Archivi annuali: 2013

è stata tua la colpa

Il pensiero di Silvio Berlusconi sull’esclusione dei cosiddetti “incandidabili” (vedi qui, anzi guarda il video così lo senti dalla sua viva voce) è chiaro. «Abbiamo dovuto chiedere ai nostri amici e colleghi di rinunciare ad essere presenti nelle liste elettorali perché dei pm politicizzati li avevano attaccati e questo fatto è stato divulgato dai media ed era qualcosa che poteva diminuire il consenso.» Insomma, il problema non è tanto che gli amici e colleghi siano stati attaccati (leggasi inquisiti – e garantisco che non lo sto dicendo come giustizialista ma solo come dato di fatto, perlomeno fino a quando non ci sono condanne definitive), ma che i media l’hanno raccontato, e pertanto candidarli poteva diminuire il consenso. Ergo, se riusciremo a far tacere la stampa allora potremo di nuovo tornare a candidarli. Lineare, no?
(Poi è chiaro che questi qua sono dilettanti: Lui è attaccato dalla magistratura politizzata, i media divulgano tutto su di Lui, ma Lui il consenso lo porta, non lo toglie mica. E questo è indubbiamente vero: ma del resto non può essere un caso se Lui è Lui)

Ultimo aggiornamento: 2013-01-22 15:09

_Science4fun_ (video scientifici)

Io sono anzyano (con la ipsilon, sì – è una lunga storia) e per me l’internette è praticamente testuale: già le immagini sono state una grande conquista, ma non chiedetemi nulla a riguardo dei video. Richiedono troppa attenzione, che non riesco mai ad avere a sufficienza.
D’altra parte, so bene di essere in minoranza, e quindi non ho nulla contro i video: non solo quelli dei cartoni animati che mi permettono di respirare qualche momento quando sono da troppo tempo coi miei due tremezzenni, che con quelli di altro tipo.
Proprio “di altro tipo” è questa segnalazione di Science4Fun, un progetto che – mi ha spiegato Andrea, uno dei promotori dell’iniziativa – è «un’attività di video divulgazione “scientifica” su YouTube». Anche se il progetto è a budget 0, giusto con la sponsorizzazione in natura di qualche sponsor indicato poi tra i crediti, i due “video-aperitivi” che hanno prodotto e che potete vedere nel loro canale YouTube mi sono sembrati ben fatti. Non troverete certo i grandi temi matematici e non potrete sfruttare i video per riuscire finalmente a passare quell’esame di matematica sul quale siete bloccati da anni; ma direi che non è certo quello lo scopo dei video, quanto il far vedere come si possa fare scienza in maniera divertente (e questo l’hanno fatto in tanti) ma anche davvero terra-terra (e qua sono già in pochi).
Per gli amanti del genere sono stati anche inseriti i clip “backstage”, che fanno tanto Paperissima e mostrano come la serietà non è certo la seriosità. Dal canale YouTube trovate anche gli altri riferimenti al gruppo, per suggerimenti consigli e (sperabilmente no) pomodori da lanciare. Buona visione!
(occhei, ammetto anche che il loro essere torinesi gli ha dato qualche punto in più nella mia personale classifica, sono biecamente campanilista…)

Ultimo aggiornamento: 2013-01-22 07:00

Il posto smarrito

Sabato ho portato Jacopo a Chiavari dai nonni, per lasciarglielo una settimana a respirare aria un po’ meno inquinata. Per me è stata una toccata e fuga, visto che alle 17.21 avevo il treno per il rientro. Ero anche piacevolmente stupito che mercoledì scorso fossi riuscito a trovare il biglietto scontato a 9 euro, credo per la prima volta in vita mia, e così non mi sono nemmeno arrabbiato troppo nel vederlo arrivare con qualche minuto di ritardo.
L’arrabbiatura mi è arrivata una volta salito, mentre guardavo i vari scompartimenti chiusi da sei posti e dopo qualche istante mi sono reso conto che il mio posto era il 27. Non ho aspettato il capotreno per infilarmi nel primo posto libero, ma poi non ho resistito alla tentazione di chiedergli se i suoi colleghi sanno quali sono i treni che circolano. La sua risposta è stata che in questo periodo stanno revampizzando le carrozze pullman e quindi cambiano le composizioni dei treni; il mio pensiero che in ogni caso se magari si parlassero un po’ sarebbe meglio.

