Archivi annuali: 2011

Gesù e i saldi di fine stagione

[copertina] Bruno Ballardini è un markettaro. Oltre alle sue opere più serie che non ho mai visto, ha scritto un best-seller, Gesù lava più bianco, che spiega come la Chiesa cattolica romana sia stata la prima a inventare il marketing, già ai tempi di San Paolo. Ballardini, che pure è ateo, è rimasto così indissolubilmente legato al successo di quel libro che probabilmente ha scritto questa sua nuova fatica (Bruno Ballardini, Gesù e i saldi di fine stagione, Piemme 2011, pag. 304, € 16, ISBN 978-88-5661-532-6) per esorcizzarla. Il tema stavolta è «Perché la Chiesa non “vende” più?»; Ballardini immagina di essere stato assoldato da un cardinale per preparare uno studio sulle misure per ovviare alla crisi di questi decenni della Chiesa Cattolica. Ora io a questa storia non ci credo affatto, ma qualche studio gli deve essere stato davvero commissionato, vista la parte centrale del libro che racconta dei vari brand attuali della Chiesa, da CL ai Focolarini, dall’Opus Dei a sant’Egidio, e delle minacce delle altre religioni e culti. Detto tra noi, per quanto interessante questa è la parte più debole del libro; molto meglio inizio e fine, anche se a mio parere se li è inventati di sana pianta. In definitiva un bel libro, direi più adatto a chi si interessa di religione che agli adepti del marketing: se volete, fa un po’ pensare che sia pubblicato dalla Piemme, che adesso è nel gruppo Mondadori ma nasce comunque come casa editrice di ispirazione cattolica. E non ditemi che gli affari sono affari, qui non abbiamo Brigitta e Filo Sganga!
Curiosità finale. Nella copertina si vede un’etichetta (di un articolo in saldo, e il nome l’articolo è appunto il titolo del libro) con un EAN. Bene: quell’EAN è in realtà l’ISBN di un libro, sempre edito da Piemme, di Paul Poupard; il libro in questione è La morale cristiana nel mondo. Indagine del Segretariato per i non credenti. Carino, no?

Ultimo aggiornamento: 2011-06-01 07:00

Dopo la Grande Gioia

Ieri è stata una grande giornata di festa, almeno per me :-) Oggi però forse è il momento di mettersi a fare un po’ di conti anche con l’oste…
Berlusconi e la Lega hanno perso. Il primo per aver voluto a tutti i costi far diventare queste elezioni un giudizio sulla Sua persona, ottenendo un risultato persino peggiore di quello di cinque anni fa, che era stato il punto più basso del berlusconismo in tutto il decennio. I padani invece hanno perso perché il loro tentativo di sganciarsi dall’abbraccio del PdL e avere più gradi di libertà è miseramente fallito: paradossalmente – sempre rispetto a cinque anni fa, non certo guardando le ultime politiche o le regionali – Milano non è nemmeno andata loro così male. La destra resiste solo in alcune ridotte, come Varese, e guadagna persino qualcosa in Calabria: decidete voi cosa significhi tutto questo.
Ma non è che il PD abbia vinto: a Milano ancora ancora, pur con il candidato che non volevano proprio (ma alla fine almeno dal basso si sono decisi ad andare un po’ sul territorio: onori in particolare a Stefano Boeri), hanno avuto un buon risultato, ma a Napoli è una débacle totale, e ci posso anche credere dopo vent’anni tra Bassolino e Russo Jervolino. De Magistris è un populista tale da far sembrare Di Pietro un compassato notabile, e questo sicuramente aiuta in quel contesto: ma per me è assolutamente incredibile che al ballottaggio, nonostante moltissimi elettori se ne siano stati stavolta a casa, abbia preso decine di migliaia di voti in più della somma di quelli iniziali suoi e della coalizione PD+SEL. Non voglio pensare a cosa succederà ora, visto che l’esercito sicuramente non tornerà a buttar via la monnezza e provincia e regione saranno ancora meno inclini a lasciar usare altre discariche.
E Milano? A mio parere si sono sommati due effetti: quello antiberlusconiano di cui sopra e quello contro Mestizia, un sindaco convinto che i milanesi fossero felici per non avere l’addizionale Irpef comunale e il biglietto del tram fermo a un euro (tanto sarebbe comunque aumentato adesso in estate, non crediate…) e così non si accorgessero che non c’erano soldi per fare nulla. Pisapia non potrà fare miracoli, e a dire il vero non glieli chiederei nemmeno; quello che gli chiedo è di non fare proclami ma di lavorare seriamente, di non promettere poche Grandi Cose ma di farne tante e piccole.

Ultimo aggiornamento: 2011-05-31 10:09

Pagine bianche – la vendetta

L’anno scorso avevo scritto a proposito della riduzione della dimensione delle Pagine Bianche, chiedendomi se i due volumi milanesi potessero essere compattati in uno. E in effetti quest’anno è proprio così: c’è solo un volume, e mi sembra poco più spesso del volume principale dell’anno scorso.
Però ho cambiato idea sulla ragione del dimagrimento; a parte la possibile mancanza di pagine pubblicitarie, non è che molti si siano tolti dall’elenco sperando di non essere più contattati da tutti i telemarkettari? Come se servisse, del resto…

