Archivi annuali: 2011

gli amicici di faccialibro

Mi è appena giunto un messaggio privato sul mio account facebook che inizia così:
«What a wonderful and fascinating profile you had, so i’m sending you an email and show my interest».
No, non da qualche repubblica ex-russa, ma dalla Florida, anche se l’essere vedova (di un accountant, per la cronaca) è comunque caratteristica della signora.
Ora, come penso parecchi di voi sappiano, le mie informazioni su Facebook sono generalmente disponibili a tutti, e addirittura la mia fanpage autoprodotta è ad accesso completamente libero, tanto che nei fan ci sono profili assolutamente improbabili che mi chiedo sempre come siano arrivati là. Però il mio “profilo faccialibro” non mi pare così meraviglioso e affascinante. Ammesso che io abbia fatto qualcosa di meraviglioso e affascinante, non lo scrivo certo là; quella pagina serve solo per riconoscere chi io sono. Mi sa che tanto per perdere un po’ di tempo le chiedo come ha fatto a ricavare tutte quelle informazioni :-)

Ultimo aggiornamento: 2011-01-13 13:29

decennale

Sabato 15 gennaio saranno dieci anni da quando nacque il progetto Wikipedia. Ci saranno festeggiamenti in tutto il mondo: anche in Italia, come potete vedere ad esempio qua. E se poi volete far sapere al mondo come voi interagite con Wikipedia, stiamo approntando un sito apposta; contribuite!

Ultimo aggiornamento: 2011-01-11 18:18

Aventino

Non ho avuto tempo (e voglia, lo ammetto) di leggermi il contratto imposto proposto dalla Fiat per lo stabilimento di Mirafiori, e quindi non posso garantire che ci siano o meno delle clausole irricevibili perché contro i diritti dei lavoratori. In un caso o nell’altro, la campagna della FIOM e della CGIL perché operai e impiegati votino NO al referendum che si terrà a fine settimana è assolutamente sacrosanta: che uno sia d’accordo o no con quelle tesi, la libertà di opinione è sacrosanta.
Quello che io continuo a non capire è il comportamento a mio parere assolutamente autolesionistico del segretario FIOM Maurizio Landini, che anche contro la sua conferederazione continua a ribadire che anche in caso di vittoria dei SÌ non apporrà mai una firma a quel contratto, nemmeno “tecnica” (cioè della serie: non sono d’accordo ma sono costretto a farlo) perché a suo dire lo statuto della Federazione vieta di farlo. Beh, a me la cosa sembra comunque essere una stupidaggine colossale. Immagino che in ogni caso, se i SÌ al referendum vinceranno, la prima cosa che gli avvocati FIOM faranno sarà un ricorso al tribunale perché definisca illegittimo quel contratto. Direi che su questo non ci sono dubbi da parte di nessuno. Però, essendo i tempi giudiziali italiani quel che sono, passeranno mesi se non anni prima di avere un giudizio definitivo; e nel frattempo tutti gli iscritti FIOM non saranno affatto rappresentati all’interno della fabbrica, il che mi sembra una soluzione peggiore ancora. Sarebbe stato molto meglio rilanciare subito, e comunicare urbi et orbi che la firma tecnica sarebbe stata messa con l’avviso contestuale di inizio di azione legale e richiesta di pagamento dei danni ai lavoratori che venissero eventualmente acclarati. Ovviamente Marchionne non potrebbe dire nulla, visto che è certo che il contratto non leda diritti dei lavoratori, no? In ogni caso, abbiamo visto negli anni 1920 a cosa può servire l’Aventino: a rafforzare la controparte, che può fare il bello e il cattivo tempo.
Un ultimo punto. Avete notato come – nonostante la contrarietà all’accordo come principio – viene fatta una campagna perché si partecipi al referendum? Non è un controsenso: semplicemente, a differenza di quelli abrogativi, in questo caso non c’è un quorum e quindi un voto contrario non dato è un voto a favore in più. Come cambiano le politiche!

Ultimo aggiornamento: 2011-01-10 14:49

gioco della domenica: Purple Trouble

Ancora un gioco fisico: in Purple Trouble bisogna eliminare dallo schermo tutti i pezzi di color porpora (cliccandogli su oppure sfruttando la gravità dopo aver tolto altri pezzi), mantenendo tutti quelli verdi. Ci sono anche dei pezzi azzurri: quelli fan parte del Popolo della Libertà, nel senso che siete liberi di mantenerli oppure di eliminarli a seconda di cosa vi fa più comodo. Avete a disposizione cinquanta livelli: buon divertimento!
(via Passion for Puzzles)

Ultimo aggiornamento: 2011-01-09 07:00

Il matematico si diverte (libro)

[copertina] Federico Peiretti, oltre a insegnare matematica e fisica in un liceo classico torinese, è l’anima della sezione piemontese di Mathesis, e uno dei più convinti sostenitori della teoria che la didattica della matematica sarebbe da rivedere da capo a piedi. Lo si vede bene in questo suo libro (Federico Peiretti, Il matematico si diverte, Longanesi 2010, pag. 328, € 18, ISBN 978-88-304-2739-6), che presenta una serie di problemi all’interno di una cornice, direi quasi un fil rouge, di “matematici” che come dice il titolo si sono divertiti. Non è necessario che siano matematici; si pensi ad esempio a Martin Gardner. L’idea è ottima, anche perché permette di capire come si possa essere un po’ pazzi ma comunque non pericolosi; però la mia impressione è che la parte finale sia stata tirata via, e avrebbe forse avuto bisogno di una rilettura. In generale, però, il libro è apprezzabile anche e soprattutto per i non matematici.
 
 

Ultimo aggiornamento: 2011-01-08 07:00

Antitrust all’italiana

Finché è il Codacons a tuonare e minacciare class action che tanto in Italia non si possono fare se non in teoria, la cosa non dà alcun problema; Rienzi e monnezza (l’accostamento è puramente casuale, giuro) hanno ormai affiancato pizza, mandolino e mafia come rappresentanti l’immaginario dell’Italia.
Comincia a farmi piuttosto specie invece che l’Antitrust italiana, pardon l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, con un suo comunicato affermi che «Occorre eliminare il fenomeno delle ‘prevendite’ in saldo riservate a gruppi di consumatori». Intendiamoci: se uno legge Repubblica capisce tutta un’altra cosa, ma questo non è poi così strano: se uno legge Rep. per informarsi lo fa a suo rischio e pericolo. Il comunicato stampa dell’AGCM in effetti parte col lamentarsi che l’attuale disciplina dei saldi vieti le vendite promozionali a ridosso della stagione dei saldi, e questo è indubbiamente nel suo mandato. Che però ci si lamenti perché i negozianti eludano la legge facendo promozioni per i soli affezionati clienti mi pare andare fuori dal seminato: io vedo una bella differenza tra lo sconto indiscriminato e le politiche di fidelizzazione dei clienti, no? Ma mi sa che – come anche per l’istruttoria dopo la nevicata dicembrina contro le autostrade notoriamente in concorrenza tra di loro – Catricalà sia in un momento in cui voglia farsi pubblicità…

Ultimo aggiornamento: 2011-01-07 10:47