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matematto non praticante

il mio primo ebook

Non ho ancora capito bene il perché, ma sembra che quest’anno sia di moda scrivere ebook. Diciamo che il blog sembra così anni ’00, e quindi tutti si lanciano a fare qualcosa di nuovo. Non importa che nessuno abbia un lettore di ebook; quello è secondario. E chi sono allora io per esimermi, logorroico qual sono?
Potete così trovare – per il momento solo sul mio sito – un ebook dal titolo Matematica liofilizzata e dal sottotitolo “I primi cinquanta post sul Post”. Roba riciclata, insomma; la raccolta di quello che ho scritto sull’altro mio blog, riguardata e rimessa in sesto pensando appunto alla fruizione in un libro, ancorché elettronico. Garantisco che ho dovuto smadonnare più per l’impaginazione che per preparare inizialmente il testo.
I link? al momento sono questi:
* http://xmau.com/mate/liof/MatematicaLiofilizzata.epub per chi preferisce il formato ePub
* http://xmau.com/mate/liof/MatematicaLiofilizzata.mobi per chi ha il Kindle, e quindi Jeff Bezos gli vieta di leggere quello che dovrebbe essere il formato standard. (Il file è stato convertito automaticamente, non garantisco del risultato)
* http://xmau.com/mate/liof/MatematicaLiofilizzata.pdf perché il PDF bene o male lo leggono tutti.
Mi stamperò qualche copia su Ilmiolibro.it (mi costeranno 9 euro più spese di spedizione; se pensate che comprarlo da Feltrinelli costerebbe 13 euro e mezzo è già qualcosa) come sfizio mio, anche perché mi sa che non troverò un editore che rischi di pubblicare qualcosa che in rete può essere preso aggratis. Io credo che i due mercati siano ben distinti, ma fa lo stesso. Diciamo insomma che non sono ancora un vero autore, visto che non ho alcun libro pubblicato.
Buona (spero) lettura, e ditemi che ne pensate!

Pubblicità tranviarie

Lunedì ho preso il tram causa pioggia e blocco della gialla, e ho visto la pubblicità di HooksBooks: un paio di primi capitoli di libri lasciati a disposizione dei passeggeri per invogliarli all’acquisto dell’opera completa. Maggiori notizie le trovate sul sito Atm.
Se devo essere sincero, non ho mai capito bene l’utilità di queste promozioni: il gruppo Mauri Spagnol le fa da un pezzo all’interno della sua newsletter cartacea Il Libraio e io le salto a piè pari. È vero che non leggo molta narrativa e quindi non sono probabilmente il target giusto, ma ho visto un paio di persone prendersi i libretti, guardarli, e rimetterli nell’espositore. Ottimo senso civico, ma scarso risultato della campagna. Forse troverei più logica una cosa del genere con un libro già spezzettato di suo, chessò le barzellette di Totti; uno guarda un pezzetto con una sua “unità” e poi decide. Ma magari mi sbaglio. Immagino che i miei ventun lettori leggano anche libri cartacei: che ne pensate di questo tipo di pubblicità?

La trama lucente (libro)

[copertina] La creatività è una specie di araba fenice: la differenza è che di quest’ultima non si sa dove sia, mentre della prima non si sa cosa sia. Vi anticipo che nemmeno in questo libro (Annamaria Testa, La trama lucente, Rizzoli 2010, pag. 475, € 19.50, ISBN 978-88-17-03989-5) troviamo la risposta, nonostante il sottotitolo dica “Che cos’è la creatività – perché ci appartiene – come funziona”. Ma di per sé è giusto così: in fin dei conti, come l’autrice dice fin dall’inizio, la creatività non si può insegnare ma al limite tirare fuori, e quindi non si puo definire. Una delle due cose più belle del libro è indubbiamente la stragrande quantità di informazioni presenti; un approccio olistico, che secondo me è l’unico modo decente per riuscire ad afferrare un concetto così complesso e sfuggente come la creatività. La seconda cosa più bella è lo stile di scrittura di Testa, che oscilla tra una parte descrittiva e quasi manualistica e una molto più personale, che favorisce la lettura senza che uno si addormenti oppure non ottenga le informazioni che cercava. In definitiva, un’opera valida anche come manuale di riferimento.

La metro gialla è ripartita

Ieri pomeriggio alle 17 la circolazione sulla metro gialla tra Maciachini e Centrale è ripartita: su entrambi i binari, fermandosi regolarmente alle due stazioni di Zara e Sondrio, solo con un limite di velocità a 20 km/h (cosa strana, dicono al forum di MilanoTrasporti, visto che la marcia a vista è a 15 all’ora) per un paio di giorni. A dire il vero ieri sera alle 20.45 c’erano ancora quattro bus del servizio sostitutivo; pensavo che facessero circolare i treni solo nelle ore di punta e lavorassero di sera, e invece a quanto pare no.
È vero che probabilmente la galleria non era tanto stata riempita dal Seveso quanto dalla tubatura che si è spaccata, e quindi fango non ce n’era tanto; è vero che probabilmente hanno cannibalizzato la strumentazione di segnalazione dal prolungamento verso Comasina, che per fortuna era quasi terminato. Però bisogna dire che per una volta ATM ha lavorato bene. Ah, non credo ai dietrologi che affermano che il sindaco ha espressamente chiesto di dipingere la situazione come più grave in modo da fare bella figura con le elezioni vicine. Secondo voi qualcuno a marzo si ricorderà dei “tempi rapidi”?

