Archivi annuali: 2013

viaggio nel tempo

In ufficio ho una stazione meteo made in Lidl. Niente di che, segna la temperatura interna ed esterna (con apposito sensore) e l’ora. Martedì torno in ufficio e mi accorgo che l’orologio non si è sincronizzato con l’ora legale. Niente di strano: dentro l’open space ci sono troppe apparecchiature elettroniche e il segnale radio da Francoforte non arriva mai. A pranzo così faccio la solita operazione: faccio partire la richiesta manuale di aggiornamento, metto la stazione sul poggiolo esterno, e me ne vado a mangiare. Al ritorno riprendo la stazione: effettivamente aveva riconosciuto l’ora legale e già che c’era aggiustato l’orologio, che non è esattamente dei più precisi. Tutto bene? Quasi. Invece che segnare il 2 aprile, indicava il 22 aprile. Martedì, poi, il datario era “regolarmente” passato al 23.
Un secondo aggiornamento da poggiolino ha rimesso a posto la data, ma mi rimane il dubbio. Immagino che questi segnali siano codificati in maniera da essere relativamente resistenti agli errori di trasmissione: come è possibile un erroraccio di questo tipo?

Ultimo aggiornamento: 2013-04-05 07:00

Tablet School

Domani e sabato a Bergamo, Centro Congressi Papa Giovanni XXIII, ci sarà il meeting Tablet School, promosso e supportato dal Centro Studi ImparaDigitale che – cito dal sito – «ha come obiettivo modellizzare un metodo di didattica per competenze per una scuola inserita nel cloud computing, attraverso l’utilizzo di tecnologie personali e mobili.»
Qui c’è il programma della manifestazione: il Vostro Affezionato, sperando che i tremezzenni non si ammalino del tutto proprio oggi, sarà uno degli esperti, in quota Wikipedia. Sapevàtelo!

Ultimo aggiornamento: 2013-04-04 07:00

diritto all’oblio

Leggo dal blog di Daniele Minotti che il Garante della Privacy ha annunciato due provvedimenti che riguardano il cosiddetto “diritto all’oblio”. Cosa sia il diritto all’oblio dipende molto da chi è che lo sta spiegando: per esempio c’è molta gente – tipicamente chi è stato condannato per reati “scomodi” – che afferma che dopo un certo periodo tutte le notizie devono essere espunte dai motori di ricerca, se non addirittura dall’internet tutt’intera.
La posizione del Garante mi sembra non solo molto più morbida, ma anche logicamente sensata: citando Minotti, «ordina a [omissis] di predisporre, nell’ambito dell’archivio storico on line del quotidiano [omissis], un sistema idoneo a segnalare (ad esempio, a margine dei singoli articoli o in nota agli stessi) l’esistenza degli sviluppi delle notizie relative al ricorrente». Col mio cappellino di wikipediano non riuscirei mica ad accettare il principio che una notizia debba venire nascosta perché è passato un po’ di tempo – cosa che è ben diversa da dire “se allora ha fatto così, continuerà a farlo anche in futuro. Però so bene che tante volte può essere pubblicata una notizia falsa, oppure capita di essere ingiustamente portati in tribunale. Anche se poi arriva la smentita, oppure si viene scagionati completamente dalle accuse, non è affatto vero che “tanto basta andare a cercare in rete e si trova anche la verità”. Sì, la si trova se la si cerca: uno storico con un minimo di onestà intellettuale lo farà, una persona con un po’ di esperienza in rete saprà anche farlo, ma il 99% della gggente si limiterà a prendere per buono quanto gli è arrivato nel link, e non si sognerà nemmeno di fare una ricerca aggiuntiva. Da questo punto di vista i media – ma anche i blog: il buon esempio si può anche dare anche nel piccolo! – dovrebbero avere un obbligo morale di aiutare il lettore casuale a farsi un’idea il più possibile completa di un fatto, idea che non può essere solo statica ma deve anche avere una dimensione temporale.
Certo, tutto questo ha un costo, non nascondiamoci dietro un dito. Al blogger costa relativamente poco andare a modificare un singolo post ogni tanto, ma per una redazione web il lavoro potrebbe essere continuo, fatto in modo da specificare qual è la notizia originale e quali le aggiunte, altrimenti rischiamo di tornare ai quotidiani riscritti come in 1984 (Orwell apprezzerebbe…), e probabilmente richiederebbe di rivedere la struttura completa del CMS dietro alla visualizzazione delle pagine. Visti i guai finanziari in cui si dibattono i giornali, qua si aprirebbe davvero il vaso di Pandora, mi sa. Però iniziare a pensarne non può che fare bene, no?

