Negli USA la situazione è diversa: si contano 95 anni dalla prima pubblicazione dell’opera che uscì tradotta in inglese nel 1952, quindi comunque fino al 2042 tutti i diritti resteranno riservati).

Anche questa volta ciò che conta sono solo i soldi.

Ultimo aggiornamento: 2016-02-11 09:11

Calamità naturali

calamitanaturale
La scorsa settimana Anna ha fatto un ordine su Amazon e l’ha fatto spedire in ufficio da me, “perché tanto c’è qualcuno tutto il giorno”. Sabato sera ha però trovato un messaggio di Amazon che segnalava come il corriere (SDA, un nome una garanzia) non aveva trovato nessuno. In effetti, quando poi siamo andati a vedere la cronologia dell’ordine, abbiamo notato che il corriere è passato di sabato mattina, quando la portineria della mia sede è chiusa. Ma come mai un corriere va a fare una consegna il sabato? Semplice: venerdì pomeriggio la consegna non è potuta avvenire “a causa del tempo o di calamità naturali”. Gradirei sapere cosa è successo venerdì pomeriggio tra Vimodrone e Milano, perché io non mi sono accorto di nulla… (e un altro corriere è tranquillamente arrivato, tra l’altro)

laboratorio Telecom

Come forse ricorderete, il ragionier Colaninno comprò Telecom Italia con i soldi di Telecom Italia (si fece prestare dalle banche per la sua Tecnost i soldi per l’Opa, e poi fuse Tecnost con Olivetti prima e Telecom poi).
Poi il dottor Marco Tronchetti Provera comprò Telecom Italia con i soldi di Telecom Italia: e già che c’era, dopo aver svenduto a Pirelli RE gli immobili Telecom, pensò bene di comprare la parte di Tim che gli mancava con i soldi di Tim, prima di sbolognare tutto a Telefónica.
Adesso abbiamo Xavier Niel che ha comprato il 15% dei diritti di voto Telecom senza avere un’azione in mano, ma limitandosi ad acquistare options e decidere tra il 2016 e il 2017 se sganciare davvero i soldi.
Poi vi stupite che vada tutto a rotoli.

Ultimo aggiornamento: 2015-10-30 11:39

Le apologie non sono vietate

Erri De Luca è stato assolto, “perché il fatto non sussiste”, dall’accusa di istigazione a delinquere, per aver incitato a sabotare la TAV Torino-Lione. (Immagino che sia una sentenza di primo grado). Quindi, se non ho capito male, chi effettivamente sabota la TAV non potrà dire “ma lo diceva Erri De Luca”, perché verrà loro risposto che la cosa è irrilevante.
Direi che quella sarà una definizione perfetta del ruolo di un intellettuale.

Ultimo aggiornamento: 2015-10-19 22:35

Cattiva scuola

Oggi pomeriggio nella scuola di Jacopo e Cecilia si sono tenute le elezioni dei rappresentanti di classe, e nell’occasione c’è anche stato un veloce racconto di cosa era successo in questo mese. Tralasciamo le banalità come il fatto che hanno sbagliato a consegnare i moduli con l’elenco dei votanti (c’erano due copie della prima pagina e nessuna della seconda): tanto con un singolo candidato nessuno si preoccupa più di tanto delle formalità. Comincia già a essere più preoccupante il fatto che l’insegnante di sostegno di un bambino nella classe di Cecilia (22 ore la settimana) arriva da Salerno, ha un figlio di 5 anni e uno di un anno e mezzo, e dopo una settimana di servizio se ne è presa due di congedo. L’ho già detto a suo tempo e lo ripeto: quella di obbligare gli insegnanti a fare una graduatoria di tutte le province dove poter ottenere la cattedra, e non lasciare indicare solo quelle che si volevano, è stata nella migliore delle ipotesi un’idiozia e nella peggiore una scelta ben precisa per sfoltire le graduatorie fregandosene di cosa succederà quest’anno.

Ma la cosa davvero preoccupante è che due settimane fa è stato inserito nella classe di Cecilia un bambino filippino arrivato in Italia a maggio, senza alcuna scolarizzazione (nel senso di asilo), che sicuramente non parla italiano né inglese e forse parla tagalog e che tende a sfuggire – un pomeriggio ha preso ed è tornato a casa da solo, dimostrando in effetti un ottimo senso dell’orientamento. Non mi sono mai preoccupato dei bimbi non di etnia italiana: tutti quelli che Jacopo e Cecilia hanno avuto all’asilo e qui alle elementari parlavano italiano, e con i genitori in un modo o nell’altro ci si arrangiava. Ma qua è impossibile, e – inutile dirlo – quest’anno dati i tagli di bilancio non c’è nessun facilitatore. Non credo che questa scuola sia “buona”.

