Archivi annuali: 2015

Obbligo di vaccini per andare a scuola?

Leggo che si vuole reintrodurre l’obbligo di vaccinazione per mandare i bambini a scuola. Premessa: i miei bimbi hanno fatto tutte le vaccinazioni obbligatorie, tutte quelle raccomandate e sono anche stati vaccinati contro la varicella (a spese nostre perché quella non viene passata dalla ASL). Ho anche scritto spiegando perché chi non si vaccina aumenta i rischi anche per i vaccinati (in due parole: si perde l’immunità di gregge). Non mettetemi insomma nel calderone degli antivaxx.

Però mi chiedo cosa succederà nel caso questo obbligo ritorni. Obbligheranno a vaccinare tutti i bambini, strappandoli dai genitori? Avremo una quantità di bambini “che studieranno a casa”, rischiando seriamente di creare una generazione di persone ancora più ignoranti? Troveremo una soluzione all’italiana, con i medici antivaxx (nel totale ce ne saranno bene alcuni) che certificheranno che quei bambini non possono essere vaccinati per una qualsivoglia immunocazzola? Insomma, non vorrei che come capita sin troppo spesso si dia una risposta di pancia a un problema che indubbiamente esiste, col rischio di generare un nuovo problema.

(E continuo a chiedermi perché la scuola dei bambini mi ha chiesto copia delle loro vaccinazioni, se non sono obbligatorie)

Ultimo aggiornamento: 2015-10-15 11:20

perché l’UEFA dovrebbe scrivermi?

Mi è arrivata (all’indirizzo dotmaudot, non al solito wikimedia) un messaggio da “UEFA Hospitality kate.seiler@uefa.ch via ml.mailersend.com” dal titolo “Congrats to ITALIA! Follow them to the EURO 2016” dove offrono (a me!) la

“Follow My Team” Corporate Hospitality at the upcoming UEFA EURO 2016, from June 10 – July 10 2016. This package will allow you to follow Italy throughout the group match stage of their UEFA EURO 2016 journey.

Il messaggio sembra anche reale, considerando che ha come reply-to la signora o signorina Kate Seiler (https://www.linkedin.com/pub/kate-seiler/2b/947/9ab) e www.uefa.ch è ridiretto a uefa.com. Le mie domande lanciate al vento sono però:
– come è arrivata alla mia mail? non c’è nemmeno il solito footer farlocco “il vostro indirizzo è stato preso da fonti pubbliche”
– perché la signora o signorina Kate Seiler è convinta che io possa essere interessato a una simile cosa?
– a quanti altri tra i miei ventun lettori è arrivata questa mail?

(se qualcuno vuole le header, le deve chiedere entro un mese, poi il messaggio sparirà dalla casella spam dove l’ho inserito)

Ultimo aggiornamento: 2015-10-14 21:18

Vi ricordo che questo blog…

Il sottotitolo di questo blog è “Pensieri slegati che scrivo quando mi viene voglia”. In realtà quando nacque, nel settembre 2001 (ehi! l’anno prossimo festeggio il sesquidecennale! e Google non trova nessuna occorrenza della parola “sesquidecennale”, quindi l’ho presumibilmente inventata io!), c’era anche un’altra frase: “non cercate chissà cosa”. All’inizio non c’erano nemmeno i commenti, poi passai a Movable Type e decisi di aprirli. All’inizio dell’epoca del boom dei blog il mio era anche entrato nei top 50 italiani, poi crollò oltre la duecentesima posizione, e ora che i blog sono morti scopro di essere di nuovo risalito intorno alla sessantesima posizione. Non che la cosa mi importi più di tanto: queste Notiziole nascono come raccolta che più generalista non si può e di pubblicità se ne fa ben poca, oltre a non averne affatto al suo interno. C’è rimasto un nocciolo duro di lettori, ogni tanto qualcuno capita via motore di ricerca e se ne va poi via: va bene così. A volte non posto per alcuni giorni, altre volte ci sono tre post in un giorno: anche quello non è un problema almeno per me, perché scrivo quando ho voglia di scrivere, come dicevo all’inizio. Non pagandomi nessuno, posso permettermelo. Anche sui commenti col passare degli anni ho adottato un approccio molto più soft: a parte ammettere di sbagliare – ma quello lo facevo anche prima – ho capito che è assolutamente inutile convincere qualcuno che è lui nel torto e quindi dopo una spiegazione o due smetto semplicemente di rispondere e gli lascio l’ultima parola. (No, non scrivo qualcosa tipo “ok, hai ragione tu”: sono anche un po’ cresciuto)

Però mi pare che in quest’ultimo periodo la facebookizzazione dei commenti sta crescendo un po’ troppo, sia nell’alzarsi dei toni che nell’uscire fuori tema, in quella che ho sempre chiamato “forumizzazione dei commenti”. Per queste cose c’è Facebook, per l’appunto, dove tra l’altro i post delle Notiziole vengono sempre riportati pubblicamente (senza link perché non ho ancora capito come funziona Zapier, ma questa è un’altra storia). Se volete litigare, perché non andate lì?

