Ieri Alessandro Gilioli si è lamentato, sul suo blog, dell'”ultima bugia di Finocchiaro”, a proposito della legge elettorale.
Lungi da me difendere l’onorevole Finocchiaro. Del resto, sono perfettamente d’accordo con Gilioli quando afferma del sistema elettorale spagnolo «Ripeto: non produce un effetto diverso dal Porcellum, perché resterebbero con i rapporti di forza attuali, così come con quelli usciti dalle ultime elezioni tre forze più o meno equivalenti in termini di seggi, due delle quali si devono poi alleare tra loro per fare una maggioranza.» Quelli sono fatti: anche con il Mattarellum avremmo avuto un risultato simile, al limite più frastagliato anche alla Camera.
Quello che non sono proprio riuscito a capire è il passaggio logico che lo porta a concludere che «lunico sistema democratico per avere una maggioranza politica non fondata su unalleanza tra due delle tre forze è quello francese: o uno simile, comunque con il doppio turno»: soprattutto se seguito da «A meno che naturalmente non si cloni anche al Senato il super premio di maggioranza che il Porcellum prevede alla Camera, ma sarebbe una soluzione poco democratica, che di fatto porta al potere una minoranza». Anche il doppio turno – che pure è il sistema che preferisco – porta al potere una minoranza. Ricordate le elezioni repubblicane francesi con il ballottaggio Chirac-Le Pen? Quant’era la percentuale di persone che voleva davvero Chirac? Poi in una situazione come quella di quest’anno probabilmente beppegrillo(tm) non avrebbe fatto votare nessuno dei due candidati al ballottaggio, mentre i simpatizzanti degli altri due poli avrebbero votato un pentastellato se il loro candidato non fosse passato, e quindi il risultato finale sarebbe stato comunque frammentato (beh, col doppio turno alla francese avremmo probabilmente avuto molti collegi con tre candidati al ballottaggio, a dire il vero, e non so che sarebbe successo). Insomma, Gilioli pecca del voler dare forma al parlamento per mezzo della legge elettorale.
(p.s.: perché poi non si è detta una parola contro il Vero guaio del Porcellum, cioè l’impossibilità di scegliere il proprio candidato nella lista? Certo, il doppio turno alla francese è fatto di collegi uninominali e quindi il candidato lo scegli assieme alla lista; ma non è un obbligo del doppio turno, soprattutto all’italiana…)
Ultimo aggiornamento: 2013-10-18 07:00