Ultimo aggiornamento: 2015-10-19 19:32

Vodafone Exclusive

Io posseggo una SIM Vodafone. Non la uso: l’unica cosa che faccio è cacciarci cinque euro ogni undici mesi. Visto che la ricarica sarebbe scaduta domani, stasera ho acceso il telefonino, sono andato sul sito Vodafone, ho ricaricato i soliti cinque euro, e ho spento il telefono. Poi più o meno per caso (beh, probabilmente quello che scrisse Vic nel nostro socialcoso di nicchia ha aiutato) sono andato a vedere la pagina degli ultimi addebiti e mi sono trovato un addebito di 1,90 euro per Vodafone Exclusive, in data 14 ottobre – insomma, l’altroieri.
Ho riacceso il telefono, ho chiamato il 190, quasi subito mi ha risposto la signora Matilda da Tirana (ma in ossequio alle norme sulla privacy, come in uno degli N messaggi vocali mi era stato assicurato) che nell’ordine mi ha detto “sì, lei ha Vodafone Exclusive attivata”; “non le era arrivato un messaggio?”; “vuole conoscere i vantaggi dell’offerta?”; “D’accordo, disattivo l’offerta”; “Sì, le rimborsiamo l’addebito”. Solo a quel punto ho smesso di parlare incazzzto. Lo so che non è colpa della signora Matilda, ma c’era lei dall’altra parte della linea.

Commento. Della privacy in questo caso me ne importa zero, tanto che ne sto scrivendo qua; al più posso pensare ai miei colleghi che stanno nei call center e che hanno turni massacranti perché costano più dei call center a Tirana. Ma soprattutto Vodafone sta attivando offerte senza nemmeno la foglia di fico dell’opt out: se io non accendo il telefono, evidentemente il messaggio che mi segnala la fortuna che ho avuto per essere il destinatario di un’offerta che non si può rifiutare non può essere consegnato, e pertanto dopo un certo periodo viene rifiutato. Visto che con gli SMS-C ci lavoro, so che un messaggio rifiutato lascia una traccia, e quindi Vodafone non può dire che non sapeva che non l’ho ricevuto, e quindi non può valere la loro clausola «La modifica riguarda tutti i clienti che hanno ricevuto l’SMS o la comunicazione in fattura e i nuovi clienti Ricaricabili e Abbonamento che attiveranno uno dei piani della linea Vodafone Exclusive.» Bene: come definireste voi un addebito mensile fatto all’insaputa di chissà quante decine di migliaia di telefonini che come il mio sono solo tenuti di scorta e non usati davvero?

(Sì, mi è stato riaccreditato l’euro e 90. No, un mesetto fa avevo controllato e Vodafone Exclusive non era attivato)

P.S.: chiaramente su quel telefono non ho un piano dati, che dovrebbe essere la feature principale per Vodafone Exclusive (a meno naturalmente che uno non la faccia per andare al cinema in due al prezzo di uno…), ma tanto qua dicono che non importa.

Ultimo aggiornamento: 2015-10-16 21:17

ma quanto rompe le palle Facebook?

compleanni Questo (cliccateci su per vederlo in tutto il suo splendore, salvo una pixellizzazione) è il “post” che mi è apparso sulla timeline di Facebook. Come potete vedere, l’interfaccia è fatta in modo da convincerti a scrivere qualcosa. Certo, pui provare a eliminare quel post. Basta andare nell’equivalente di «in fondo a un casellario chiuso a chiave che si trovava in un gabinetto inservibile sulla cui porta era stato affisso il cartello “Attenti al leopardo”». Ti viene allora detto “cercheremo di fartene vedere di meno”, e se provi a modificare cosa succede con “Accade oggi” arrivi a questa schermata:

I tuoi ricordi ti appartengono, pertanto dovresti poter controllare quali vedi su Accadde oggi. I ricordi comprendono contenuti come i tuoi post e i post in cui altre persone ti hanno taggato, gli avvenimenti importanti e quando hai stretto amicizia con qualcuno su Facebook. Usa questi filtri per assicurarti che ti vengano mostrati su Accadde oggi dei ricordi importanti per te.

nella quale tu puoi eliminare singole persone, ma non c’è alcuna possibilità di bloccare del tutto questa “feature”. Zuckerberg, mi stai già scrivendo tutti i giorni chi dei miei “amici” compie gli anni, quindi se ho voglia di fare gli auguri a qualcuno di loro ci riesco tranquillamente anche se non mi rompi le palle in questo modo. Ti stai avvicinando pericolosamente alla mia soglia di sopportazione, e anche se non è banale eliminare un account non è così difficile chiuderlo virtualmente.

(per la cronaca, avevo già mandato da ore un sms di auguri, non mi serviva certo Facebook)

Ultimo aggiornamento: 2015-10-15 11:48