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Sgomberi in grande

Sotto il cavalcavia di Piazza Carbonari ci sono di solito alcuni clochard che dormono per strada, o almeno vedo due o tre materassi. Stamattina ho fatto un giro diverso per andare in ufficio e sono passato in bici di lì verso le 8:40: c’era una quindicina di poliziotti che stava facendo sgomberare una (1) persona. (Stavano solo gridando, per il mmomento, nessun atto di violenza).

Senza entrare nel merito dell’operazione, era proprio necessario mettere quindici (15) persone a compiere questa operazione. O meglio: una volta visto che non c’era una decina di persone, era proprio necessario lasciarli tutti lì?

Ultimo aggiornamento: 2023-06-01 10:26

ATM, dillo che non vuoi rimborsare i biglietti!

Come sapete se siete milanesi, ATM ha aumentato il costo del biglietto. Vabbè. Mio suocero, che abita a Monza, aveva tre biglietti interurbani che tanto non usa più: ho visto che ATM permette di farseli rimborsare, e ho deciso di provarci.
L’altra settimana stavo passando da Garibaldi e provo a vedere: nessuno slot libero. Vabbè. Guardo se posso prenotare a Zara, e scopro che in quell’ATM Point non trattano sostituzioni e resi. Vabbè. Prenoto allora per mercoledì a Loreto, dove posso andare in pausa pranzo. Arrivo: l’ATM Point è vuoto. L’impiegato mi chiede se voglio la sostituzione, e io gli dico “no, il rimborso”, al che scopro che: (a) il rimborso è solo del 90%: vabbè. (b) non mi rimborsano in contanti, ma sul conto in banca di cui serve l’IBAN: vabbè. (c) il rimborso arriva a 60 giorni: vabbè. (d) per il rimborso devo compilare un modulo: vabbè. (e) devo anche allegare fotocopia di carta d’identità e codice fiscale. E qui basta vabbè. Non servono carta d’identità e codice fiscale per comprare un biglietto dei mezzi. Non servono nemmeno per fare un bonifico in banca. E allora perché rompete le palle?

Essendo io una persona tignosa, giovedì sono ripassato con tutti i documenti, e dopo una decina di minuti ho una ricevuta che mi dice che tra 60 giorni mi verseranno quattro euro e ottanta centesimi. Ma la cosa peggiore è che il modulo che ho scritto con tanto amore è stato riscritto al PC dall’impiegato. Non era più semplice fare compilare a noi in elettronico, inviare le scansioni e in fase di salvataggio dare un codice da presentare con i biglietti al punto ATM? A quanto pare per gli abbonamenti annuali fanno così, il che continua a farmi pensare che questa sia una scelta ben precisa.

Come volevasi dimostrare

Ricordate che avevo scritto della scala mobile in riparazione perpetua alla stazione Maciachini? L’ultima data indicata per la messa in funzione era il 15 marzo. Ieri mattina sono passato da lì, e la situazione era esattamente la stessa di un mese fa: scala rotta, non pareva proprio che i lavori fossero vicini al termine, e il cartello continuava a indicare il 15 marzo come data di fine lavori. Forse sarebbe meglio che lo togliessero, quel cartello.

(forse) canto la Johannes-Passion

Questa quaresima 2023 vede l’esecuzione di ben tre versioni della Passione secondo Giovanni a Milano. Io dovrei cantare (il condizionale è d’obbligo per problemi personali) quella della Mailänder Kantorei, che sarà domenica 26 marzo alle 20.30 nella Chiesa Cristiana Protestante di via Marco de Marchi, quasi angolo via Montebello. La chiesa è piccina, quindi se siete interessati arrivate con un po’ di anticipo!

la ciclabile “più rispettata”

"hanno imparato a rispettare" È vero che nella terra dei ciechi l’orbo è un re, ma dire che in corso Buenos Aires «i veicoli […] hanno imparato a rispettare un po’ di più i ciclisti» rispetto a viale Monza mi pare un po’ azzardato. Certo, c’è la differenza che i parcheggi – dove ci sono – sono tra la pista e la carreggiata stradale e quindi è un po’ difficile infilarsi nella pista ciclabile, ma garantisco che le rare volte che ci passo mi tocca comunque fare lo slalom tra le auto che vedono un ottimo posto per parcheggiare, addirittura colorato di giallo.

Vedremo che succede con l’ennesima ristrutturazione del corso, sperando che la larghezza dei marciapiedi venga resa omogenea e quindi il percorso da ubriaco della ciclabile si raddrizzi: ma non ne sarei così certo.

Scale (im)mobili e orizzonte degli eventi

A novembre una delle due scale mobili in uscita dalla stazione Maciachini della metro gialla è stata chiusa per manutenzione. Un cartello indicava che doveva essere rinnovata (e vabbè), e che i lavori sarebbero terminati entro il 31 dicembre 2022. Un po’ prima di Natale il cartello era cambiato: il termine dei lavori era stato spostato al 31 gennaio 2023. La scala mobile è ancora ferma: indovinate che cosa dice adesso il cartello? Sbagliato. Non dice che i lavori termineranno entro il 28 febbraio 2023 – si sa, con un mese più corto ci potrebbe essere qualche problema… – ma entro il 15 marzo. Non so, ma mi sembra una presa per i fondelli. (No, i cartelli sono generici, non accennano a nuovi problemi trovati)

Corse ATM tagliate: qualcosa non torna

ATM ha deciso per risparmiare di tagliare le corse in superficie (di un 3%, dicono, ma mi sa che in pratica sarà ben di più). Il risultato praticosarà un maggiore traffico, mi sa, perché toglierà la voglia di abbonarsi: le corse tagliate saranno infatti quelle al mattino e a pranzo.

Quello che però vorrei far notare è una frase nascosta nell’articolo che ho citato: «La preoccupazione dei sindacati, in prospettiva, deriva dal fatto che proprio gli straordinari per molti conducenti rappresentano una voce di entrata dello stipendio ormai consolidata.» Mi ero perso che dopo quattro anni nel maggio scorso era stato siglato il contratto di lavoro per gli autoferrotranvieri. Se in passato si potevano accettare straordinari “usuali” proprio perché il contratto non c’era, ora la cosa mi pare piuttosto pericolosa, anche perché guidare non è esattamente un’attività tranquilla. Insomma, mi pare che il modello dei trasporti milanesi abbia qualche problema.

Ultimo aggiornamento: 2023-01-21 11:25

non provate a dire “ciclabili”

Non intendo parlare del ragazzino morto ieri sotto il tram. Tutte le volte che vedo Jacopo pedalare io ho già da un pezzo i brividi. Intendo parlare ancora una volta della pista ciclabile di viale Monza – corso Buenos Aires. Oggi alle 12:45 mi sono dovuto fare un paio di chilometri, visto che la scuola di Jacopo non prevede la possibilità di farlo uscire in anticipo da solo anche se io gli consegnassi un permesso firmato col sangue. Oggi piovigginava anche. Capisco che ci possano essere lavori stradali (Buenos Aires, carreggiata ovest) oppure emergenze (viale Monza, carreggiata est: c’erano tre ambulanze e due camionette dei vigili del fuoco). Ma le cinquanta auto (circa, potrebbero anche essere state alcune in più) parcheggiate su tutto il resto del percorso? Dopo decenni di bicicletta io non mi preoccupo più di tanto, dopo tanti decenni di bici ho qualche idea di come quando e quanto muovermi: ma a questo punto lo posso fare anche senza una striscia bianca e gialla disegnata sulla carreggiata…

Ultimo aggiornamento: 2022-11-09 15:35