Nel weekend il mio amico Paolo Sinigaglia ha pubblicato questa foto su Facebook. Per chi non ha voglia di cliccare, si vede una scheda elettorale che sta per essere inserita in un’urna, contornata dalla scritta (TUTTA IN MAIUSCOLO): “Al referendum non lasciare che cancellino il tuo voto! Non usare la matita che ti danno!” e “Porta con te una biro e usa quella! #iovoto”. Il post aveva anche una didascalia: “Condividi anche tu, aiuta ad annullare il diritto di voto di un analfabeta funzionale.”
Io sono sempre stato scettico sulla moda di parlare (pardon, oggi si dice “sulla narrazione”) dell’analfabetismo funzionale: persone che sanno leggere e scrivere, ma non riescono a comprendere il significato di quello che leggono. Come voi :-) potete leggere, nella didascalia del post è indicato che un simile comportamento annullerebbe la scheda; inoltre non è specificato da nessuna parte cosa votare. Diciamo che è un appello bipartisan all’ignoranza. Se però leggete i commenti troverete molte persone che se la prendono con il Sinigaglia – e in un certo senso li capisco… Ma quello che è peggio è che ho notato una fortissima correlazione nei loro comportamenti. Costoro voteranno tutti in un certo modo, e lo esplicitano nel post; si lamentano perché questo post cerca di fare invalidare i loro voti, leggendo quindi una dichiarazione di voto che non esiste; e soprattutto quando si fa loro notare tutte queste cose strepitano ancora più di prima, dimostrando di essere affetti dalla sindrome Fonzarelli. Io trovo tutto questo inquietante. Voi?
Aggiornamento: (h22:30) Poiché l’immagine è stata cancellata da Facebook ho fatto un post apposta.
Aldo Schiavone è un importante studioso di diritto romano, il che significa che si sa muovere alla perfezione in quel mondo. In questo libro (Aldo Schiavone,
Penso abbiate tutti già visto analisi del voto per il presidente USA fino a non volerne più avere a che fare. Però sono abbastanza certo che