ATM ha deciso di passare dai biglietti cartacei a un biglietto chip-on-paper. Un po’ in ritardo; con un nome riciclato; ma tant’è. Ad ogni modo, Anna si era dimenticata di rinnovare l’abbonamento con la convenzione Esselunga, a maggio è quindi scoperta, e sabato mi ha chiesto di comprarle un carnet in edicola. Nema problema, faccio io, ed esco. Arrivo bel bello, chiedo un RicaricaMi con un carnet, e l’edicolante mi dice “non possiamo venderla fino al 7 maggio”. Vabbè, dico io, tanto i biglietti cartacei saranno ancora validi per sei mesi: mi dia allora un vecchio carnet. “Non posso, li abbiamo terminati, e ATM non ce li ha più mandati perché tanto ci sono i nuovi biglietti”. Sono solo io a vedere qualche problema?
(Sì, lo so che si può pagare con carta di credito, sono già stato fregato. Ma se uno vuole un biglietto, perché non può averlo?)

Ieri e oggi sono andato a farmi mettere e restituire l’holter in un ospedale (privato, ma questo è irrilevante nella questione). L’ospedale in questione è a una decina di minuti a piedi da casa mia, ma in teoria c’è una linea di bus che ha il capolinea quasi lì e mi porta sotto casa. Non è un vero problema, nel senso che io cammino volentieri. Però ieri mattina il bus in direzione ospedale era atteso in 7 minuti, e in effetti non mi ha raggiunto; quello del ritorno aveva un’attesa di 12 minuti. Stamattina non ho guardato all’andata: il ritorno in compenso segnava 20 (venti) minuti di attesa.



