Archivi annuali: 2011

_L’orizzonte di Riemann_ (libro)

[copertina]Lo dico subito, cosi mi tolgo il dente: da questa antologia di racconti matematici fantascientifici, o di racconti fantascientifici matematici che dir si voglia (Antonio Bellomi e Luigi Petruzzelli (ed.), L’orizzonte di Riemann, Edizioni Della Vigna “La botte piccola – 8”, pag. 320, € 16,18, ISBN 978-88-6276-032-4), mi aspettavo parecchio di più. I racconti sono tutti inediti in italiano – quindi per esempio non c’è And He Built a Crooked House di Heinlein, un classico del genere – e si dividono in italiani contemporanei e in americani di annata. Può darsi che io mi sia ormai rovinato, ma devo dire che i secondi, nonostante il loro essere un po’ naïf, sono di solito una spanna sopra dei primi. È anche vero che andando avanti a leggere mi è sembrato di vedere un miglioramento: La sparizione di Majorana di Antonino Fazio è un po’ troppo didascalico e Orologio veneziano di Veronika Santo un po’ poco fantascientifico; 1+1=4 di Francesco Perrotta ha un’ottima idea che poteva essere resa un po’ meglio. Poi c’è un’eccezione notevolissima, Teorema sinfonico di Massimo Ferri (ma è il Max Ferri dei tempi fidonettiani?) che merita davvero sia come idea che come realizzazione, e migliora sicuramente l’umore del lettore, che su alcuni degli altri racconti potrebbe essere rimasto sconcertato.
Molto interessante il post scriptum di Giovanni Valerio con altri suggerimenti di lettura; il tutto fa però risaltare ancora di più l’assenza di una presentazione dei vari autori, cosa a cui mi sono oramai abituato a furia di antologie asimoviane e greenberghiane. Insomma, una buona occasione sprecata, il che paradossalmente fa ancora più dispiacere proprio perché si vede che il libro è stato curato fin nei minimi particolari (provate a chiedervi il perché di quel prezzo non arrotondato…) e direi quasi amato.

Ultimo aggiornamento: 2014-11-06 19:46

occhei, siamo nel pieno della campagna elettorale

Ricordate il mio pippone sui cancelletti scassati ai giardini Wanda Osiris? Una settimana dopo averlo scritto, visto che non c’era stato nessun intervento riparatorio, mi sono armato di santa pazienza e sono andato a cercare lo sportello reclami web del Comune di Milano. Notate come venga chiesto un identificativo dell’identità (anche se il codice fiscale sono capaci tutti a generarselo, quindi non vedo la grande utilità).
Bene, ho appena ricevuto un’email dall’inquietante titolo RISPOSTA CONCLUSIVA dove «in riferimento al reclamo inviato in data 12/04/2011 12.18.48 dal codice DSEV-8FUE4N» l’Area Tecnica competente mi risponde che «a seguito di una verifica effettuata in data odierna, La informiamo che entro il 22 aprile c.a. si provvederà a sostituire i meccanismi di chiusura dei cancelletti che sono risultati manomessi.»
I tempi sono (davvero) stati rapidi. Ora sarebbe interessante fare un controllo, e avere una segnalazione simile da fare a settembre :-)

Ultimo aggiornamento: 2011-04-15 13:51

_I cento progetti realizzati_ (spam elettorale)

