Uno dei riti immarcescibili delle grandi aziende è la valutazione delle prestazioni dei lavoratori. Una cosa che serve a ben poco, considerando che per essere licenziati bisogna mettersi davvero d’impegno, e che la probabilità di vedere aumenti di stipendio è ormai pari a quella di trovare un grattaevinci da centomila euro (o quanto sia il premio “grande”: non sono mai riuscito a capire la logica delle lotterie istantanee).
Vabbè: quest’anno, tanto per cambiare, mi è stato segnalato che io non ho sufficiente leadership, cosa sulla quale del resto concordo perfettamente: insomma nulla di nuovo sotto il sole. Poi però ci ho pensato su un po’, e sono finalmente riuscito a focalizzare un pensiero che in qualche modo mi girava da un bel pezzo per la testa. Io sono probabilmente un punto di riferimento (Edoardo Bennato avrebbe detto “il faro illuminante”…) per un certo qual numero di persone; e per altre persone sono comunque un benchmark, nel senso che generalmente non accettano le mie conclusioni ma sono comunque interessati a come presento i miei argomenti. (Nota: generalmente le persone intelligenti apprezzano chi non la pensa come loro, perché hanno la possibilità di affinare i propri punti di vista). Tutto questo, per quanto mi riguarda, è abbastanza naturale: sono uno abituato ad andare avanti per la propria strada senza preoccuparsi molto del consenso, con gli anni ho anche appreso in un modo o nell’altro i rudimenti pratici della retorica, e la cosa mi sta più che bene.
Però proprio queste mie caratteristiche mi rendono geneticamente incapace a essere un leader. Mi manca il carisma, o se preferite la capacità di trascinare i recalcitranti; mi manca la dialettica della mediazione, non tanto tra le mie istanze e le altrui quanto tra due gruppi di opinione diversi; e soprattutto mi manca la voglia di provare a fare tutto questo. Se mi frequentate virtualmente da un po’ di tempo sapete che quando io faccio qualcosa non vado a spammarlo in giro: se lo scrivo una volta è tanto, perché altrimenti mi sembra di rompere le palle ai lettori. Ma è così un male? perché mai da grande dovrei fare il leader?
Ultimo aggiornamento: 2012-12-11 12:15