A quanto leggo sulla BBC, i Beatles (almeno quelli che rimangono più gli eredi) stanno preparando una compilation “bootleg” di versioni di prova di quanto poi è stato pubblicato nei primi due album, Please Please Me e With the Beatles. Come mai? Semplice. Gli album sono del 1963, e i diritti sulle registrazioni scadrebbero dopo cinquant’anni dalla pubblicazione… a meno che le registrazioni non siano state pubblicate, nel qual caso – grazie a una leggina passata il mese scorso – i diritti durano settant’anni. Notate che non stiamo parlando di diritti di esecuzione: semplicemente diventerebbe legale pubblicare quelle tracce, pagando naturalmente i Beatles perché le hanno suonate.
Semplice, no? È uno dei tanti esempi di Allungamento Perpetuo del copyright, una delle azioni più bieche che si possano fare: una presa per i fondelli pari a quella dell’allungamento dell’età pensionabile. D’altra parte, come scrive Wogblog, la prima raccolta dei Beatles alla BBC apparve solo e unicamente perché in Italia Great Dane pubblicò un cofanetto di nove CD con tutte le registrazioni disponibili… cofanetto che era assolutamente legale perché in Italia al tempo le performance live avevano solo 25 anni di protezione (sì, il cofanetto ce l’ho :-) )
Resta il punto che un istituto come il copyright, nato per proteggere l’autore, è ormai diventato un modo per proteggere la multinazionale. Forse c’è qualcosa che non va.
Ultimo aggiornamento: 2013-12-16 17:27