Archivi categoria: pipponi 2015

Obbligo di vaccini per andare a scuola?

Leggo che si vuole reintrodurre l’obbligo di vaccinazione per mandare i bambini a scuola. Premessa: i miei bimbi hanno fatto tutte le vaccinazioni obbligatorie, tutte quelle raccomandate e sono anche stati vaccinati contro la varicella (a spese nostre perché quella non viene passata dalla ASL). Ho anche scritto spiegando perché chi non si vaccina aumenta i rischi anche per i vaccinati (in due parole: si perde l’immunità di gregge). Non mettetemi insomma nel calderone degli antivaxx.

Però mi chiedo cosa succederà nel caso questo obbligo ritorni. Obbligheranno a vaccinare tutti i bambini, strappandoli dai genitori? Avremo una quantità di bambini “che studieranno a casa”, rischiando seriamente di creare una generazione di persone ancora più ignoranti? Troveremo una soluzione all’italiana, con i medici antivaxx (nel totale ce ne saranno bene alcuni) che certificheranno che quei bambini non possono essere vaccinati per una qualsivoglia immunocazzola? Insomma, non vorrei che come capita sin troppo spesso si dia una risposta di pancia a un problema che indubbiamente esiste, col rischio di generare un nuovo problema.

(E continuo a chiedermi perché la scuola dei bambini mi ha chiesto copia delle loro vaccinazioni, se non sono obbligatorie)

Ultimo aggiornamento: 2015-10-15 11:20

Ada Lovelace Day

Ho appena scoperto che oggi, 13 ottobre (nel senso di secondo martedì di ottobre: la data è stata scelta per evitare di cascare in altri periodi di celebrazioni), è l’Ada Lovelace Day: la ricorrenza vuole celebrare quanto ottenuto dalle donne nei campi STEM (science, technology, engineering and maths).
Mi spiace non averlo saputo con un minimo di anticipo, in questo momento sono troppo stanco per dire qualcosa di minimamente sensato. Non so neppure quanto la celebrazione sia nota nel mondo: sicuramente qui in Italia non ho sentito nulla.

Ultimo aggiornamento: 2015-10-13 22:32

Lo Stato dell’editoria

Ho visto sul Post le anticipazioni sullo Stato dell’editoria nel 2014. Devo dire che mi sarei aspettato una leggera ripresa dalla crisi di questi ultimi anni, cosa che non c’è stata: è vero che – probabilmente a causa di socialcosi e furbofoni – l’industria libraria non è più anticiclica, ma mi sembrava di cogliere un certo maggior fermento.
Però non concordo affatto con l’analisi fatta dal Post, che si è limitato a vedere le percentuali positive o negative dei vari settori senza considerare il peso complessivo. Io ho fatto un rapido conto limitandomi ai libri veri e propri oltre che non scolastici (sezione A della tabella 1 nel post del Post). Il calo di fatturato è dovuto in pratica unicamente alla GDO, i libri da supermercati e autogrill: scorporandoli ci sarebbe persino un leggero aumento, dovuto al crescere degli ebook. Il problema quindi sembra essere che a non vendere è il libro usa e getta: non è una bella notizia – sono convinto che chi compra quei libri permette agli editori di pubblicare anche altra roba più interessante – ma mi chiedo quanto questo calo sia generalizzato e quanto concentrato sui gruppi maggiori, che hanno maggiore forza per penetrare nella GDO. Peccato che questo non lo sapremo così facilmente :-)

Ultimo aggiornamento: 2015-10-12 10:20

Intendetevi ammoniti

Dalla scuola ci è arrivata da firmare l'”Autorizzazione per l’utilizzo dell’immagine e della voce” per Cecilia (Jacopo al momento non risulta pervenuto). Non solo non ho capito cosa succede se noi non dessimo l’autorizzazione – mandano via i bambini quando riprendono le immagini? Fanno una postproduzione pixellando i volti dei virgulti? – ma soprattutto viene esplicitato questo: (le virgole sono tutte del Dirigente Scolastico)

N.B.: Si informa che tali eventi potrebbero essere ripresi, in forma audio e/o video, da parte di terzi non autorizzati dall’istituzione scolastica, quali, ad esempio, genitori degli alunni partecipanti. I terzi di cui sopra si intendono ammoniti in ordine al divieto di duplicazione delle riprese effettuate ed alla diffusione delle medesime in ogni forma e luogo.