Ultimo aggiornamento: 2013-01-21 16:45

_What do an Infinite Tower, a Classic Physics Puzzle, and Coin Flipping Have in Common?_ (ebook)

[copertina]L’anno scorso avevo recensito (e apprezzato) il primo ebook di Presh Talwalkar, raccolta dei problemi logico-matematici che posta settimanalmente sul suo blog. Lui è più bravo di me a mettere a posto le cose, e così è già pronta la raccolta dei suoi problemi del 2012, dal titolo che sembra quello di un film della Wertmüller (Presh Talwalkar, What do an Infinite Tower, a Classic Physics Puzzle, and Coin Flipping Have in Common?, Kindle 2013, € 2,68).
Anche questo volume è piacevole come il primo. Stavolta i problemi non sono divisi in sezioni ma mischiati assieme; l’enfasi è indubbiamente sui problemi di tipo combinatorio e probabilistico, e questi ultimi prediligono le situazioni in cui la risposta è controintutiva.
Per la precisione, non si deve parlare tanto di “risposta” quanto di “soluzione”: non viene infatti dato semplicemente il risultato, ma Presh spiega come trovarlo, spesso partendo dall’osservazione di casi più semplici per riuscire ad avere un’idea di come quanto trovato si possa generalizzare. Spesso viene data più di una soluzione: c’è un problema – «A fun math sequence» – che è risolto in almeno tre modi diversi, a seconda di cosa voi intendete per “modo diverso”.
Tutto questo mostra l’amore di Talwalkar per la matematica, amore che ha anche spiegato all’interno del testo; per lui è naturale spiegare alla gente perché la matematica è bella. Non posso fare a meno di essere d’accordo con lui, e apprezzo la sua scelta di creare parecchi problemi partendo da cose che gli sono accadute nella vita di tutti i giorni. In fin dei conti, se qualcuno si abitua a cercare le connessioni matematiche in quello che fa, sarà presto in grado di capirlo meglio; allo stesso tempo poi riuscirà a capire meglio anche la matematica, perché la vedrà, non la starà semplicemente guardando. D’altro canto i problemi del libro li si può prima o poi risolvere, e se non ci si riesce c’è sempre la traduzione; ma tutti noi continueremo a trovarci di fronte ad altri problemi per tutta la vita…

Ultimo aggiornamento: 2013-01-19 07:00

_Dicono di oggi_ (sito)

«Era una notte buia e tempestosa. Va bene, ma in quale data?»
Questo è l’incipit di Dicono di oggi, un sito/blog (scegliete voi come chiamarlo… non è certo quella la cosa più importante) che per ogni giorno dell’anno dà una citazione letteraria in cui il giorno stesso appare.
L’idea non è nuova: nel sito si trova la fotocopia di una Bustina di Minerva dove Umberto Eco, ancora nel 1994, recensiva un libro fatto proprio con una pagina per “giorno”. La realizzazione in rete però ha molti vantaggi, a partire dal non avere limitazioni di spazio e dalla possibilità di fare crowddatation: c’è un modulo per fare segnalazioni. Buon calendario, insomma!

Ultimo aggiornamento: 2013-01-18 12:33

Reviewer rank: 5,928,664

Ho appena pubblicato una recensione su amazon.com (un ebook di problemini matematici: non affrettatevi ad andare a leggerla, tanto sabato ve la trovate qua sul blog scritta in italiano). L’anno scorso avevo pubblicato la recensione dell’ebook precedente, quindi il grand total delle mie recensioni in Bezoslandia è pari a 2 (due).
A differenza della sua versione italiana, Amazon mi ha scritto avvisandomi che il testo da me scritto è pubblico, e ha commentato che la mia posizione in classifica è la numero 5.928.664, come da titolo di questo post. Presumendo che sia l’ultima posizione per i birecensiori, questo significherebbe che ci sono più di cinque milioni di persone che hanno scritto almeno due recensioni, e se tanto mi dà tanto ce ne saranno almeno altrettanti ad averne scritta una sola.
È possibile che ci sia un gran numero di recensioni automatiche e di spam. Ma è comunque qualcosa di enorme: dal mio punto di vista molto più che sapere che c’è un miliardo di account su Facebook. Milioni di persone che perdono tempo a scrivere la recensione di un libro, di un videogioco, di chissà cosa; il tutto senza guadagnarci nulla. Ci pensate?