Ebbene sì, mercoledì anche a noi è arrivato il famoso libro elettorale di «Letizia Moratti Sindaco di Milano» (questa è la scritta ufficiale con cui il mittente è indicato, assieme a una righetta in fondo che sentenzia «Materiale prodotto e distribuito senza alcun costo per il Comune di Milano». Ah, quando parlo di “noi” intendo che una copia è arrivata al sottoscritto e un’altra copia ad Anna. Cecilia e Jacopo sono stati graziati, immagino perché non hanno ancora raggiunto la maggiore età e quindi non possono recarsi alle urne apportando il loro presunto contributo alla rielezione di Letizia. Una noticina tecnica: l’invio non è stato fatto come pubblicità elettorale (con le tariffe previste) ma molto più banalmente come PostaTarget Basic, codice DCOOS5661, autorizzazione NAZ/096/2008. Insomma è già da un po’ che la Moratti ha questa idea di sfruttare le poste per inviare materiale.
Strappata la busta, troviamo una letterina del sindaco che Ci ringrazia perché «siete stati parte attiva nella definizione del mio programma e che siete solleciti nel segnalarmi inefficienze e nel propormi nuovi servizi utili alla comunità.» (ma non preoccupatevi, prosegue subito dicendo che tanto quelle cose mica le vuole fare). Per la cronaca, la lettera termina con le noticine in corpo 4 che ci ricordano che il Comitato Letizia Moratti per Milano, via Montebello 42 Milano tratta i miei dati al fine di inviarMi materiale di propaganda, e che il Responsabile del Trattamento è Cemit Interactive Media spa, via Toscana 9, San Mauro Torinese.
Ma basta con queste quisquilie, e passiamo alla ciccia, pardon al libro. Formato 25.5 x18.5, non è pinzato come gli omologhi che il nostro attuale PresConsMin ci ha spedito per ben due volte, ma bensì incollato. Insomma, l’aspetto estetico è molto migliore di quanto uno potesse ragionevolmente aspettarsi. A pagina 3 c’è l’executive summary con tutte le cose belle che Letizia ha fatto in questi anni, con una serie di numeri che almeno a me non dicono nulla fuori dal contesto; l’unico su cui posso mettere becco sono i 6980 lampioni in più, che diviso per i 1937 km di strade (esclusi parchi e giardini) fanno uno ogni 277 metri.
Chiaramente il libro ha tanta grafica e poche parole; non mi sono messo a contare il numero di foto in cui appare Letizia, né la quantità di ritocchi Photoshop che sono stati necessari, anche se oggettivamente sono molto minori di quanto noi milanesi vediamo nei poster. Ci sono i dati visti nei cartelloni di questo inverno, come il «-48% di reati a Milano in 3 anni» (qualcuno glielo va a dire all’Eterno Vicesindaco che è sempre lì a lamentarsi?; ci sono i dati finti, come l’inaugurazione dei “Raggi verdi” fatta l’anno scorso (nemmeno il raggio numero 1 è stato completato a oggi), e le arrampicate sugli specchi (una parola sola: Ecopass); ci sono i dati comici, come la cartina della rete metropolitana che non segna come terminati i prolungamenti di M2 (e qui almeno c’è stato uno stelloncino a fianco) e M3: nemmeno loro si fidavano di riuscire a inaugurarla in tempo.
Risultato finale? Non credo che una pubblicazione del genere sposti un solo voto. Però sicuramente muove l’economia, e potrebbe persino aumentare la percentuale di rifiuti riciclati in città (no, la mia copia me la tengo stretta, sono un feticista)

Ultimo aggiornamento: 2017-05-25 09:23

Prescrizione breve

Continuo a pensare che abbreviare il tempo necessario per terminare un processo sia Un’Ottima Cosa. Questo in linea di principio. Poi quando ci si mette a fare le cose in pratica occorre capire come mai i tempi sono così lunghi. Se la causa è la mancanza di un numero sufficiente di giudici, la risposta dovrebbe essere capire perché non ci sono giudici. È perché ce ne sono davvero pochi? allora bisogna aumentarne il numero. È perché si fanno troppi processi inutili, che potrebbero essere più proficuamente sostituiti da una multa? allora bisogna fare una legge per abolire alcuni tipi di processo. Se invece la causa è dovuta all’ostruzionismo degli avvocati difensori, non vedo perché occorra accorciare il tempo dopo il quale essa va in prescrizione; l’unica ragione per farlo dovrebbe essere dovuta all’iperpignoleria dell’accusa, che non deve avere il diritto di aumentare i tempi a dismisura per accanirsi contro l’imputato, chiunque egli o essa sia.
Ecco perché ritengo la legge sul processo breve sommamente ingiusta all’atto pratico: viene messo un limite predefinito alla durata senza verificare perché mai quel limite sia stato superato. Poi può essere vero che, come dice il comico di casa Guzzanti, i processi per strage non avranno certo problemi di prescrizione (ma quello Parmalat sì… anche se probabilmente la fregatura era già nata con le depenalizzazioni dei primi anni ’00). Mi piacerebbe poi sapere quanti sono effettivamente i processi che verranno eliminati con questa norma: se davvero sono solo lo zerovirgoladue percento come affermato da Angelino Alfano, non credo proprio che l’Europa ci abbia fatto tutto quel mazzo per così poco (e comunque aspetto sempre che la percentuale più o meno equivalente di allevatori che ci sta facendo pagare le multe per le quote latte, il tutto perché non pagavano le tasse e quindi facevano risultare l’Italia come una produttrice minore, venga sanzionata). Peccato che come al solito da noi non si parlerà mai di queste cose, ma ci si limiterà alle solite partigianerie.

Ultimo aggiornamento: 2011-04-14 13:56

Carnevale della Matematica #36: GOTO Rudi Matematici

Beh, sì: oggi è il 14 del mese, quindi abbiamo un’edizione del Carnevale della Matematica, ospitata dai Rudi Matematici, con delle new entry che hanno condiviso post matematici e infine impreziosita con i poster britannici per l’Anno della Consapevolezza Matematica (è stato il 2000, non so quanto la consapevolezza sia aumentata ma temo lo sia stato di una quantità negativa). Ah sì, aprile – oltre che il mese più crudele – è il mese della consapevolezza matematica: la correlazione tra le due affermazioni è indubbiamente nulla.
Il prossimo mese il nostro anfitrione sarà DropSea, avete già pensato a cosa dire?

