Archivi annuali: 2014

Bookflocks

Stefano Rodighiero ha creato da qualche mese il sito Bookflocks (“stormi di libri”, tradurrei così ad occhio), dove raccoglie interviste piuttosto speciali a varie persone: quello che chiede infatti è di parlare dei libri che l’intervistato ritiene essere stati i più importanti nella propria formazione.

In mezzo a tanta brava gente, oggi l’intervistato sono io. Potete vedere parte della mia libreria matematico-ricreativa e – se non avete troppi problemi con l’inglese – scoprire quali sono i miei libri favoriti, anche se immagino che li avevate già indovinati.

Conoscete qualcuno che vi piacerebbe vedere intervistato? Scrivete a Stefano!

Ultimo aggiornamento: 2014-04-03 13:07

i veri paletti

Ho sentito un brano di un’intervista a Matteo Renzi che snocciolava i quattro paletti invalicabili per la “sua” riforma/cancellazione del Senato: niente voto di fiducia, niente votazione sulla legge di bilancio, niente membri eletti, niente stipendio (aggiuntivo) per i nominati. Non ci crederete, ma su due dei punti io sono perfettamente d’accordo: naturalmente sui primi due :-)

Se ci pensate un attimo, pensare una doppia fiducia può significare avere due composizioni complementari, cosa che comunque non c’è mai stata nonostante il Porcellum ci abbia provato; e il rimpallo della Legge di Stabilità serve solo a inserire emendamenti su emendamenti per tirare fuori qualche spicciolo per i lobbisti più bravi. Occhei, sarebbe più simpatico dare a una delle Camere il voto di fiducia e all’altra quello sulla legge di bilancio, ma per amor di Renzi lasciamo stare.

Vediamo gli altri due punti. Considerato in 40.000 euro lordi al mese per 14 mensilità lo stipendio di un senatore (perché anche se non eleggi nessuno ma mandi dei nominati, il Senato lo devi comunque mandare avanti e le indennità gliele devi pur lasciare), il risparmio sarebbe di circa 20 milioni l’anno, su un bilancio di più di mezzo miliardo. Inutile dire che poi far fare un doppio lavoro ai rappresentanti regionali non è certo indice di una loro produttività maggiore, anzi.

Perché allora questi due paletti renziani? Ovvio, perché così il popolo (non si dice più “la gente”, quello era Berlusconi) vuole così, no? Solo che a questo punto non serve più prendersi il tempo per fare una discussione seria, per esempio definendo quali leggi siano di competenza della Camera e quali del Senato e lasciando un massimo di tre passaggi parlamentari (C-S-C o S-C-S). Si fa, e guai a chi vuole pensare :-(

Ultimo aggiornamento: 2014-04-01 16:26

Oneri Postali 5,50 euro

Ho ricevuto un pacco dal Giappone. Ho pagato al postino 22 euro e 71 centesimi (da consegnare al centesimo, e ovviamente il postino non ha un POS per pagarlo). Di questi soldi, 17 euro e 21 centesimi sono l’IVA che ovviamente devo pagare (e avevo messo in conto), e 5 euro e 50 centesimi sono per “oneri postali”.
Visto che l’unico onere che vedo è quello di calcolare l’IVA e stampare il foglietto con gli oneri suddetti (le spese postali le ho pagate prima), e visto che io sono costretto a usare Poste Italiane per ricevere per posta un pacco dall’estero, mi spiegate perché devo sottostare anche a questo balzello?

Post Scriptum: la bolla di accompagnamento dice che è stato spedito dal Giappone il 24 marzo. Una seconda bolla dice che è stato “lavorato al GTW di Lonate Pozzolo” il 26 marzo alle 10:47:48. Qualcuno riesce a spiegarmi perché non mi è stato consegnato il 27 o il 28 marzo?

buon Natale a tutti :-)

Di spam ne ricevo sin troppo, anche perché la mia email come portavoce di Wikimedia Italia è sin troppo pubblica. Purtroppo qualche messaggio sfugge ai filtri e spunta su gmail. Vabbè, uno se ne fa una ragione: ma quello che mi è arrivato adesso secondo me non merita finisca nell’oblio senza che qualcun altro venga a sapere le sue mirabilia.

Il messaggio inizia con la frase «Se questi auguri di Natale non vengono visualizzati correttamente, clicca qui.» (i link ve li risparmio, non preoccupatevi). La newsletter, evidentemente tradotta sì a mano dal tedesco ma da uno che non è di madrelingua italiana (ci sono troppi calchi germanofoni) inizia con

News attuale - Il programma di calcolo online gratuito di INTEWA - Edizione 14-2014
Gentile cliente interessato al risparmio di acqua, [...]

e continua con varie notizie di cui ovviamente non me ne può fregare di meno. Ma il meglio è la firma finale:

cordialmente
<strong>Gérard Becker</strong>
Marco Bignetti
INTEWA Italia

Sì, avete capito bene. Il responsabile(?) di INTEWA Italia ha aggiunto la sua firma, invece che sostituirla a colui che immagino essere il responsabile comunicazione dell’azienda madre: e non si è nemmeno accorto che la firma dell’altro era indicata in HTML, copiando pari pari il tag <strong> che appare come lo vedete.

