Oggi ho notato che a Loreto (linea rossa) hanno cambiato il vecchio tabellone luminoso che indicava tra quanto tempo arriverà il prossimo treno. Al posto del vecchio display a lucine rosse e verdi (il giallo si aveva quando si accendevano insieme) adesso c’è un bel monitor a LED. Non ho avuto voglia di stare in fondo alla stazione per vedere se la visibilità era peggiorata: però non ho ben capito l’utilità di questa modernizzazione.
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Google Dashboard
Google ha deciso di far vedere quante cose sa di noi, e ha preparato una nuova pagina: Google Dashboard. Cliccandoci su ci viene chiesta la password (non si sa mai…) e poi si arriva a una pagina con una sfilza di dati, almeno nel mio caso, che sono davvero tanti e fanno un po’ paura, pensando com’è semplice incrociarli. È vero che nel mio caso sono più o meno tutti relativi alla stessa persona (nel senso latino del termine), però basta integrarli con altri dati pubblici e si ottiene un quadro davvero completo.
Sì, ogni sito google ha la sua informativa sulla privacy, ma non credo che la cosa possa tranquillizzarci, soprattutto se siamo paranoici. Ricordiamocelo, e agiamo di conseguenza :-)
integralismi
Sono ragionevolmente certo che nella mia scuola elementare e nella mia scuola media ci fosse appeso un crocefisso, anche se le pareti in cartongesso dell’allora media Giuseppe Ungaretti non mi danno troppa fiducia sulla possibilità di attaccarci un chiodo. Però non mi ricordo nulla, ma proprio nulla, al riguardo; né in positivo, tipo qualche richiesta di osservarlo o di ricordarci di Gesù, né in negativo, tipo scherzi fattigli. Insomma, per quanto mi riguarda il crocefisso è stato un simbolo assolutamente inesistente (Per la cronaca, in casa mia ci sono due rametti d’ulivo ma nessun crocefisso), e lo si può staccare dalla parte senza fare tutto questo baccano, visto non credo che cambierà qualcosa: mi permetterei solo di suggerire di trovare i fondi per ritinteggiare la parete, ché una macchia a forma di croce è paradossalmente molto più visibile di un complemento di arredo.
Mi limito ad osservare che ci sono molti più integralisti di quanto potessi immaginare, e si trovano da una parte e dall’altra della questione. E ho come l’impressione che ad arrabbiarsi di più se li si chiama così sono gli integralisti atei, che in duemila anni sono passati dalla categoria “stoltezza” alla categoria “scandalo” (cit.) :-)
la UE mi ha risposto
Se vi ricordate, la settimana scorsa avevo inutilmente provato a fare una ricerca per data all’interno del sito dell’Unione Europea. A parte la notiziola, avevo anche scritto direttamente (in italiano e in inglese, ammettendo una risposta in inglese giusto per accelerare i tempi) per chiedere lumi. Stamattina ho ricevuto risposta: il mio messaggio era stato girato a EUROPE DIRECT, «an information service of the European Commission which provides citizens and businesses with answers to questions of a general nature about the European Union.» (Boh, a me sembrava banalmente un problema informatico, ma va bene così). La risposta recita:
«Thanks for your valuable comments and interest in the EUROPA search engine. We are aware of this problem which is due to the fact that the dates of the documents are not reliable enough. We therefore considered that it was better to avoid confusing the users and return results not related to their date preferences.
We would like to inform you that we are currently preparing a migration to a new search where we will carefully address the problem.»
Non so voi, ma a me il pensiero di tutta quella catena montagnosa di documenti – sia pure in forma elettronica – a cui nessuno ha pensato di associare una data fa paura; non oso nemmeno chiedermi come il problema sarà attentamente studiato.
acrostiSchwarzy 2
Ricordate il messaggio di veto su una legge scritto da Arnold Schwarzenegger, le cui prime lettere di ogni riga compitavano “Fuck You”? Istigato da Stefano Bartezzaghi, ho provato a vedere qual era la probabilità di ottenere casualmente una frase di senso compiuto. (Per la cronaca, lo spazio più ampio segnalato da Bartezzaghi alla fine di ogni frase è una caratteristica standard delle regole tipografiche americane, e l'”I” iniziale secondo me non fa parte del presunto messaggio nascosto, visto che tutte le lettere di veto del simpatico ex-culturista iniziano con quelle due righe standard)
Il conto che faccio è molto spannometrico, come spiego in seguito; iniziamo con la parte di stima semplice. Il numero di combinazioni di tre lettere con o senza senso, da aaa a zzz, è 26*26*26 = 17576 mentre quello di combinazioni di quattro lettere è 26*26*26*26 = 456976. Il numero di parole inglesi effettivamente esistenti è molto minore: qui sono riportate 1108 parole di tre lettere e qui il numero di parole di quattro lettere viene stimato essere intorno a 7000. Quindi c’è circa una possibilità su 16 di avere una parola di tre lettere e una su 65 di averne una di quattro, il che dà come probabilità totale 1 su 1000.