Una telenovela che non mi appassiona

Io continuo a chiedermi a quanta gente poi interessi tutta questa storia della casa di Montecarlo che fu di AN, adesso è abitata dal “cognato” di Fini e magari è anche sua via società offshore registrata nell’isola delle mozzarelle (o delle bufale?)
Se io fossi un (neo)fascista, probabilmente la cosa mi farebbe piuttosto incazzare, perché quella casa era stata donata per la causa e non per la famiglia. Ma visto che così non è, se la vedano con lui i sodali di Fini, che non sono quelli del PdL ma appunto i vecchi aennini che si devono essere piuttosto imbolsiti dopo la svolta di Fiuggi, visto che un bel pestaggio prima non se lo sarebbero certo fatto mancare. Io tanto il compagno Gianfranco non l’avrei comunque votato: qualunque sia la verità in questa faccenda il mio giudizio generale non cambia.
Detto tutto questo, mi piacerebbe sapere da qualcuno di quelli che stanno sbraitando contro il Presidente della Camera quale sarebbe la differenza con l’acquisto di Villa San Martino, a parte naturalmente il fatto che l’acquirente all’epoca era un semplice imprenditore.

gioco della domenica: Fragger Lost City

Seguito di Fragger (ne avevo parlato un paio di mesi fa), anche in Fragger Lost City dobbiamo ammazzare tutti i nemici – piuttosto immobili, a dire il vero: diciamo che sono delle semplici sagome bersaglio, così non sprechiamo sangue inutilmente – lanciando loro delle granate e scegliendo opportunamente angolo e potenza di fuoco. Sempre utile per riposarsi da una sessione di lavoro.
(via Passion for Puzzles)

_Professor Stewart’s Hoard of Mathematical Treasures_ (libro)

[copertina] Dopo che nel 2008 il Cabinet del professor Stewart entrò prepotentemente nella Top Ten dei libri più venduti nel Regno Unito – si vede che lì la matematica ogni tanto riesce ad arrivare al grande pubblico – l’accademico britannico fa il bis con questo “tesoretto” (Ian Stewart, Professor Stewart’s Hoard of Mathematical Treasures, Profile Books 2009, pag. 339, Lst 12.99, ISBN 978-1-84668-292-6), sempre costruito mischiando fatti e fattoidi matematici senza troppo ordine, anche se a dire il vero alcuni di essi sono opportunamente posti uno a fianco dell’altro. Vi sembrerà strano, ma per una volta ho trovato il sequel meglio dell’originale! Da un lato Stewart non ha fortunatamente esagerato con i giochi di parole, dall’altro – avendo già sfruttato molte delle curiosità matematiche per così dire “comuni” – è stato costretto a pescare novità che spesso lo sono davvero, almeno per uno come me che pure di matematica ricreativa ne mastica parecchia. Per i non angolofoni non resta che sperare che Codice traduca anche questo volume, e lo affidi allo stesso traduttore :)

tablet aPad- MID

In un impeto di consumismo, ho provato a comprare un clone cinese di un tablet: questo aPad-MID, da LightInTheBox.
Iniziamo a dire le cose buone: mi è arrivato in una settimana, e l’ho pagato 130 euro comprese spese di spedizione. Per il resto? Beh, non mi interessava un iPad, quindi il fatto che il monitor fosse 7″ e non 9″ mi stava più che bene. Né mi importava l’assenza di una videocamera, e la risoluzione 800×480 non sarà il massimo, ma è sufficiente. Purtroppo non solo non c’è un accelerometro, ma non sono nemmeno riuscito a trovare un sistema per ruotare lo schermo a mano, e questo non è bello.
La connessione wi-fi richiede un router di una certa potenza, ma poi regge bene; la tastiera virtuale è qualcosa a cui non mi abituerò purtroppo mai, e il touchscreen (non capacitativo) mi pare lentuccio. Ammetto di non aver provato siti flash; gmail si vede benino, e nal Market Android ho trovato come lettore ebook Aldiko, che – una volta che si mettono per bene le impostazioni avanzate – mi pare davvero buono. Ah, la versione di Android è la 1.6, e non sembra sia possibile fare un upgrade alla versione 2. I video si vedono – o almeno io li ho visti – nelle versioni ridotte per telefonino; l’audio è decente. Non basatevi sul “manuale di istruzioni”, più o meno delle dimensioni di un paio scarsi di fogli A4 e scritto in Engrish.
Insomma, non un grande risultato; aggiungiamo poi che adesso con dieci euro in più avrei potuto prendere questo modello in offerta… ma si sa che la sfiga in questi casi è sempre in agguato.