Archivi annuali: 2009

credenze causali feline

In uno dei libri che sto leggendo (Sei cose impossibili prima di colazione) l’autore afferma che gli animali non sono capaci di credenze causali, cioè di pensare che da A segua B (che in effetti lo segua o no è irrilevante ne contesto del libro e nel mio). Ha qualche dubbio sui primati superiori, ma nulla di più. Sarà.
Io mi sono accorto già da un certo tempo che la nostra gatta Ariel va a mangiarsi una felce – per vomitarla subito dopo – quando ha della pappa che non le piace e noi non ci decidiamo a cambiarla pur essendo a casa. Oggi a pranzo mangiavamo del filetto, mentre il suo petto di pollo era rimasto praticamente intonso. Ariel ha iniziato a piazzarsi speranzosa vicino alla sedia di Anna, poi alla mia, poi di nuovo a quella di Anna: vedendo che facevamo gli gnorri, è partita diretta verso la felce.
Decidete voi.

Ultimo aggiornamento: 2009-08-26 14:37

DeferredSender: manda oggi una mail per domani

A volte può essere necessario inviare delle email non immediatamente ma dopo un certo periodo: chessò, siete in ferie ma volete far vedere al vostro amichetto del cuore che vi siete ricordati del suo compleanno.
DeferredSender è un sito che vi permette di farlo anche se la vostra religione vi vieta di usare Outlook e non siete così esperti di Linux da crearvi un task crontab all’uopo. Basta iscriversi al sito e inviare loro una mail a uno speciale indirizzo, iniziandola con alcune righe che spieghino a chi debba effefttivamente andare, e via! Beh, almeno dovrebbe funzionare così: quando l’ho testato dalla webmail Virgilio, mi è stato detto che il dominio non esisteva e sono dovuto passare via Tiscali.
Una volta inviati i messaggi, è possibile vedere il loro stato, e quindi sapere quali sono stati spediti e quali ancora in coda, cancellando evidentemente questi ultimi se le condizioni al contorno sono cambiate :-)
(via Free Download a Day)

Ultimo aggiornamento: 2009-08-26 07:00

out of order (fannullone brunettiano)

Oggi e domani sono a casa in mutua. D’altra parte, dopo aver scritto questo messaggio torno a letto :-)
Per le buone notizie, Anna è rientrata a casa. Per i gemelli, ci vorrà un mesetto ma noi sappiamo attendere.

Ultimo aggiornamento: 2009-08-25 14:20

Tarocco vocalico

Il negozio di abbigliamento gestito da cinesi all’angolo tra viale Monza e via Crespi l’altro giorno aveva delle magliette che assomigliavano molto a quelle Armani.
Una piccola differenza però c’era: la scritta davanti era AMPORIO JEANS.

Ultimo aggiornamento: 2009-08-25 07:00

Faletti e _Io sono Dio_

Premessa: non ho nessun problema a riesumare questa mia vecchissima recensione di Io uccido, dove apprezzavo l’opera prima di Giorgio Faletti. Tanto più che l’ultima frase suonava profetica: «Il guaio di avere saccheggiato tutti i topos è che non ce ne sono più da usare…» D’altra parte, non mi è mai passato per la testa di comprare un altro libro dell’eclettico astigiano, e questo vuol dire forse qualcosa.
Da alcune settimane, con l’uscita del suo nuovo malloppo, c’è stato un tamtam in rete su alcune frasi che sono assolutamente incomprensibili in italiano perché calchi letterali di un’espressione idiomatica inglese: ad esempio, «Pensavo che una ventina di grandi vi avrebbero fatto comodo», dove i “grandi” sarebbero i “grands” “grand”, cioè i bigliettoni da mille. Si può leggere l’inizio da Severgnini e il prosieguo sul Giornale, con l’intervento di una traduttrice importante. Faletti risponde sulle colonne della Stampa, da cui è partito un pippone su FriendFeed.
Diciamocelo: parlare di “questa risibile querelle estiva e premestruale” significa non avere grandi argomenti a disposizione, e anche la mossa di far notare che “supper” non significa “zuppa” ma “cena” mi sembra un cercare di distogliere l’attenzione dal punto, di fare cioè un calco invece che una traduzione. Gli do atto che nell’italiano sono entrati svariati calchi, come appunto “verdoni” (i dollari sono verdi, le nostre banconote no…), anche se comunque un verdone è un dollaro, non mille; mi sono infine divertito a leggere che la traduzione letterale di «don’t beat around the bush» è esattamente quanto da lui scritto, cioè «non girare intorno al cespuglio». Ma forse essendo la musica beat stata incisa sui dischi a 45 giri, tutto torna.
Torniamo nel merito. La vera accusa sembra essere che Faletti abbia preso qualche negro (“ghostwriter”, se preferite il termine tecnico) che abbia tradotto (da cane) dei testi americani: accusa che Faletti nega decisamente. Confesso che all’inizio avevo pensato anch’io a qualcosa del genere, ma poi due persone decisamente più esperte di me mi hanno fatto notare che strafalcioni così non sarebbero mai potuti arrivare in stampa, e quindi sono stati fortemente voluti dal nostro autore. A questo punto la mia personale idea (e mi riallaccio a quello che scrissi cinque anni e mezzo fa, non ci posso credere!) è che Faletti voglia affermarsi come creatore di un nuovo lessico, e abbia scelto questo modo per avere delle nuove idee. Contento lui. Poi mi dirà che ha venduto dodici milioni di copie dei suoi libri, e sono contento per lui; ma anche le mosche possono accorrere a frotte, quindi non significa poi molto.
ps: sul Giornale c’è un articolo più o meno simile.