Questa è un’analisi molto grossolana, che soffre almeno di tre distorsioni.
– Le due parole devono avere senso messe insieme come frase; questo in una lingua virtualmente posizionale come sta diventando l’inglese non è un grosso problema e non mi preoccupa più di tanto.
– Ho presupposto che le lettere iniziali delle parole inglesi siano tutte equiprobabili, il che è chiaramente falso, ma di brutto. Una distribuzione anisotropa dovrebbe rendere più probabile il riuscire a creare combinazioni, ma non è detto; bisogna anche vedere se una lettera molto frequente come iniziale è anche molto frequente all’interno o alla fine di una parola.
– Bisogna tenere conto che molte delle parole inglesi esistenti sono in realtà arcaiche e non usate, e quindi non verrebbero riconosciute da un cacciatore di acrostici che non sia davvero appassionato alla cosa. Tanto per dire, io mica so che significhi “wog” o “uts”! (beh, no; a dire il vero “uts” è il plurale di “ut”, quindi significa “le arcaiche note do”)
Dare una stima di questi punti è un tipico Problema di Fermi, e bisognerebbe mettersi di buzzo buono a fare delle stime sensate, magari scegliendo a caso un po’ di parole per vedere la loro distribuzione. La mia sensazione è che il primo punto riduce la probabilità di un fattore 3, il secondo la accresce fino a un fattore 10, mentre il terzo è più difficile da valutare visto che l’accorgersi che un insieme di lettere forma una parola dipende dalla cultura di chi sta leggendo quelle lettere; secondo me la probabilità si riduce di un fattore 100 (ricordatevi che qua e nel caso precedente sono due le parole da considerare, e quindi bisogna moltiplicare le probabilità relative)
Qualcuno vuole lanciarsi in stime più accurate?
lotta dura contro parcheggio selvaggio?
Non ho capito se il vicesindaco perpetuo De Corato si sia preso la delega al traffico, estromettendo Croci. Il sito del Comune di Milano lascia ancora tutte le deleghe all’assessore. De Corato comunque non si perita di agire come se lo fosse già, comunicando che sfrutterà la sentenza della Cassazione dello scorso 27 ottobre che ha sancito la possibilità per gli ausiliari del traffico di sanzionare qualunque infrazione al codice della Strada, e li manderà a caccia delle auto in doppia fila.
Vedremo che succederà: come principio avevo sempre trovato stupido che convenisse parcheggiare in divieto di sosta piuttosto che nelle strisce blu, ma sono abituato alle illogicità italiane; come sono abituato a leggere cose nello stesso articolo come la notiziona che verranno assunti ben 20 (venti) ghisa in più, pari allo 0.5% dell’organico.
maggioranze
Mi stupisco di non aver visto così tanti commenti alla solita esternazione berlusconiana: «Se mai dovesse verificarsi un cambiamento di maggioranza, ma è un’ipotesi che non esiste, ci tengo a dirlo chiaro, sarebbe inevitabile il ricorso ad elezioni anticipate».
Non credo nemmeno io ci sarà un cambiamento di maggioranza; su questo sono d’accordo col PresConsMin. Ai suoi deputati e senatori non conviene affatto cambiare casacca, e non ce la vedo la Lega a fare un ribaltone come quindici anni fa. Ma se così non fosse, e un altro PresConsMin ottenesse la fiducia dei due rami del Parlamento, chi è Lui per impedirlo?
È anche vero che mi sa che non siano più in molti a dare una qualche considerazione alle sue esternazioni: mi sa che sta arrivando anche per Lui l’effetto Cossiga, con la differenza che il Presidentte Emeritto degli Italianni ha una cultura indubbiamente superiore ed è più divertente da leggere.
Quelli che contano
Ieri verso le 13 stavo ascoltando il GR di Radio Capital, che a un certo punto racconta di come la Juventus abbia avuto problemi nella partenza per Haifa dove giocherà la gara di Champions League. Infatti a Caselle era partito lo sciopero dei dipendenti Aviapartner, che stanno per essere messi in mobilità. I giocatori, già imbarcati, sono stati tenuti fermi un paio d’ore “nonostante l’intervento del presidente juventino Blanc che solidarizzava con gli scioperanti”. Fin qua nulla di particolare. Poi però il servizio terminava dicendo “quello con gli juventini è l’unico volo decollato in mattinata da Caselle”.
Ammesso che ciò sia vero, è chiaro a tutti chi è che conta davvero: non i politici ma i calciatori.