Archivio mensile:Febbraio 2013

come passare dalla parte del torto

Non ho ragione di dubitare quanto scritto da Silvana Carcano, anche se i link agli screenshot non sono raggiungibili in questo momento (capisco che la banda costi, ma averne messa una copia da qualche parte che non sia il sito di beppegrillo(tm) sarebbe stata utile).
Il mio pensiero al riguardo è semplice: l’ignoto giornalista di Repubblica è passato immediatamente dalla parte del torto. So benissimo che buona parte del carisma del Lider Maximo del M5S è dovuta ai vaffanculo strillati e riportati nel suo blog: questo non significa che uno debba abbassarsi al suo livello nel rispondere (tra l’altro a una persona che non so nemmeno se usi gli stessi termini quando parla). Il concetto «Visto che non fate lavorare i giornalisti agli show del vostro ducetto smettete di rompere il cazzo con le vostre mail grazie.» poteva tranquillamente essere reso con «Non voglio più ricevere queste mail: avendo preso atto che i giornalisti italiani non sono persone gradite durante i comizi-spettacoli del vostro rappresentante, non vedo la necessità né l’utilità di dover fare da cassa di risonanza ai vostri bollettini autocratici». Per la cronaca: ho scelto apposta un doppio registro, con la prima frase espressa con la massima chiarezza possibile. Non si sa mai.
Tra l’altro, se io col cappellino della mia azienda rispondessi in un modo simile a qualcuno, o più precisamente fossi uno che “non mantenga nei rapporti con i clienti o con i fornitore condotta uniformata a principi di correttezza”, incorrerei in un’ammonizione, o multa, o sospensione a seconda della gravità dell’atto commesso. Immagino che anche nel contratto dei giornalisti ci sia qualcosa del genere, e voglio sperare che per il quotidiano romano quelli sopra non siano principi di correttezza…
(p.s.: leggo davvero tanti che asseriscono che con le cazzate che dicono i grillini questo è solo il minimo. Il mio pensiero resta lo stesso: se vi mettete alla pari con loro, perché mai dovrei scegliere voi?)

Ultimo aggiornamento: 2013-02-25 12:46

La sicurezza del Conclave

Magari può interessarvi questo articolo di Bruce Schneier che analizza le regole per votare al Conclave dal punto di vista della sicurezza. In due parole, nonostante tutta la procedura sembra assolutamente medievale, è tra le più sicure che ci possano essere per evitare brogli elettorali: è vero che con pochi elettori la cosa è più semplice, ma ad ogni modo si direbbe che è stata molto ben studiata. L’avreste mai pensato?

Ultimo aggiornamento: 2013-02-25 07:00

Tabacci X Marxisti

[Tabacci per marxisti] Saranno anche bieche manovre elettorali di uno che in fin dei conti è un vecchio democristiano: però vedere che Tabacci (il “compagno BR1”) si diverte con le affermazioni dei Marxisti per Tabacci a me non dispiace. La scorsa settimana erano anche apparse le foto di lui in colbacco (e che giocava a calciobalilla, ahimè con poca abilità) in una sezione sarda di ammiratori… Almeno c’è un po’ di umorismo vero.
(p.s.: io non ho votato per Tabacci, giusto per mettere le cose in chiaro: questo insomma non è un messaggio elettorale)
 
 
 

Ultimo aggiornamento: 2013-02-24 13:20

Quizzino della domenica: il troppo stroppia

Nel problema precedente si sono cercate le soluzioni per il problema del maggior numero di regine che ne attacchi esattamente n, con n che va da 1 a 4. Dimostrate che non è possibile posizionare sulla scacchiera delle regine in modo che ciascuna ne attacchi esattamente cinque.
(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p085.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì.)

