aNobii e i libri in inglese

Io non uso più da un pezzo aNobii come libreria virtuale preferita; mi limito ad aggiungere i commenti ai libri che ho letto, perché magari possono interessare a qualcuno che non ha voglia di leggerli sul mio blog – dove escono prima – o sugli altri siti.

La banale ragione per cui non lo uso è che quello che mi serve non funziona. Ma se scrivi solo commenti, mi direte! Certo. Ma per scrivere un commento il libro deve essere presente. Ora, io spesso leggo libri di nicchia che non sono presenti nella loro base dati, o magari lo sono in un altro formato. Con Goodreads o Librarything non c’è problema: me li aggiungo. Con aNobii occorre che un “librarian” accetti la richiesta che ho inserito. Con i libri in italiano non c’è problema: tempo un giorno o due al massimo li trovo. Quelli in inglese? Una storia completamente diversa. I librarian che trattano questi libri paiono essere uno o due al massimo, a giudicare dai risultati. Il 19 settembre ho fatto una richiesta per questo libro del mio amico ed ex collega Roberto Pieraccini: libro che come vedete è tranquillamente rintracciabile oltre che acquistabile (e che vi consiglio, tra l’altro). A oggi non c’è traccia di quel libro nella base dati di aNobii. Ovviamente se provo a reinserirlo mi viene detto che è già presente nella loro base dati.

E perché non contatto direttamente aNobii, continuerete a dirmi? Perché il problema è evidentemente strutturale, e quindi lo conosceranno benissimo. Ripeto: se volete sapere cosa penso dei libri che leggo, leggete direttamente qui…

Ultimo aggiornamento: 2021-10-26 09:02