Archivi annuali: 2014

Io sono là

OpenPolis ha preparato anche per le elezioni europee il suo test per sapere qual è il partito più vicino alle nostre opinioni. Rispondendo a una serie di domande e confrontando le nostre risposte con quelle dei principali partiti si può infatti calcolare una mappa di compatibilità. Il mio risultato è questo:
[io sono qui]
Finalmente posso mostrare di essere centrista dentro :-) (e soprattutto far notare come i due partiti a me più lontani sono Lega Nord e Movimento 5 Stelle: l’avreste indovinato?)
(seriamente, a mio parere questi test mancano di un controllo sull’importanza relativa dei vari temi, sia per noi che per i partiti. Niente di pesante, semplicemente la possibilità di indicare tre temi fondamentali e altri tre inutili…)

Vuoi scommettere con Mediaworld?

[quanto vuoi vincere?]
Nel 2006 Mediaworld decise che serviva loro una grande idea per vendere le tv di dimensioni enormi, e si inventò un sistema: promise un buono acquisto pari al prezzo della tv nel caso l’Italia avesse vinto il mondiale. Incredibilmente l’Italia ce la fece: spero per i signori di Mediamarkt che avessero fatto un’assicurazione, e quindi abbiano ribaltato il costo su qualcun altro. Comunque sia, l’iniziativa è diventata un marchio di fabbrica e si ripete a ogni manifestazione calcistica: qui sopra vedete il ritaglio del volantino che spiega l’offerta 2014.
La parte più interessante è che quest’anno ci si può fermare o proseguire a ogni passo. La seconda cosa più interessante è che a prima vista sembrerebbe che passare il primo turno sia considerato relativamente poco probabile, visto che si vincerebbe un buono maggiore rispetto a quello che si avrebbe senza voler tentare la sorte. Ma è proprio così? Beh, sicuramente c’è una probabilità non nulla che gli azzurri non passino il primo turno; ma secondo me il ragionamento che viene fatto è più sottile. Chi ha voluto scommettere sull’Italia non si ferma certo a un risultato che non gli porta poi così tanto rispetto alla scelta di non giocare; quindi quel 15% è in realtà solo teorico e bisogna cominciare a pensare dal 30% in su. Insomma non si parla solo di calcolo delle probabilità ma anche di psicologia, come sempre in teoria dei giochi. Che ne pensate?

Carnevale della matematica #73: GOTO Termueske

Anche questo mese abbiamo un Carnevale della Matematica (73: numero primo non ancora presente nella Poesia Gaussiana del sommo Popinga. Come? Non la conoscete? cercatela a partire dal link), ospitato da Martino Sorbaro. Visto che il tema di questo mese è la bruttezza della matematica, potreste finalmente trovare qualcosa che non vi piaccia (forse…)

Ultimo aggiornamento: 2014-05-14 09:48

To ensure survey validity, please select “Somewhat Disagree” here

Oggi, mentre cercavo delle informazioni su come trasferire caselle email Outlook, sono finito sul sito Microsoft che mi ha chiesto se poi volevo rispondere a un questionario. Ero di buon umore (prima di scoprire che nel sito non riuscivo a trovare la risposta alla mia domanda, e quindi ho dovuto cercarla altrove) e così ho risposto sì. Compilando il questionario stesso, ho scoperto che l’ultima domanda era quella indicata nel titolo di questo post.
Devo dire che l’idea mi pare interessante: una specie di captcha interno alla forma-questionario…

Ultimo aggiornamento: 2014-05-13 16:32

Gitarella torinese

Complice il Salone del Libro, sono riuscito a passare un paio di giorni nella mia natia città, per respirare un po’ del mio natio smog. L’ospitalità di Maria e Yagoub ci ha anche permesso di far fare la prima vera gita fuoriporta ai quasicinquenni, che sono ormai così bravi da fare credere a tutti che sono degli angioletti.
Ho così visto per la prima volta i giardinetti dell’Environment Park (mentre Anna sfidava il corteo NoTav per andare in centro) e per la seconda volta quelli Fante (mentre Anna faceva da personal shopper per Maria e io e mio fratello disquisivamo di basket torinese). Ho incontrato amici vecchi e nuovi al Salone. Ho fatto il mio solito casino nella presentazione dei nostri librini di Altramatematica (dove sono arrivato con una maglietta con disegnata una calcolatrice…) Ho ritrovato il buon Achille C. Varzi che ha appena scritto un libro sulle tribolazioni della filosofia in terzine dantesche. Ho rivisto Doug Hofstadter e figlia, il resto del traditrio, e sono rimasto a cena con un gruppo di filosofi e fisici, la vera nemesi per un matematico. Ho avuto la fortuna di conoscere Altan (c’erano anche lui e signora a cena), complice l’interesse di Douglas Hofstadter per il grande disegnatore. Posso assicurarvi che Altan è una persona deliziosa e un vero signore, anche se davvero schivo: la signora Panini ci diceva che è la terza volta in tutti questi anni che lo vedeva fare un’uscita più o meno pubblica. Non sono invece riuscito a vedere il mio amico Claudio che compiva cinquant’anni domenica, e questo (il non averlo visto, non i suoi cinquant’anni) è male. Diciamo che mi occorrerebbero almeno due vite per volta…

