Fatture elettroniche

Occhei, Anna è una libera professionista e quindi che esistano le fatture elettroniche lo so (come so che all’atto pratico è praticamente impossibile gestirsele da soli e quindi è nata una simpatica nicchia di aziende che vendono abbonamenti per il loro software che interagisce con l’AdE). Però mi ha lasciato abbastanza perplesso scoprire che il Garante per la privacy ha avvertito l’AdE ai sensi del GDPR che il sistema da essa preparato non garantisce la “privacy per design” come richiesto: tradotto in italiano, è stato mal progettato e quindi inerentemente poco sicuro.

Giusto per essere chiari: l’attuale governo non c’entra nulla. La valanga è partita già da un pezzo, e comunque sono due anni e mezzo che il GDPR esiste, anche se è entrato in vigore solo a maggio. La patata bollente è però loro e non so cosa penseranno di fare: un ennesimo rinvio? Un decreto attuativo che diminuisca la privacy? (difficile, ma non impossibile con loro). Più che altro mi chiedo perché un sistema di per sé giusto come quello della fatturazione elettronica sia stato implementato così male in ogni senso. Il vero guaio è quello.

Ps: mi stanno già arrivando i primi messaggi di posta elettronica con gli adempimenti che *io* (semplice cittadino) devo fare per acquistare per esempio una copia di un quotidiano online. Sarà un delirio.

5 pensieri su “Fatture elettroniche

  1. Mestesso

    Che questa cosa si sarebbe potuta gestire meglio è indubbio.
    Debbo anche dire però che alcuni dei rilievi del Garante li ho trovati nel contesto della fatturazione elettronica pretestuosi o fuori dalla realtà.
    Tu Garante non mi puoi dire “io dalla fattura posso capire alcune cose riservate” e bollare il tutto solo perché in formato digitale (il tuo commercialista si fa i cazzi tuoi anche con le sole fatture cartacee da una vita, datti una sveglia). Veramente “censurare” alcuni campi della fattura digitale *e mantenere gli stessi in quella cartacea* è da Veri Garanti della Demenza.

    Poi certo sono d’accordo che gli enti che fanno da repository delle fatture elettroniche abbiano degli obblighi in più, ma questa idea che il digitale è cattivo in generale non mi va giù.

  2. Lolo

    In realtà le fatture elettroniche si possono gestire da soli: il mio commercialista mi ha fornito le chiavi di accesso al cassetto fiscale e con quelle entro gratuitamente nell’apposito portale dell’agenzia dell’entrate e gestisco tutte le fasi della fatturazione. L’unica cosa che ho dovuto acquistare a parte è stata la firma elettronica.

    1. Mestesso

      Per ora la agenzia delle entrate da il servizio ma non è detto che venga fornito a tempo indefinito. Sicuramente è attivo per questo anno fiscale e per il prossimo ma non vi sono certezze per il lungo termine

      1. Bubbo Bubboni

        Anche io uso il servizo dell’agenzia da un paio d’anni, con tutti i relativi alti e bassi, ma grossomodo va bene. Come per gli F24, ho più fiducia che se ci sono casini sono colpa del destinatario (che magari non mi sanziona e di sicuro non si auto-accusa) e non di un intermediario che aggiunge i suoi problemi a quelli dell’agenzia (che poi mi sanziona).
        Però sul lungo termine nessun provider garantisce nulla, anche perché qualsiasi aspetto della faccenda può cambiare senza preavviso e in qualsivoglia direzione. Insomma, in economia & contabilità il lungo termine si stima solo con Keynes.
        Peccato solo che sarebbe già possibile avere il PIL vero delle attività lecite, anziché le stupide stime, ma il dato non sarà mai reso noto al popolaccio, se non nel lungo periodo.

  3. Cris

    Io non posso che sottoscrivere il primo commento di mestesso. Non si capisce perché deii dati personali scritti su carta non gliene frega un tubo e come diventano elettronici si scatena un putiferio. A me sembra che veramente sulla sicurezza e sulla privacy digitale ci sia una follia isterica.

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