Archivi categoria: io

Anniversari di un certo peso

testo dell'interrogazione Su Mastodon Fabrizio ricorda che oggi ricorre il venticinquesimo anniversario dell’interrogazione al Parlamento Europeo che Cristiana Muscardini (in seguito sodale dell’attuale ministro Valditara, e penso di aver detto tutto) che pretendeva fosse istituita un’Authority ufficiale per la gestione dei gruppi Usenet it.* al posto del GCN (che ai tempi coordinavo io). La risposta dell’allora commissario Bangemann, come potete leggere, è stata lapidaria.

Quelli si che erano tempi interessanti!

Ultimo aggiornamento: 2023-05-29 16:35

Buon asciugamano a tutti!

io e il mio asciugamano Avete presente quei memi “Di’ che sei X senza dire che sei X”? Ecco. Ho il triste sospetto che farsi la foto con l’asciugamano il 25 maggio sia un modo per dire di essere un boomer senza dire di essere un boomer. (Conosco qualche rarissimo GenX che può farlo, ma sono appunto una minoranza). In effetti Douglas Adams è completamente sparito dai radar, almeno in Italia: non so se perché quel tipo di umorismo è fuori moda, perché le traduzioni italiane dei suoi libri (soprattutto il ciclo di Dirk Gently) non sono sempre state il massimo, o semplicemente perché a nessuno è venuto in mente di riproporlo.

Ma tanto i miei ventun lettori mi conoscono: continuo tranquillo per la mia strada :-) (col capello corto perché è la stagione del taglio estivo)

Ultimo aggiornamento: 2023-05-25 08:30

Pigne in testa

Ieri pomeriggio mi chiama un numero a me sconosciuto. In questi casi io rispondo ma non parlo, per verificare che non sia una chiamata robotizzata, anche se di sabato pomeriggio mi pare strano. Dopo qualche secondo casca la linea. Il numero richiama dopo qualche minuto. Stavolta la linea sta un minuto su prima che caschi. La sera il numero chiama per la terza volta, e a questo punto chiedo ad Anna di rispondere lei. Dall’altra parte c’è una signora che cerca un certo Tonino. Anna le dice che ha sbagliato numero.

Oggi pomeriggio la signora mi richiama. Ora, o ha un Alzheimer conclamato, e in quel caso mi spiace per lei, oppure mi piacerebbe capire quale sia la logica che le abbia fatto pensare che da ieri sera a oggi pomeriggio il mio numero di telefono si sia miracolosamente trasferito a Tonino…

Ultimo aggiornamento: 2023-05-21 23:11

Sessantenne un po’ rovinato

happy birthday
La scorsa settimana ho compiuto 60 anni. Ho ricevuto un certo numero di messaggi e telefonate di auguri, da due giorni prima della data fatidica fino a ieri: mi sembrano un po’ meno del solito, il che non è così strano visto che la mia data di nascita è pubblica, si trova sul mio sito, ma non su Facebook :-)
Detto ciò, mentre per i 50 anni avevo fatto una festa invitando i miei amici più cari da mezza Italia, quest’anno ho scientemente deciso di non fare nulla. Può darsi che i problemi di salute che ho avuto quest’anno abbiano dato una mano, ma mentre dieci anni fa mi sentivo giovane e in forma ora mi pare di essermi consumato, e soprattutto di non volere fare più nulla che non mi porti qualche cosa di positivo. Cose da fare ne ho ancora tante, ma forse è meglio evitare di aggiungerne altre. E anche una festa può diventare stancante :-(

Certa gente ci è o ci fa?

numero di prenotazione

no, non era il mio numero…

Jacopo ha perso per l’ennesima volta la sua tessera ATM, e quindi oggi sono passato all’ATM Point di Loreto per rifarla e pagare l’obolo all’azienda. Avevo prenotato via app e avevo il numero A82, teoricamente per le 12:45. In pratica c’era un po’ di gente non necessariamente italiofona che doveva fare cose complicate (tra l’altro un’impiegata parlava un ottimo inglese) ed è passato qualche minuto. Chiamano il numero A081, che però non c’è: al che una signora fa “beh, visto che non c’è il numero chiamato, passo io”. Ah: la signora in questione aveva il numero A110, appuntamento per le 14:30 (aveva il bigliettino cartaceo, probabilmente era il primo slot libero). Mi sa che purtroppo ha comunque saltato tutto il resto della coda…

Ultimo aggiornamento: 2023-05-04 22:05

Memo: non scrivere alla pubblica amministrazione

Ci sono cascato un’altra volta. Volevo capire se era possibile arrivare in anagrafe (a Milano, probabilmente in altri posti in Italia sì) per rinnovare la carta d’identità portandomi una chiavetta usb con le foto. Forse se avessi telefonato avrei avuto una risposta diversa dal copincolla del testo della pagina web (anzi no, peggio ancora, perché scrivono “è necessaria la presenza di entrambi i genitori” quando sul sito del Comune c’è l’apposito modulo di delega.)

E il brutto è che il titolo del mio messaggio è “foto in formato elettronico”…

Substack e me

logo Substack, almeno per quanto ho capito io, nasce come risposta a Medium. Il modello del sito è dare la possibilità agli autori di pubblicare newsletter a pagamento: substack si tiene un 10% del ricavo (onesto) e fa i soldi così. È sicuramente pensato per il mercato anglofono: tanto per dire, l’interfaccia non è nemmeno tradotta in italiano.
In realtà non è obbligatorio avere la propria newsletter a pagamento, anche se la piattaforma cerca di convincerti a farlo, addirittura chiedendo ai lettori “quanto saresti disposto a pagare per continuare a leggerla?” Questo mi ha fatto venire voglia di provarla. Ho così cominciato una newsletter settimanale, assolutamente gratuita, a https://xmau.substack.com. Se siete lettori compulsivi delle mie notiziole non ve ne fate nulla, perché racconto quali sono i post della settimana passata, con un paio di righe di spiegazione perché possiate capire se vale o no la pena di leggerli. E come ogni newsletter che si rispetti, vi arriva comodamente per email. Attenzione: io posso vedere gli indirizzi degli iscritti, al momento ben 8 (otto), tutti con il primo post. Ma tanto non mi interessa conoscerli…

Google Labs mi ha illuso

Mentre stavo facendo le mie solite ricerche, mi si apre un popup che mi dice

“Good news!
You’ve been selected to be one of the first few to test new AI features in Google Workspace, as a part of the Labs program. This is your opportunity to try out the latest AI-assisted writing capabilities in Google Docs and Gmail and provide feedback to help us improve AI-assisted Workspace features and broader Google efforts in AI.”

In effetti sono atterrato su una pagina Google ( workspace.google.com/labs-sign-up ), e in effetti mi ero iscritto al programma “wuoi fare il betatester?” Tutto ringalluzzito, accetto tutto l’accettabile… e finisco in una pagina con il testo in figura. La colpa è sicuramente del nostro beneamato Garante per la Privacy, ma come è possibile che Google che sa tutto di me non sa che sono italiano e vivo in Italia?

(comunque è sempre una generative AI, secondo me non cambia molto rispetto a ChatGPT)