La ciliegina finale è che c’è sì un link “Cancellati alla newsletter” (sic), che porta a questo link (no, in realtà c’era attaccata una serie di dati per riconoscere da dove arrivava il link). Una simpatica paginetta in tedesco dove, nonostante appunto il sistema dovrebbe sapere l’indirizzo di partenza, uno è costretto a rimettere il proprio indirizzo email e un codice di controllo.

Voi dite quello che volete: da un’azienda con un biglietto da visita simile io non prenderei mai nulla nemmeno se non mi inviasse spam :-)

Ultimo aggiornamento: 2014-03-31 14:57

Debborah

Beh, c’è anche il video, quindi è difficile che il Governatore Serracchiani possa dire di essere stata fraintesa. Secondo lei il presidente del Senato Grasso – «essendo stato eletto dal partito Democratico», pensa «che ne debba accettare anche le indicazioni». E per fortuna che lei crede «che sia assolutamente un presidente di garanzia».

Sorvoliamo in questa sede sul fatto che è una palla che questo annullamento del Senato sia «quello che chiedono i cittadini»: non mi pare proprioci sia mai stato un referendum al riguardo. Accettiamo invece l’ipotesi che ciò sia quello che vuole il PD, il che, nella nostra che per il momento è ancora una democrazia rappresentativa – è sufficiente perché il DDL costituzionale sia presentato. Ma le più alte cariche dello Stato sono “di garanzia” proprio perché non devono fare gli interessi di una parte, che sia quella che li abbia eletti o un’altra, ma quelli dello Stato e dell’istituzione stessa dove si trovano. Se il Senato voterà la sua abolizione pratica, Grasso dovrà prenderne atto: ma prima ha il diritto e il dovere di segnalare quello che ritiene sbagliato. E tutto questo un politico dovrebbe perfettamente saperlo, visto che è il suo lavoro. Tanto più poi un politico che ha una carica istituzionale… Ah già, che stupido che sono! Mi sono dimenticato che, prima di essere il governatore della regione Friuli-Venezia Giulia, Deborah Serracchiani è il vicesegretario del PD…

Ultimo aggiornamento: 2014-03-31 09:26

_Crisi d’identità_ (ebook)

[copertina] «Giorgio possiede due dachshund, che con poca fantasia ha chiamato Otto e Bass. Quante zampe hanno in totale i due cani?» Quello che ho appena scritto è un esempio di problema autodefinito: un problema la cui soluzione è scritta all’interno del suo enunciato, ed è un esempio che non trovate – perché l’ho creato in questo momento – nel nuovo libro di #40kmate (Marco Fulvio Barozzi, Crisi d’identità, 40k Unofficial “Altramatematica” 2014, 1,99€, ISBN 9788898001668; anche su BookRepublic e gli altri store). Ma naturalmente Barozzi (o Popinga, come chi frequenta la rete probabilmente lo conosce) ne ha scritti altri di migliori.
Come chi conosce l’autore può ben aspettarsi, il concetto di identità non è solo declinato in senso matematico, ma anche letterario e filosofico. Leggendolo, scoprirete che sembra facile dire identità, ma in realtà non c’è mai nulla di realmente identico a una cosa diversa da sé stesso (e se ci pensate su, non è poi così strano). L’identità è sempre in relazione a un modo di vedere le cose: una frase autoreferenziale, per esempio, parla di sé oppure della rappresentazione di sé? Se non ne siete poi così sicuri, prendetevi il libro e scopritelo!

Renzi, metti in lattina?

Ribadisco quanto scrissi già in passato. Il problema non è che Eugenio Scalfari nella sua predica domenicale scriva un “do you can?” che viene immediatamente notato persino in una nazione come l’Italia dove la conoscenza della lingua di Albione non è poi così comune. Il problema non è nemmeno che a Repubblica lascino scrivere il Fondatore ogni santa domenica.
Il vero problema è che nessuno ha il coraggio di toccare anche solo una virgola della Parola di Eugenio. Più che gli incontri con papi e cardinali, Scalfari è implicatamente interessato alla tradizione islamica, dove la parola di Allah è per definizione immutabile finché Allah stesso non cambia idea?

Ultimo aggiornamento: 2014-03-30 13:41

_5000 B.C. and Other Philosophical Fantasies_ (libro)

[copertina] Questo libro di Smullyan (Raymond Smullyan, 5000 B.C. and Other Philosophical Fantasies, St Martins Press 1984, pag. 182, ISBN 9780312295172) è un po’ diverso dalla sua usuale produzione per così dire “ricreativa”. Non abbiamo infatti, se non in minima parte, problemini logici: il grosso del testo consiste in dialoghi (“multiloghi”? i personaggi sono davvero tanti) filosofici, dove l’autore mostra come bisogna stare molto attenti a definire le cose perché altrimenti c’è sempre qualcuno che se la prende con noi e ci dimostra che abbiamo sbagliato tutto.

La mia sensazione (personale) è che però i dialoghi sono sì divertenti da leggere ma troppo lunghi, e quindi dopo un po’ ci si perde e non ci si ricorda più di cosa si stesse parlando all’inizio. Probabilmente Smullyan ha ragione nel dire che funzionano meglio come pezzi teatrali; d’altra parte se non avete fretta e siete interessati a vedere cos’è la filosofia da un punto di vista più terra terra rispetto a come viene di solito insegnata a scuola direi che questo è il libro che fa per voi.