Ultimo aggiornamento: 2013-01-17 15:22

Rimborsi elettorali: ennesima bufala su Facebook

Siamo sotto elezioni, e quale posto migliore di Facebook per condividere le solite bufale? Quella che sta girando adesso (vedi qui) “spiega” che «anche i voti bianchi e nulli entrano nel calcolo del premio di maggioranza, favorendo chi ha preso più voti», e fin qua nemmeno Monsieur de la Palisse avrebbe di che obiettare. Ma poi prosegue “spiegando” che

«ESISTE UN’ARMA LEGALE CONTRO QUESTA LEGGE INDECENTE
 
E ANTIDEMOCRATICA!»

(formattazione loro), e spiega che si può verbalizzare il rifiuto della scheda elettorale. In tal modo,

«EVITERETE CHE IL VOTO NULLO O BIANCO
 
· SIA CONTEGGIATO COME QUOTA PREMIO PER IL PARTITO CON PIÙ VOTI
 
ED EVITERETE CHE INCASSINO I VOSTRI 5€»

Ora, l’ortografia è corretta ma la semantica slitta pericolosamente dal “premio di maggioranza” inteso come seggi in più al “premio” inteso come rimborso elettorali; ma questo sarebbe il meno. Limitiamoci alla legge, ricordando che una delle poche cose buone che sono state fatte per quanto riguarda le leggi italiane è Normattiva, e partiamo da Wikipedia, che racconta come i soldi dati ai partiti dipendano dalla legge n. 157 del 3 giugno 1999 (per la parte normativa), “Nuove norme in materia di rimborso delle spese elettorali” emendata con la legge n. 156 del 26 luglio 2002, “Disposizioni in materia di rimborsi elettorali” per quanto riguarda l’entità dei rimborsi e la legge 51 del 23 febbraio 2006 che fissa a cinque anni l’erogazione dei contributi anche se la legislatura finisce prematuramente (nota: ecco come faceva Lusi ad avere i soldi per l’inesistente partito della Margherita).
Andando su Normattiva, attivando il pulsante “aggiornamenti normativi”, e leggendo l’articolo 2 e l’aggiornamento relativo che abbassa le percentuali, si scopre che il contributo è dato a tutti i partiti che abbiano raggiunto l’1 per cento dei voti validamente espressi in ambito nazionale (grassetto mio). Quindi potete votare scheda bianca, annullare la scheda, rifiutare la scheda, o semplicemente starvene a casa: in ogni caso vi limiterete ad abbassare il numero di voti validamente espressi e quindi al più favorirete la possibilità che un partito piccolo possa superare la mitica quota dell’1% dei voti che non permette di avere rappresentanti in Parlamento ma comunque dà i soldi. Ah, il premio di maggioranza non c’entra un tubo, non è che chi lo vinca ottenga più soldi: quelli sono suddivisi rispetto ai voti validamente espressi. Notate che il fondo è ripartito tra i partiti e movimenti di cui sopra: quindi cercare di disperdere il voto dandolo a partitini dello 0,poco percento serve semplicemente a dare più soldi ai partiti più grandi.
Certo è vero che, come dice l’articolo 2 della legge 26 luglio 2002, n. 156, «Le spese per la campagna elettorale di ciascun partito, movimento o lista, che partecipa alle elezioni, escluse quelle di cui al comma 2, non possono superare la somma risultante dall’importo di euro 1,00 moltiplicato per il numero complessivo dei cittadini della Repubblica iscritti nelle liste elettorali per la elezione della Camera dei deputati nelle circoscrizioni provinciali nelle quali ha presentato proprie liste». Ma rifiutare a verbale il proprio voto non significa certo togliersi dalle liste elettorali, e comunque per ottenere un qualche risultato occorrerebbe che l’80% dei cittadini si togliesse dalle liste elettorali. Non posso garantire che quello non sia il vero scopo dei “Fasci Littori di Combattimento” che hanno pubblicato il testo su Facebook, ma non credo lo sia di quelli che lo copincollano sulla loro bacheca, perché tanto copiare costa solo un clic…

Ultimo aggiornamento: 2014-04-23 09:51