Sindacato: iscritti dipendenti e pensionati

Prima di Natale sono passato nella sede del mio sindacato per gli auguri di fine anno (con un buffet ruspante, panini col salame :-) ) In segreteria c’era un poster datato 2014 che raccontava della sezione della provincia di Milano (e forse qualcos’altro, è Milano Metropoli). Bene: erano iscritti al sindacato 135.000 lavoratori e 53.000 pensionati.

Ora, so bene che la Triplice ha più pensionati che lavoratori attivi: gli ultimi ad avere avuto il sorpasso sono quelli della CGIL. Posso anche immaginare che dal 2014 a oggi anche il rapporto suindicato si sia ridotto, ma immagino che sia sempre almeno 2 a 1. A questo punto però mi chiedo quali siano i posti in cui i pensionati sovrastino di gran lunga i lavoratori, e soprattutto perché ci sia questa differenza. Mancata sindacalizzazione tra i lavoratori? Vantaggi per i pensionati tali da farli iscrivere una volta che hanno smesso di lavorare?

3 pensieri su “Sindacato: iscritti dipendenti e pensionati

  1. Giuseppe Gandis

    Da vecchissimo iscritto al sindacato ed exRSU confederato credo (CREDO) che tra i lavoratori ci sia un forte calo di iscritti mentre tra i pensionati ci sia una crescita dovuta ANCHE al fatto che per andare in pensione quasi tutti si rivolgono ad un sindacato e poi rimangono o si iscrivono anche “dopo”. La crisi dei sindacati è (tranne rare eccezioni) nei fatti, purtroppo.

    1. .mau. Autore articolo

      posso immaginare che ci si iscriva a un sindacato subito prima della pensione per accedere ai patronati, ma restarci significa che il sindacato dà ancora loro dei vantaggi (chessò, un CAF a disposizione per pagare le tasse…) il che è bello per i pensionati ma un po’ meno bello per il ruolo del sindacato in genere, che ovviamente si appiattisce su quelli che pgano.

      1. Giuseppe

        Spesso (per conoscenza diretta nel mio sindacato -CISL), ci sono persone che un po’ per gratitudine, un po’ per pigrizia, un po’ per sentirsi un pochino più forti, un po’ “perché non si sa mai” e un po’ perché se si hanno domande c’è un interlocutore “esperto” rimangono iscritti… Infatti durante la procedura di calcolo della pensione viene dato al richiedente un numero di telefono e un indirizzo mail a cui rivolgersi. Questo almeno nella mia sede provinciale ma immagino anche altrove.

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