Un esempio di confezione Smart (dal sito esselunga.it)
Chi frequenta i supermercati Esselunga conosce bene i prodotti della linea Fidèl. Nata come linea a basso prezzo, e quindi nascosta in cima o in fondo agli scaffali, ha perso sempre più importanza: per dire, Esselunga a un certo punto ha deciso di fare prodotti a marchio “Esselunga Top”, proprio per scegliere un posizionamento diverso.
È possibile che questa scelta non abbia portato chissà quali risultati, a differenza per esempio di quello che fa Coop con i suoi prodotti private label “Fior da fiore”; o magari qualcuno ha deciso che ora che Castro è morto e sepolto occorreva modernizzare anche quel brand. Così da qualche mese possiamo trovare sugli scaffali tanti prodotti della linea “Smart”, caratterizzati da una confezione color giallo pugno-nell’occhio, indicazioni minimali sulle etichette – praticamente solo il nome e quanto richiesto per legge – e un prezzo concorrenziale anche rispetto ai discount. Potete trovare una disanima più tecnica sulla scelta markettara
qui, mentre se volete trovare un confronto con i prodotti marchiati Esselunga c’è questa
disamina del Fatto Alimentare, che mostra come la qualità almeno nei prodotti alimentari sia nettamente inferiore, ed è probabilmente per questo che Esselunga ha scelto di non associare esplicitamente il nome della catena a questi prodotti. Io nel mio piccolo ho fatto un rapido controllo sui prodotti a base di latte, e la materia prima per tutti arriva dalla Germania o dall’Austria: d’accordo che Esselunga è concentrata nel nord Italia, ma mi chiedo quanto poco costi il latte lì per rendere economico il trasporto fino da noi…
Ultimo aggiornamento: 2019-12-10 10:03