Ultimo aggiornamento: 2013-04-03 10:29

Quei rottami dei cinquantenni

Sono passato stamattina a ritirare gli esiti della radiografia che ho fatto la scorsa settimana (sto bene, mi spiace dirvelo). L’impiegato, mentre mi consegnava la busta, mi fa: “Ma lo sa che lei è il quinto che passa stamattina, e siete tutti del ’63?” Qualcosa dovrà pur dire, come vuol dire qualcosa che di questi cinque cinquantenni ben quattro fossero maschi…

Ultimo aggiornamento: 2013-04-03 10:08

Egregio signor Beppe Grillo

Scusi se scrivo direttamente a lei e non ai Cittadini del M5S eletti in Parlamento: tanto non mi leggerà né lei né loro, e allora tanto vale andare alla radice.
Ho visto che concorda con me sul fatto che le due commissioni di “saggi” che si stanno insediando non sono costituzionali. È raro che io e lei ci troviamo d’accordo su qualcosa, lo so: ma proprio perché questo è un caso eccezionale le chiedo perché non discutere coi Cittadini del M5S eletti in Parlamento un atto che eccezionale non è, ma darebbe un segno molto forte: una mozione di sfiducia esplicita verso l’attuale governo Monti. Cito dalla Costituzione, articolo 94, comma 5:

La mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della Camera e non può essere messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione.

Sessantatré Cittadini M5S alla Camera ci sono: chieda loro, nella massima trasparenza, di presentare una mozione di sfiducia e scoperchi la pentola dell’inciucio. Altrimenti saranno in molti a pensare che sotto sotto il MoVimento sia connivente con la situazione attuale.

Ultimo aggiornamento: 2013-04-02 09:30

Gioco per Pasquetta: Folds

Sapete piegare un foglio di carta? Ne siete sicuri? con Folds potete provarci. Nei vari schemi si parte da un foglio quadrato (almeno penso, visti i pochi esempi che ho provato) e occorre piegarlo per ottenere la forma finale. Le pieghe si fanno semplicemente prendendo con il mouse un angolo o un lato e spostandolo; il numero di pieghe a disposizione è limitato, quindi bisogna pensare accuratamente a che fare, ma ad ogni modo non c’è un cronometro e soprattutto non è necessario che le pieghe siano precisissime.
Buon origami!

Ultimo aggiornamento: 2014-12-28 19:17

Seconda repubblica

Uffa, devo già ricredermi su quanto ho scritto poche ore fa. Vista la lista di “saggi”, ed evitando di commentare su certi nomi per non rischiare querele, è chiaro che ha deciso di fare tutto lui. (Tra l’altro non avevo visto che erano state create delle “commissioni speciali“, per la serie “non ce ne importa nulla del governo”).
Io non ho mai sopportato chi parlava di Seconda Repubblica solo perché si era cambiata la legge elettorale; però qui siamo davvero arrivati al punto in cui non tanto la lettera ma lo spirito della Costituzione si è completamente perso. Berlusconi dovrebbe essere felice: siamo diventati una repubblica presidenziale, senza nessuna delle forme di riequilibrio (a partire dall’elezione diretta del presidente) che si hanno in questi casi. Beppe Grillo dovrebbe essere felice di vedere qual è stata la soluzione all’aver portato duecento persone in Parlamento con l’ordine di non votare nulla che non partisse da loro.

Ultimo aggiornamento: 2013-03-30 18:46