Archivi autore: .mau.

Informazioni su .mau.

matematto non praticante

il pizzo sulle riparazioni

Mi si è rotta la macchina fotografica. Non so esattamente cosa sia successo, ma la accendo e si ferma, nel senso che non funziona nulla, compreso il tasto di spegnimento.
Ho scoperto che c’è un centro di assistenza tecnica Panasonic a duecento metri dall’ufficio, il che È Bello; poi ho scoperto che nessuno mi dirà nulla del costo presunto della riparazione se non sgancio il pizzo di 24 euro per il preventivo (scalabile dal costo della riparazione nel caso accetti di farla). Dopo un consulto con Anna che mi ha vietato di prendere una macchina ricondizionata a 170 euro (per la precisione la macchina è una DMC-TZ4, che rispetto alla mia TZ1 ha in più il grandangolo) mi sono deciso al gran passo.
Ho poi scoperto, sempre con somma mia gioia, che il tempo prima di avere ulteriori notizie è di quindici giorni. Lavorativi. Forse avrei dovuto far finta di niente e prendere la macchina ricondizionata :-(

La Morsa (libro)

[copertina] Loretta Napoleoni, pur essendo italianissima, ha la curiosa caratteristica di vedere i propri libri tradotti in italiano; vive infatti all’estero dagli anni ’80 e scrive direttamente in inglese. In questo caso, però, il libro (Loretta Napoleoni, La morsa, Chiarelettere 2009, pag. 186, € 13.60, ISBN 9788861900790) è stato scritto e pubblicato inizialmente in italiano.
Il libro parte dalle competenze dell’autrice, che è una economista specializzata nell’economia del terrorismo, e fa una lettura della crisi economica attuale come legata sì al terrorismo, ma in maniera completamente diversa da come è stata rappresentata dai media. In pratica, da un lato la finanza islamica era già nata con la crisi del sudest asiatico negli anni ’90, specialmente in Malesia; la politica di indebitamento USA verso l’estero e il Patriot Act del 2003 l’hanno rafforzata e hanno creato una nuova fonte di guadagno per gli estremisti islamici che fino al 2001 erano in difficoltà economiche; le economie dei cosiddetti “stati-guscio” nelle zone di guerra e il riciclaggio del denaro sporco ora non più fatto negli USA hanno portato centinaia di milioni di euro nelle casse di questi gruppi. Dal punto di vista occidentale, la Gran Bretagna e soprattutto Londra erano diventate il vero paradiso fiscale per i nuovi arricchiti. Le “città nel deserto” Dubai e Las Vegas erano invece i simboli dell’economia farlocca degli ultimi dieci anni: nemmeno capitalista, secondo l’autrice, proprio perché basata sulla carta e non sul confronto tra le classi sociali. Il sistema finanziario attuale è così marcio che tanto vale nazionalizzare tutto senza aver paura di sembrare socialisti, buttare via tutto quello che non serve e ricominciare da capo, tornando a privatizzare tra qualche lustro.
Le tesi del libro sono molto interessanti e sicuramente non possono essere scartate come mattane o stupidaggini; la sensazione però che ho avuto è che la “morsa” del titolo sia uscita male. Le due parti su terrorismo e finanza islamica da un lato, e politica economica USA dall’altro mi sembrano poco correlate tra loro, un po’ come se il libro fosse composto da due saggi separati ma impaginati insieme.

al Corsera sono proprio nell’era digitale!

[64 anni esatti!] Il Corsera giustamente racconta delle celebrazioni per il 25 aprile. Nel farlo, però, inizia l’articolo con la frase «A 64 anni esatti da quel 25 aprile del 1945 che segnò la fine dell’occupazione nazista, l’Italia celebra la festa della Liberazione.» Parliamone.
In italiano si specifica “esatti” vicino a una durata temporale in due casi: se si tratta di un giorno e un mese che in genere non si ricordano (“domani sono otto anni esatti che è morto Michele Alboreto”) oppure quando c’è una cifra tonda (“domani sono cinquant’anni esatti dal primo caso di AIDS”). Ora, il primo caso direi che non si dia: il venticinque aprile cade tutti gli anni il venticinque aprile, ed è difficile dimenticarselo. Resta il secondo caso: ma 64 non è una cifra tonda… a meno naturalmente che uno non conti in binario, nel qual caso vale 1000000. Quindi il Corsera usa la numerazione binaria, il che prova che sono nell’era digitale: CVD.

vai di carrellino!