Ultimo aggiornamento: 2016-06-01 15:02

_I ragazzi di Anansi_ (libro)

[copertina] Gaiman ha un problema, quando scrive i suoi libri fantasy. Per le prime 150 pagine o giù di lì il protagonista è sfigato oltre che imbranato, e gliene capitano di tutti i colori. Anche in questo libro (Neil Gaiman, I ragazzi di Anansi, Mondadori – Piccola Biblioteca Oscar 2001 [2005], pag. 360, € 10, ISBN 9788804567967, trad. Katia Bagnoli) la situazione è la stessa, e la cosa inizia a scocciarmi un po’. Poi Gaiman scrive sempre bene, tradotto scorrevolmente da Katia Bagnoli (che però avrebbe potuto verificare cos’è una novelty song, e ricordarsi che un weasel è una donnola solo letteralmente, e nonostante le pagine finali del libro parlare di “faina” sarebbe stato meglio) e uno si diverte a vedere come le storie dell’inizio del mondo vengono declinate nel ventunesimo secolo, con il povero Charlie “Ciccio” Nancy che sembra tanto l’equivalente del bozzettiano Minivip: il figlio del dio Anansi che però non ha preso nulla della sua divinità, a differenza del fratello Ragno. (Ma è proprio un fratello? lo si vedrà alla fine del libro) Come sempre, i vari personaggi sono da un lato completamente improbabili, e dall’altro ci si aspetterebbe di vederli passare per strada, magari facendoci cambiare strada per evitarli.

Ultimo aggiornamento: 2013-02-23 07:00

Telecom e costi del personale

Non so se lo sapete, ma è apparso il nuovo piano industriale Telecom, da cui si vede che per tagliare i costi l’azienda intende far fuori 5500 persone in due anni. Con che guadagno?
Andando a vedere il bilancio 2011, si può vedere come aver ridotto di quasi 4000 unità il numero di dipendenti ha abbassato il costo del personale di circa 250 milioni di euro. Possiamo dunque immaginare un nuovo calo di circa 350 milioni di euro, che se non erro è l’utile trimestrale aziendale (escludendo svalutazioni e simili, che sono spesso manovre di finanza)

Ultimo aggiornamento: 2013-02-22 12:44

il blog è morto (ma anche il web personale…)

Io ho delle statistiche sul mio sito. Beh, ce le ho quando mi ricordo di controllare se girano, il che non capita molto spesso. Comunque stamattina ho guardato che succedeva: rispetto ai 30000 hit giornalieri medi che avevo due anni fa ora sono sceso sotto i 20000. Naturalmente la cosa non mi cambia molto, visto che l’incasso pubblicitario è sempre lo stesso: però è un segnale interessante. Poi possiamo discutere se sono io a essere diventato fuorimoda oppure questo calo è generalizzato: voi che ne pensate?

Ultimo aggiornamento: 2013-02-22 12:23

voti utili

Stamattina, mentre sotto il nevischio spingevo il passeggino per portare i gemelli all’asilo, ho visto che gli spazi vicino a casa mia per la propaganda elettorale erano stati riempiti da manifesti della Lega Nord. Nulla di strano fin qui: ma ci sono due peculiarità. Innanzitutto i manifesti non erano verdi Padania, ma gialli (che cercassero di intortare qualche grillino?); inoltre sotto il simbolone del partito c’era scritto (in quello che mi pare essere Comic Sans, lo sdoganamento di quello che dovrebbe essere un font solo per i fumetti è ormai completo) “Il voto utile”. La teoria di manifesti era interrotta solo da un solitario manifesto (di soldi ne devono avere pochini) di Fratelli d’Italia, la sottomarca del PdL: quel manifesto aveva uno sfondo verde, ma a essere più interessante era ancora una volta il testo, che faceva «Il tuo voto utile nel centrodestra».
Come penso ricordate, la metafora del “voto utile” è sostanzialmente piddina, e probabilmente è figlia delle due grandi linee del primo quarantennio della Repubblica italiana: i “compagni di strada” dei comunisti e il “baluardo” della diccì. È buffo notare come si sia diffusa ovunque a macchia d’olio, no?

Ultimo aggiornamento: 2013-02-21 10:16