Ultimo aggiornamento: 2014-07-04 12:28

gioco della domenica: Project Mongoose

Gioco doppio, questo Project Mongoose: si può scegliere infatti se far sopravvivere il nostro simpatico omino attraverso una pioggia di meteoriti, oppure ponderare le mosse per riuscire a raccogliere le monete in giro per lo schema. In entrambi i casi l’interfaccia è del tipo “salta!”: il nostro omino può muoversi a destra e sinistra, oppure appunto saltare in alto, il che gli serve per guadagnare punti (nella modalità arcade, in effetti, oltre a spostarsi deve anche saltare i vari palazzi che si trova sul percorso).
(via Passion for Puzzles)

Ultimo aggiornamento: 2009-08-23 07:00

Non è facile entrare in Wikipedia!

Giovedì ho passato la pausa pranzo su Wikipedia a scrivere un abbozzo della voce su Umberto Simonetta. Manca anche quella su Italo Terzoli, ma ora non ho il tempo di scriverci su qualcosa. In compenso, più o meno insieme a me, qualcuno ha inserito l’abbozzo della voce di un personaggio (non un attore!) di una soap opera che ho già dimenticato.
È ovvio che se c’è qualcuno così appassionato delle soap opera da mettersi a scrivere sui vari personaggi, è una sua scelta. Quello che mi dispiace è che ci siano ancora oggi buchi su persone che volenti o nolenti hanno fatto la storia artistica del dopoguerra… come mi dispiace che nelle voci di argomento artistico ci siano ancora tantissimi errori di stampa. Questo può voler dire varie cose: che nessuno legge quelle voci (e passi); che chi legge quelle voci non ha il coraggio di correggere un accento (il che sarebbe un peccato); che chi legge quelle voci non si accorge nemmeno dell’ortografia che grida vendetta al cospetto di Dio (spero proprio di no!) Voi che ne pensate?

Ultimo aggiornamento: 2009-08-22 07:00

Codognini

Stanotte alle 23:57 e alle 23:58 sono nati Cecilia e Jacopo, i primi – e presumibilmente ultimi, visto che siamo dei vecchietti – figli miei e di Anna. I gemelli sono un po’ prematuri (32.a settimana +1) ma hanno comunque un APGAR di 8/9, pesano rispettivamente 1630 e 1540 grammi, respirano autonomamente e pur essendo in terapia intensiva non sono intubati. Anna invece ha avuto una forte emorragia col distacco della placenta e continua ad avere la pressione alle stelle; non per nulla sono arrivato a casa solo adesso, dopo che l’hanno dimessa dalla sala parto e rimessa in reparto.
Come potete immaginare, in questi giorni non ci sarò molto; ho giusto qualche post precotto che apparirà per qualche giorno. Vi dico subito che non ho ancora scattato foto, stanotte non mi è nemmeno passato per la testa.
PS: la notiziola vuota è stata un tentativo di post dal telefonino. Figuratevi che avevo cliccato su PREVIEW: diciamo che Movable Type e Windows Mobile non vanno d’accordo.

Ultimo aggiornamento: 2009-08-21 16:40