Ieri alla Lidl c’erano in offerta i carrellini portaspesa, quelli che riempi di cose e poi trascini a casa grazie alle comode e funzionali rotelle. Anna aveva pensato che magari uno sarebbe stato utile; anch’io ero d’accordo, così mi sono preparato.
Finito di lavorare sono passato al punto vendita vicino a casa: tutti terminati. Visto che tanto passavo di là, sono arrivato alla chiusura a quello di via Bezzi: mi han detto che tanto li avevano già finiti a mezzogiorno. Aspettatevi una pletora di carrellini in giro per Milano!
(noi andrà a finire che piglieremo quello coi punti Esselunga)

riciclaggio libri on demand

Toh. Dopo la fiera del libro londinese, il Corsera ci racconta che alla libreria Blackwell di Londra. hanno presentato una “nuova invenzione”: la Espresso book machine, che in cinque minuti ti sforna un libro bello caldo manco fosse una brioche.
Stavo per scriverci su qualcosa, quando mi sono accorto che l’avevo già fatto: nove mesi fa, sempre con l’Espresso book machine, sempre alla libreria Blackwell, sempre a partire da un articolo del Corsera. Bisogna dire che il tempo non è passato invano: l’anno scorso i minuti necessari erano sette.
Non è che forse ci sia qualche piccolo problema con questa grande invenzione, che deve essere riciclata dopo così pochi mesi? (giusto per dire: secondo me il macchinario sarebbe sì utile, ma solo per i libri usciti di produzione, con la possibilità di stampare libri in formato diverso dell’A4, e con un prezzo per pagina un 20-30% inferiore, insomma sugli 8 centesimi a pagina massimo)

Ma quanti siamo?

Nella casella aziendale mi è arrivata una mail che mi invitava a “ottenere specifici contributi di idee e suggestioni sul senso di appartenenza e sull’orgoglio di essere/sentirsi TI”. So già che qualcuno lì dietro il monitor sta sghignazzando, ma onestamente devo dire che è qualche mese che i colleghi di Comunicazione Interna stanno cercando di fare qualcosa di diverso, anche se mi sa che non sanno esattamente da dove partire.
Ad ogni modo, il messaggio è stato spedito a lavoratori di cinque tipologie diverse; il messaggio arrivato a me punta a un post che “è stato destinato ad un gruppo di 500 Quadri campionati con rigoroso criterio casuale”. Ma quanti quadri siamo in Telecom?

Sacro Romano Impero Liberale Cattolico ecc. ecc.

[contrassegno elettorale] La fantasia italica, si sa, dà il meglio di sé in periodo di elezioni, quando decine e decine di simboli elettorali vengono presentati e resi visibili un tempo dai giornali e ora direttamente sull’internette.
Molti hanno commentato sulle liste del dottor Cirillo: “Italia nei malori”, “Preservativi Gratis”, “Partito Impotenti Esistenziali” (sfondo bianco), “Italiani poca cosa..?” (sfondo azzurro), “Donne insoddisfatte e incomprese” (sfondo rosa); anche il “Pari opportunità maschili” non è malaccio, in effetti, così come “Liberté égalité fraternité” con sopratitolo “Recupero Maltolto”.
Ma la migliore lista è a mio parere quella del “SACRO ROMANO IMPERO LIBERALE CATTOLICO – GIURISTI DEL SACRO ROMANO IMPERO CATTOLICO – MOVIMENTO EUROPEO LIBERAL CRISTIANO, GIUSTIZIA E LIBERTA’ – ATUTTOCAMPO, NEL TEMPO E NELLO SPAZIO”. Chissà se c’era lo spazio per scrivere tutto il nome wertmülleriano nei moduli predisposti dal ministero… e chissà se all’estero succede qualcosa di simile.
(via Luciano Giustini)

last.fm è proprio “last”

Ci è voluta qualche settimana in più, ma effettivamente oggi last.fm ha chiuso il servizio gratuito. Non appena me ne sono accorto (non guardo mai la finestra, quindi non vedevo il contatore delle trenta “canzoni libere” che scendeva e scendeva e scendeva) ho coscienziosamente eliminato il mio account. A onore di quelli di last.fm, non è possibile fare una ricerca sul mio nome: se poi abbiano cancellato effettivamente le mie preferenze, questo evidententemente non posso saperlo.
A me la vita cambia poco; a loro probabilmente pure, almeno fino a che sono solo io (ma penso anche in generale: se gli utenti italiani erano così pochi da non ricavare nemmeno i soldi per le royalty con la pubblicità, che gliene fregava del nostro ricco mercato?)