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matematto non praticante

Minzolini e il milione di telespettatori in meno

[un milione di telespettatori in meno?]
Repubblica pubblica in pompa magna un articolo sull’esodo di telespettatori dal Tg1 minzoliniano. Il titolo non lascia adito a dubbi: “Alle 20 perso un milione di spettatori”. Poi uno legge l’articolo e scopre un po’ di cose:
– le statistiche sono state calcolate su un periodo di cinque anni (Mimun, tre anni di Riotta, Minzolini) e i dati sono specificatamente calcolati rispetto al primo anno della gestione Riotta, senza che noi poveri lettori possiamo sapere cosa era successo in quei tre anni. Per quanto ne sappiamo, il calo può essere costante nei tre anni, o addirittura – anche se non ci credo – la gestione Minzolini potrebbe avere portato una crescita. (È improbabile che Riotta abbia aumentato gli ascoltatori durante la sua gestione, perché allora avrebbero fatto i conti sull’ultimo anno)
– non c’è nessun puntatore ai numeri delle statistiche. Questa non è una scoperta: i quotidiani italiani sono certo abbiano un codice condiviso che vieti loro di mettere un qualunque link che permetta al lettore di farsi un’idea in prima persona. Si sa, potrebbe scoprire che non vale la pena leggere i pastoni premasticati.
Perlomeno i conti tornano: uno share del 27% con 7 milioni di telespettatori significherebbe 26 milioni di spettatori complessivi, proprio come il 31% del 2006 con 8 milioni. Però questo significa ancora poco, soprattutto se non si sa cosa hanno fatto i diretti concorrenti :-)

wiki = veloce

[modifiche odierne alla voce su Raimondo Vianello]
Quello che vedete qui sopra è il riassunto delle modifiche fatte alla voce di Wikipedia su Raimondo Vianello da stamattina fino alle 16:09. Settantacinque modifiche in sei ore, pur considerando che alcune di esse sono state eliminate (perché ridondanti, vandaliche, senza citazione di fonti) e altre sono state fatte per la necessità di riscrivere in italiano corretto quanto aggiunto da persone sicuramente dotate di buona volontà ma con qualche problema sintattico/semantico, sono un numero enorme, che fa capire quale sia la potenza di fuoco dell’enciclopedia.
Paradossalmente però avrei preferito che tutto questo fervore fosse applicato a Wikinotizie, che dovrebbe appunto servire per le “ultime notizie”. Peccato che l’attrazione di tutti i progetti fratelli di Wikipedia sia virtualmente nulla; è una cosa su cui non ci si può fare molto, come non si poteva fare molto per “costringere” Wikipedia a diventare importante, però fa capire varie cose su come la gente tenda ad ammassarsi e come – anche se in maniera non esattamente efficiente – Wikipedia possa aggiornarsi molto più rapidamente di una qualsiasi altra fonte.

Raimondo Vianello

Era un bastardo dentro, col grande vantaggio che proveniendo da una famiglia dell’alta borghesia aveva una formazione culturale che gli permetteva di far credere di essere in realtà bravo e pacioso. E questa (l’essere bastardo dentro) è stata una cosa che me l’ha fatta apprezzare tantissimo. Poi non posso però dimenticare che assieme a Mike Bongiorno ha contribuito alla vittoria di Berlusconi nel 1994 :-(
Sono abbastanza convinto che soffrisse di Alzheimer, il che è una cosa che non auguro a nessuno: preferisco ricordarlo con alcuni video degli anni che furono.
la sigla di “Di nuovo… tante scuse”, dove “cantava”;
il cabaret di “Noi no”, che poi finiva così
un Carosello con Ugo Tognazzi (e sempre la Mondaini)

Tax Day

Non qua, ma negli USA: il 15 aprile è il giorno in cui il Bravo Contribuente Statunitense deve consegnare il suo modulo per le tasse e pagare.
Come faccio a saperlo? Semplice: guardando le strisce di fumetti, visto che sia Wizard of Id che Kit ‘N’ Carlyle che Abstruse Goose (e chissà quali altri, non è che legga decinaia e decinaia di fumetti) ne parlano.
Che i fumetti fossero sempre stati un modo per imparare “sul campo” le caratteristiche di un popolo è cosa nota, almeno per chi li legge davvero. Però l’era del web ci permette di vedere le cose in tempo reale. Non è incredibile?

molecolone

Ruphus mi segnala questo articolo della sezione Scienze (yuk!) di repubblica.it, dove si legge questa frase:
«Per essere solubili nel metano liquido non devono avere più di 6 atomi (contro i 10 delle molecole terrestri). La rosa delle possibilità si è così ristretta a circa 3.400 molecole, fra cui carbonio, azoto, ossigeno, zolfo e fosforo.».
Di per sé non c’è nulla di male a parlare di molecole di azoto (N2), ossigeno (O2) e simili. Peccato che la frase così com’è è più o meno corretta ma piuttosto stupida: e in effetti andando a cercare la press release originale si trova qualcosa di leggermente diverso: «The solubility of chemicals in liquid methane is very limited, and strongly dependent on molecular weight. With a few exceptions, molecules with more than 6 heavy (non-hydrogen) atoms are essentially insoluble. So a metabolism running in liquid methane will have to be built of smaller molecules than terrestrial biochemistry, which is typically built of modules of around 10 heavy atoms. However you can only build around 3400 molecules from such a small number of atoms if you are limited to the chemistry that terrestrial life uses i.e. carbon, nitrogen, oxygen, and sulphur and phosphorus in very limited chemical contexts.»
In pratica, Bains dice che le molecole solubili nel metano liquido possono al più avere sei atomi a parte quelli di idrogeno e che se si vogliono usare i componenti chimici delle molecole organiche terrestri ci sono circa 3400 molecole possibili. Ora capisco che spesso si usi il riassunto automatico di Word per accorciare i testi; ma magari qualcuno potrebbe anche ricordarsi che un articolo scientifico, per quanto lo si voglia rendere divulgativo, non può essere assemblato più o meno a caso!