Ultimo aggiornamento: 2011-04-14 13:42

Verso l’infinito ma con calma (libro)

[copertina]Roberto Zanasi, meglio noto in rete come Zar, è un professore di matematica; di quella specie purtroppo non così comune che la matematica la ama (cosa credete? Dietro ogni persona che dice di odiare la matematica c’è stato un professore che non l’amava neppure lui). Qualche anno fa Zanasi scrisse sul suo blog una serie di post in forma dialogica, dove un Vero Matematico – mi raccomando le maiuscole! – porta un suo discepolo a scoprire il paradiso che a detta di Hilbert è stato offerto a tutti i matematici da Cantor. Ora questi dialoghi sono raccolti in un libro (Roberto Zanasi, Verso l’infinito ma con calma, Scienza Express 2011, pag. 136, € 12, ISBN 978-88-96973-00-4) per i tipi di Scienza Express.
Della teoria dei numeri infiniti ne hanno parlato in tanti, l’ho fatto anch’io. I punti di forza di questo libro sono innanzitutto il farlo appunto con calma, permettendo al lettore di afferrare man mano i vari concetti presentati, e il non nascondere sotto il tappeto i problemi che i matematici stessi hanno quando si tratta di fondamenti. Beh, diciamola meglio: li mette sotto il tappeto, ma almeno ti avvisa che lo sta facendo. Anche la trattazione degli ordinali transfiniti non è poi così facile da trovare, e per chi ne vuol sapere qualcosa il libro sarà utile; ma a parte tutto questo la carta vincente è che è scritto bene!

Ultimo aggiornamento: 2011-04-13 07:00

Assistenza (si fa per dire)

Due settimane fa tiro fuori la mia Lumix per fare una foto, e mi accorgo che vedo per metà nero. Controllo cosa è successo: la tendina dell’otturatore rimane bloccata a metà. Vabbè, mi dico, è un banale guasto meccanico, basta far cambiare quel pezzetto: e il Centro Pilota lombardo di assistenza è a due passi dall’ufficio, in via Termopili. Il 30 marzo consegno la macchina, gli dico il problema, dico anche che l’obiettivo esce (altrimenti sapevo già che sarebbe stato un macello), pago i 24 euro di preventivo, e mi dicono che ci vuole una settimana perché venga verificata.
Già l’idea di aspettare una settimana per un controllo mi pare esagerata, ma vabbè. Torno dopo una settimana, e mi fanno “ah no, se non le abbiamo mandato l’sms vuol dire che non è ancora stata verificata. Vuole che sollecitiamo?”. No, io volevo che fossero rispettati i tempi definiti da voi.
Ieri pomeriggio, cioè l’11 aprile, cioè 12 giorni dopo la consegna, alle 15 mi arriva l’sms. Costo della riparazione: 112.82 euro, si prega di chiamare”. Vabbè, cosa chiamo che sono a cinque minuti a piedi? quando esco dall’ufficio passo, gli dico che è stato un moderato piacere, e mi riprendo la macchina scassata. No, non si poteva: perché per vedere se funzionava gli avevano messo un pezzo nuovo e adesso non avrebbero fatto a tempo, visto che tra venti minuti il centro chiude. Vabbè, sono passato oggi alle 13, c’era un’altra persona che mi ha guardato strano e mi ha chiesto “ma lei l’aveva detto che sarebbe passato oggi?”; però la macchina in effetti c’era.
Ho qua tra le mani la scheda di lavoro. Ecco cosa c’è scritto, a parte i dati personali.
COD. DIFETTO F8/4
DESCRIZIONE BENI:
VXP2912 1ST LENS FRAME UNIT
M MANODOPERA
(entrambe le voci a 0,0 euro, visto che non ho accettato il preventivo)
Ora, mi sa che per qualunque marca di macchina fotografica il concetto di “riparazione” ormai sia diventato “buttiamo via il pezzo scassato e mettiamone uno nuovo”. Per quanto riguarda l’estrema simpatia del personale non posso farci nulla, non credo che sia compresa nel servizio assistenza; comunque la mia prossima fotocamera non sarà Panasonic.
Ma qualcuno riesce a spiegarmi perché adesso la mia macchina fotografica funziona correttamente?

Ultimo aggiornamento: 2011-04-12 14:43

lumpenrealproletariat

Rilancio da Killeader: sembra che a Mediaset stiano cercando dieci professori precari (come se ultimamente fosse una merce rara) per un reality in cui dovrebbero tenere a bada una classe di vip scelti tra i più somari passati per i reality show stessi.
È un’altra tappa verso la definitiva annessione dell’insegnamento nel gruppo dei lavori (ammesso che si possa lavorare) da sfigati.

Ultimo aggiornamento: 2011-04-12 11:35