Ultimo aggiornamento: 2011-05-31 09:50

siti pratchettiani italiani

Nel Regno Unito Terry Pratchett è probabilmente peggio di quanto possa essere da noi Umberto Eco o Andrea Camilleri: quando esce un suo libro (un tempo fin troppo spesso, adesso comunque spesso) esso va immediatamente in cima alle classifiche di vendita e ci resta per un bel po’. In Italia non è così: c’è uno sparuto nucleo di fan (quorum ego) che lo legge da decenni e un altro gruppo che si è avvicinato con le traduzioni italiane, purtroppo non sempre perfette. Forse non ha nemmeno aiutato il fatto che inizialmente è stato pubblicato da Mondadori e in seguito è passato da Salani.
Ad ogni modo sembra che si voglia ricominciare a fare le cose in grande: nel sito di Salani ci sono così due sottositi dedicati a Tartarughe divine e Il tristo Mietitore (non chiedetemi come mai il secondo è visto come sottodirectory del primo, probabilmente c’è stato un cambio di idee in corsa). Se volete sapere qualcosa in più su Pterry, oppure se lo conoscete già bene e volete inviare un po’ di fanpic, il posto è tutto per voi!

Ultimo aggiornamento: 2011-05-30 07:00

Enigmistica minimale

Quella che io chiamo “enigmistica minimale”, e di cui trovate un paio di altri esempi qua, è un gioco enigmistico standard, con la differenza che il testo è composto unicamente dai termini del gioco. Questo significa naturalmente che c’è tutta una storia prima che prepara il gioco, un po’ come il Piccolo Sillabario Illustrato di Calvino.
Vabbè, ecco qua il testo:
Anagramma a frase
Eccolo, il boia di Srebenica! Sta lanciando improperi contro la gente!
X' Xxxxxx, x xxxxxxxx
La risposta la trovate se andate nella pagina dove punta il link lì sopra :-)

Ultimo aggiornamento: 2011-05-29 15:53

gioco della domenica: Checker Craze

In Checker Craze, di Meetren, il giocatore deve eliminare tutti i quadratini colorati tranne uno, con le regole del Solitario (si salta sopra un pezzo che viene eliminato, finendo su una casella vuota). Se si fanno mosse successive con lo stesso quadratino, si ottengono anche dei punti bonus.
(via Passion for Puzzles)

Ultimo aggiornamento: 2011-05-29 07:00

ballottaggio milanese

Domani si vota al ballottaggio. Si vota in tante parti d’Italia, ma io mi limito a parlare di Milano perché è la città in cui vivo. Non è un segreto che io speri nella vittoria di Giuliano Pisapia, che votai già alle primarie – e vi garantisco che non è affatto detto che io voti alle primarie. E so bene che anche se vincerà non saranno rose e fiori, e probabilmente dovremo pagare delle tasse in più: d’altra parte il mio punto di vista è che se l’alternativa è un peggioramento della qualità di vita magari è meglio mettere mano al portafoglio. Ma non è di questo che voglio parlare, e a dirla tutta probabilmente non voglio nemmeno parlare del ballottaggio, checché ne dica il titolo di questa notiziola.
Quello di cui voglio parlare è che per la prima volta negli ormai dieci anni di vita milanese ho sentito gente di buon umore. In effetti non è banale per uno le cui simpatie non vanno al centrodestra essere allegri qui a Milano; anche se per motivi completamente diversi da quelli per cui un simpatizzante del centrodestra è comunque incazzato. Ma stavolta c’è una certa qual levità che fa ben sperare.
E poi c’è ancora un’altra cosa. Lasciamo da parte la storia del quartiere Sucate, che per qualcuno potrebbe sembrare troppo goliardica, e limitiamoci ai #morattiquotes. Dopo che Letizia Moratti tentò il colpo sotto la cintura accusando Pisapia di essere stato un ladro d’auto, cosa hanno fatto a sinistra? Si sono inventate le accuse più assurde nei confronti del loro candidato sindaco e hanno iniziato a farle girare. È chiaro che questo lo si può fare solo quando si è certi dell’integrità morale del proprio candidato; resta il fatto che non me li vedo supporter del centrodestra, quelli dell’amore che vince sempre sull’invidia e sull’odio, fare così. Che ci volete fare: io sono ancora un giocherellone :-)

Ultimo aggiornamento: 2011-05-28 23:59

_L’aritmetica di Cupido_ (libro)

[copertina] Non è la prima volta che Carlo Toffalori scrive un libro in cui cerca di mettere insieme matematica e opere letterarie. Rispetto al precedente Il matematico in giallo, però, stavolta (Carlo Toffalori, L’aritmetica di Cupido, Guanda “Biblioteca della Fenice” 2011, pag. 254, € 16,50, ISBN 978-88-6088-869-3) il risultato mi sembra molto migliore. Ho qualche riserva sul titolo; di matematici e amor letterario se ne parla giusto per un capitolo, e nemmeno tanto ampio. Il tema generale è di come la matematica e i matematici vengono visti in tutta la letteratura, da sant’Agostino al giorno d’oggi; il testo è pertanto prodigo di citazioni dei più svariati autori, immerse in quella che è una lunga chiacchierata di quelle che si potrebbero fare in una lunga sera d’inverno davanti a un caminetto. La matematica non ne esce sempre bene: anche autori come Edgar Allan Poe, che pure a parole si profondono in lodi sperticate all’Analisi, a una lettura meno affrettata si nota affastellano nozioni senza un chiaro significato: più che matematica si può quasi parlare di magia. Altri accostamenti, come quello di Pirandello, mi appaiono un po’ forzati; meglio sicuramente quando si parla di Oulipo e dell’onnipresente Borges. Alla fine ci si rende comunque conto che anche la matematica fa parte della vita…

Ultimo aggiornamento: 2016-09-06 16:27