Per chi vuole sapere come è andata la presentazione: c’era un folto pubblico di qualche decina di persone, direi quasi tutti prezzolati da noi relatori: il vantaggio è che così non se n’è andato via quasi nessuno prima della fine. Abbiamo iniziato in ritardo perché quelli prima di noi hanno sforato di brutto, abbiamo finito in anticipo perché Daria voleva far iniziare il secondo slot di BookRepublic in tempo: non sarebbe stato un problema, ma Peppe non ha potuto spiegare come non c’è nulla di simile alla collana nemmeno all’estero, almeno per quanto ne sappiamo. Perché non l’ha potuto spiegare? Perché non ci siamo messi d’accordo prima su cosa avremmo fatto, mi pare ovvio :-) Dovrei essere più serio, fare le scalette, distribuirle e soprattutto non fare foto al pubblico mentre stiamo parlando…

Ultimo aggiornamento: 2014-05-13 15:18

_Matematica in relax_ verso l’end-of-life?

Mi è arrivata la comunicazione annuale delle royalties (si fa per dire) del mio Matematica in relax. Il saldo è ancora negativo, nel senso che con le 230 copie cartacee (e le 18 elettroniche…) vendute nel 2013 mancano ancora più di 60 euro al raggiungimento dell’anticipo che mi era stato dato. Ma non è certo quello il problema: tutti sanno che se non sei uno tra i dieci-venti autori più venduti con i libri non ci guadagni certo, e questo ancor più se scrivi di saggistica (matematica, per giunta).
Il guaio è un altro. Della tiratura iniziale di 3080 copie, tolte quelle vendute, quelle rovinate mandate al macero (26 quest’anno) e quelle date in omaggio, negli archivi Vallardi ne sono rimaste 258. Ce ne sarà qualche altra decina, forse, nelle grandi librerie; ma poi basta. In pratica tra un anno e mezzo il libro uscirà dal catalogo, tranne che nell’improbabile ipotesi che venga ristampato: rispetto a un tempo c’è il vantaggio che l’ebook può rimanere tranquillamente disponibile, ma da un certo punto di vista è triste pensare che un pezzo della mia vita si è concluso.
Poi potete sempre mettere su una campagna di opinione per la ristampa del libro e la pubblicazione di un volume 2, se proprio volete :-)

_Partition_ (ebook)

[copertina] Gli ebook di Altramatematica si danno al teatro! Per la prima volta abbiamo infatti un testo teatrale: Partition, di Ira Hauptman con la traduzione di Martha Fabbri: lo trovate a 2,99 € su Amazon o in epub su BookRepublic e altri store.
Sono passati giusto cent’anni (e qualche giorno) dall’arrivo a Cambridge di Srinivasa Ramanujan, partito da Madras per collaborare con il maggior matematico inglese dell’inizio del ‘900, cioè Godfrey Hardy. La storia forse vi è nota, essendo famosa anche tra i non matematici; in questo adattamento teatrale però si va un bel po’ fuori dal seminato, facendo entrare la dea indiana Namagiri, quella che portava in sogno a Ramanujan i teoremi matematici – ma non le dimostrazioni… – e soprattutto Pierre de Fermat, tratteggiato come una specie di troll della matematica. Hauptman suggerisce che Hardy avesse detto a Ramanujan di lavorare sull’Ultimo Teorema di Fermat, anche se nella realtà non è così; ma in questo modo le apparizioni oltremondane si mescolano in maniera molto divertente nel secondo atto della pièce.
Come capita spesso nella collana Altramatematica, la matematica è solo uno sfondo, e il testo si può godere anche senza conoscerla: d’altra parte la cosa più interessante in questo caso è vedere la differenza tra l’approccio analitico di Hardy, per cui un teorema non esiste finché non lo si è dimostrato e quello di Ramanujan per cui invece il risultato è sufficiente di per sé, e la dimostrazione è qualcosa di inutile se non pernicioso. Magari è la stessa cosa che pensate anche voi…

Salone del Libro 2014: poi non ve lo dico più

Vi ricordo che insieme ad altri tre loschi figuri (e a una leggiadra fanciulla che farà le presentazioni per conto di 40K) parleremo di Altramatematica al Salone del Libro di Torino domenica 11 alle 16, nell’area Book to the Future (padiglione 2). Il programma ufficiale è sul sito del Salone, ma se preferite potete leggerlo su Facebook.

Non so assolutamente di cosa io parlerò, ma non credo proprio di matematica: sarebbe troppo facile. E no, non autograferò copie degli e-reader contenenti l’ebook.