Diciamo che se non ci prendessero per i fondelli sarebbe meglio. Perché dobbiamo firmare per dire che sappiamo che tanto di privacy non ce n’è per niente?

Ultimo aggiornamento: 2015-09-30 20:22

Il peso degli elettroni

Grazie a MLOL mi sono preso in “prestito elettronico” Il museo dei numeri – si sa, bisogna sempre controllare cosa scrive la concorrenza. Bene, ho scoperto che l’epub del libro è di 123 megabyte. No, non è un problema di DRM: semplicemente questo è un libro con molte immagini che hanno il loro bel peso e quindi il risultato finale è diventato enorme.
Ora, io leggo il libro su un tablet da 10 pollici e tra quindici giorni esso svanirà come la carrozza di Cenerentola, a causa del DRM; in fin dei conti la cosa mi importa poco. Ma chi legge il libro sul Kobo [*] e quindi vedrà ben poco delle figure, oltre ad avere un dispositivo che magari ha solo 2 GB di spazio e quindi sarà occupato per il 6% da un singolo file, che farà? Non sarebbe stato più intelligente dare a disposizione due versioni, quella ad alta risoluzione e una a risoluzione minore?

[*] MLOL ha a disposizione solo la versione .epub, quindi il Kindle non lo può leggere

bar con annessa libreria

Ho letto questo articolo del Post e mi sono restati una serie di dubbi. Premessa: non conosco la libreria citata nell’articolo (che è dalla parte opposta di Milano rispetto a casa e ufficio) e le auguro ogni bene. Però mi sembra strano che si scriva come una grande novità che «i libri che provengono direttamente dalle case editrici più piccole […] vengono venduti con la formula del conto deposito», cosa che credevo fosse lo standard editoriale – anche perché altrimenti si ha poca voglia di occupare spazio in libreria per un libro magari poco conosciuto che non si sa se si venderà. È più probabile che appunto la differenza con le altre librerie indipendenti stia nel fatto che trattino direttamente anche con i piccoli editori.
L’altra cosa che mi torna poco è che «la tavola fredda porta il 60 per cento degli incassi totali». Io non ho nulla contro i bar nelle librerie, anzi li trovo una cosa davvero carina. Però a questo punto non è la libreria che ha un bar associato, ma è il bar che ha associata una libreria, il che non è molto bello per il concetto di libreria in assoluto, indipendente o di catena. Che ne pensate?

Notizie che erano un po’ diverse

Probabilmente a inizio agosto eravate in ferie, e non avete letto questo mio pippone sul quarantacinquenne finito in coma dopo un’aggressione omofoba, insieme a tutti i miei dubbi.
A quanto parrebbe – permettetemi sempre di usare il condizionale… – la storia non era proprio quella. Il tipo è stato aggredito non perché creduto gay ma per aver fatto apprezzamenti su una delle ragazze delle tre persone sul bus che – incredibile dictu – non erano sudamericani ma genovesi doc del ponente.
Dite la verità: pensavate davvero che le cose fossero come erano state descritte un mese e mezzo fa? (Ah: stavolta non è un post contro i giornalisti, tranne al più Gramellini. Non ho abbastanza informazioni per poter dire se quella ricostruzione farlocca era stata richiesta dalla polizia per semplificare le indagini. Mi limito a far notare come non sia poi troppo difficile notare incongruenze in certi racconti)

Ultimo aggiornamento: 2015-09-21 17:54

La distruzione del Colosseo 2

Scusate se ritorno sul fatto, ma questo articolo del Corriere mi ha fatto cascare le braccia. Non solo per l’erroraccio nell’indicare la fine dell’assemblea alle 23 e non alle 11 (o per usare “guardian” come traduzione di “custode”. Io, che l’inglese non lo parlo, avrei scelto “keeper” o “warden”, probabilmente sbagliando lo stesso, ma mi aspetterei che qualche anglofono lì ci sia.

Il punto è nel testo dell’articolo, che scrve «Eppure il personale di custodia del Colosseo è incorso nel clamoroso errore:». Pensateci: chi è che deve mettere avvisi? I lavoratori o i manager? Che ne direste se qualcuno segnalasse con lo spray le buche stradali e ci si lamentasse per la modalità scelta? Sarebbe stato lui a fare le buche? Lascio ai miei ventun lettori decidere se la redazione romana del Corriere ha scelto apposta di dare la colpa del cartello a chi quel cartello non avrebbe dovuto metterlo, e vi segnalo un articolo più serio.

Ultimo aggiornamento: 2015-09-19 21:17