Ieri mattina il postino è arrivato con la mia patente (e la mia carta di credito, e le due comunicazioni dei pin dei nuovi bancomat mio di Anna che ci erano stati consegnati un mesetto fa, e il Topolino per i ragazzi, e il numero di Internazionale che sarebbe dovuto arrivare venerdì scorso, e il numero di Prisma che sarebbe dovuto arrivare la settimana scorsa…) La patente arriva contrassegno, e visto che stiamo parlando di PosteItaliane che ha un indefesso amore per i centesimi bisogna pagare al postino 6 euro e 86 centesimi: ergo mi ero tenuto apposta da una decina di giorni il denaro contato. Citofona il postino, risponde Anna, gli dice che io scendo subito, e fa a me “devi pagare sette euro”. Io scendo, e il postino mi chiede sette euro, al che rispondo “ma non sono sei e ottantasei?” Controrisposta: “Sì, ma poi non ho il resto”. “Nema problema”, faccio io, “li ho qui giusti…” e lui ha abbozzato.
Continuo a pensare che sarebbe molto più semplice che quei 14 centesimi se li intascassero direttamente le poste.
(Ah: non ho capito perché la foto nella patente sia diventata in bianco e nero, quando io l’ho consegnata a colori e quella di dieci anni fa era a colori, e non ho capito perché la mia firma sia praticamente illeggibile da quanto è chiara: ma questo non ha nulla a che fare con il postino)
Ultimo aggiornamento: 2022-01-18 07:39