Carnevale della Matematica #90: GOTO Medium (e Peppe)

Per la prima volta, grazie a Peppe Liberti che lo ospita e ha gli agganci giusti, il Carnevale della Matematica è ospitato su Medium e per la precisione sul canale Italia. Paura, eh? Dovreste averne ancora di più se pensate che il tema di questa edizione è “Le menzogne della matematica, ovvero il racconto degli inganni matematici perpetrati per puro divertimento o per un uso spregiudicato o scorretto della grammatica del calcolo”. Buona lettura!

Un atomo di idrogeno come non l’avete mai visto

idrogeno Quella che vedete qui a fianco, tratta da questo articolo, dovrebbe essere la prima “fotografia quantistica” di un atomo di idrogeno. Come sapete, per la meccanica quantistica protoni ed elettroni sono una funzione d’onda, e quello che possiamo misurare è solo la probabilità che l’elettrone si trovi in un certo punto. (I fisici mi correggeranno subito, e io correggerò il post, ve lo dico subito). Con una tecnica chiamata microscopia a fotoionizzazione e che io – seguendo Clarke – ritengo indistinguibile dalla magia sono state “scattate” delle “fotografie” che “mostrano” alcuni stato di un atomo di idrogeno, e i risultati sono abbastanza in accordo con le previsioni teoriche. Scusate la profusione di virgolette, ma qui siamo davvero arrivati a un punto dove le parole usuali non funzionano per niente.

(h/t Piero D’Ancona)

Ultimo aggiornamento: 2015-10-14 11:51

Ada Lovelace Day

Ho appena scoperto che oggi, 13 ottobre (nel senso di secondo martedì di ottobre: la data è stata scelta per evitare di cascare in altri periodi di celebrazioni), è l’Ada Lovelace Day: la ricorrenza vuole celebrare quanto ottenuto dalle donne nei campi STEM (science, technology, engineering and maths).
Mi spiace non averlo saputo con un minimo di anticipo, in questo momento sono troppo stanco per dire qualcosa di minimamente sensato. Non so neppure quanto la celebrazione sia nota nel mondo: sicuramente qui in Italia non ho sentito nulla.

Ultimo aggiornamento: 2015-10-13 22:32

Un tempo lo facevano di nascosto

Il Sinodo che si sta tenendo in questi giorni dovrebbe essere un fatto interno alla Chiesa cattolica: in fin dei conti si discuto come i dogmi ecclesiastici vengono declinati. Eppure anche in questo caso la discussione si è subito spostata sui media italiani. Ha iniziato L’Espresso, con la penna di Sandro Magister che ha da almeno un anno e mezzo il dente avvelenato contro Bergoglio e soprattutto contro le modifiche alle norme di nullità del matrimonio ecclesiastico. (Io che sono maligno continuo a sostenere che Magister sia stato sposato e la sua ex moglie stia cercando di ottenere l’annullamento del matrimonio…) Magister ha così pubblicato la lettera di tredici cardinali contro Bergoglio, lettera di cui nella seconda puntata della webnovela si scrive “Sicuro il testo e sicuri i nomi dei firmatari, salvo approssimazioni marginali.”
Subito c’è stato il contrattacco sull’Huffington Post (anch’esso del Gruppo Editorale l’Espresso: se le cantano e se le suonano). Diciamo che tra le righe si direbbe che ciascun gruppo accusa l’altro di eresia, manco fossimo tornati alle dispute teologiche costantinopolitane.
Tutte queste diatribe non mi stupiscono più di tanto, se non per una cosa: che sono uscite dalle stanze del Vaticano e arrivate sulla stampa – immagino solo italiana. Vogliamo forse allargare le nostre competenze, ed essere anche teologi oltre che primi ministri e allenatori della nazionale?

Ultimo aggiornamento: 2015-10-14 11:25

Lo Stato dell’editoria

Ho visto sul Post le anticipazioni sullo Stato dell’editoria nel 2014. Devo dire che mi sarei aspettato una leggera ripresa dalla crisi di questi ultimi anni, cosa che non c’è stata: è vero che – probabilmente a causa di socialcosi e furbofoni – l’industria libraria non è più anticiclica, ma mi sembrava di cogliere un certo maggior fermento.
Però non concordo affatto con l’analisi fatta dal Post, che si è limitato a vedere le percentuali positive o negative dei vari settori senza considerare il peso complessivo. Io ho fatto un rapido conto limitandomi ai libri veri e propri oltre che non scolastici (sezione A della tabella 1 nel post del Post). Il calo di fatturato è dovuto in pratica unicamente alla GDO, i libri da supermercati e autogrill: scorporandoli ci sarebbe persino un leggero aumento, dovuto al crescere degli ebook. Il problema quindi sembra essere che a non vendere è il libro usa e getta: non è una bella notizia – sono convinto che chi compra quei libri permette agli editori di pubblicare anche altra roba più interessante – ma mi chiedo quanto questo calo sia generalizzato e quanto concentrato sui gruppi maggiori, che hanno maggiore forza per penetrare nella GDO. Peccato che questo non lo sapremo così facilmente :-)

Ultimo aggiornamento: 2015-10-12 10:20