Archivi annuali: 2009

marchette codec

Capisco la gioia di Emanuela Pasqua nel farci scoprire che “il miglior codec video” è italiano. In fin dei conti spiega anche cos’è un codec, e garantisco che non è cosa di tutti. Posso anche capire che nel suo articolo i link siano scritti esplicitamente, e non siano appunto dei link: magari le nuove linee guida del Corsera sono queste, e non mi impunto certo.
Però magari potrebbe scrivere correttamente “Codec Cappelli” invece che “Codec Castelli”, e magari aspettare qualche test comparativo non effettuato dei “vicini di casa” dell’università di Salerno, no?
Aggiornamento: (21:20) la notizia, che mi era in effetti sfuggita, del video da 20 minuti in un floppy da 1.44 MB è stata smentita dal presidente di Ecocontrollo: nella home page del loro sito c’è scritto che è stato presentato «un video in alta definizione a 1080i, della durata di 20 secondi, archiviato su un floppy da 1,44 MB.» (grassetto mio). Venti secondi significa un rapporto di compressione 2.5 rispetto a MPEG-1: considerando che la risoluzione è doppia (“i” sta per interallacciato, se non ricordo male, quindi non è una vera alta definizione – ma potrei sbagliarmi), i numeri tornano.

Ultimo aggiornamento: 2009-01-13 17:17

razzismo

A parte la controprova della perfetta organizzazione della sanità milanese (al Fatebenefratelli non c’era neppure un’automedica a disposizione? non credo un’ambulanza fosse necessaria), la cosa che mi ha fatto più specie in questa notizia è stata la necessità di esplicitare (due volte) che la persona che si è accorta della ferita del passeggero del tram è un extracomunitario. O il Corsera ha deciso di fare una campagna “no alla discriminazione” e la vuole fare in senso positivo, cosa su cui ho parecchi dubbi; oppure la precisazione è assolutamente inutile, e rischia di generare l’effetto opposto, il “sì, ma questo è stato solo un caso, i negher sono tutti inaffidabili”. Non sarebbe bastato scrivere “un altro passeggero si è accorto della ferita”?

Ultimo aggiornamento: 2009-01-13 16:13

oggetti celanti

Stamattina mi è capitato di uscire dalla metropolitana a San Babila. No, il Darty che ha occupato mezzo mezzanino non l’ho degnato nemmeno di un’occhiata. Mentre cercavo di orientarmi per capire quale uscita avrei dovuto prendere mi è capitato di vedere un cartello appeso all’ingresso di un negozio: “Borse, sacchetti e oggetti celanti vanno lasciati alla cassa!” Nulla in contrario alla logica del cartello, ma mi sarei aspettato un po’ più di considerazione verso gli “oggetti celanti” in una libreria che si chiama Exoterica…

Ultimo aggiornamento: 2009-01-13 11:56

Alifrancia

“Malpensa: qualcuno ha barato”. Questo è il titolo della Padania di oggi. Naturalmente bisogna intenderci sui termini. È vero che l’anno scorso Berlusconi tuonava che dopo che sarebbe stato eleto non avrebbe mai svenduto l’azienda ai francesi, “che poi i turisti li manderanno a Parigi“; ma è anche vero che nessuna persona dotata di un sia pur minimo raziocinio aveva davvero creduto a quelle frasi, che non solo erano da campagna elettorale ma erano così farlocche che non potevano proprio essere credute vere. Persino io, che come previsore valgo poco o nulla, lo sapevo; come sapevo che tutti i pianti greci, da donna Letizia in giù, erano giusto per la forma e per riempire qualche pagina di giornale.
La cosa che però mi farebbe più ridere, se non ci fosse in ballo qualche miliardo di euro che noi tutti dovremo pagare, è il leggere persone che rimpiangono che l’accordo non fosse stato fatto nel 2008, “a condizioni molto più favorevoli”. Lasciamo perdere i piloti e gli assistenti di volo, che erano i primi a conoscere la reale situazione dell’azienda: tanto sapete benissimo cosa penso di loro. Tutti gli altri mi pare si siano dimenticati di un piccolo particolare, forse perché se ne è parlato il minimo indispensabile: o piu probabilmente se ne è parlato il minimo indispensabile proprio perché la gente se ne dimenticasse. Il Particolare ha un nome: AirOne.
Cai non si è infatti presa solo Alitalia, ma anche AirOne; compagnia aerea che aveva svariate centinaia di milioni (c’è chi dice un miliardo) di debiti e quindi si trovava esattamente nella stessa situazione di Alitalia, con la piccola differenza che era un’azienda privata e lo Stato non aveva alcun obbligo di salvarla. Possiamo discutere se la cosa sarebbe comunque stata opportuna: io penso di no, ma in ogni caso un simile salvataggio doveva essere fatto aperamente, e non camuffato in questo modo. D’altra parte, la banca con cui Toto era di gran lunga più indebitato era Intesa-Sanpaolo. L’advisor nominato da Berlusconi per scoprire qual era la miglior linea di operazioni “a favore di Alitalia” era una banca. Domanda: quale banca? Avete detto Intesa-Sanpaolo? Siete proprio perspicaci!
Insomma, bisogna sempre leggere i giornali molto attentamente per trovare le notizie: e non si può certo sperare di sapere queste cose dai telegiornali. Come esercizio, vi lascio il controllare come Passera ringrazierà Silvio in futuro.

Ultimo aggiornamento: 2009-01-13 11:41

disgelo?

Comunico che nella rastrelliera dell’ufficio oggi si trovano tre biciclette. Ieri ce n’era una sola (la mia).

Ultimo aggiornamento: 2009-01-13 11:02

Datevi all’astrologia

[cos'è Libra?] Stasera il Corriere ci fa sapere che potremo vedere una cometa. Occhei, chi ha scritto l’occhiello (“Ora visibile solo con strumenti”) e chi ha scritto il sottotitolo (“Adesso è visibile a occhio nudo”) avrebbero potuto mettersi d’accordo, ma non sottilizziamo. Occhei, per vedere un oggetto che arriverà a magnitudo 4 devi essere ben lontano dalle città, ma non sottilizziamo.
Quello che mi interessa è che sia nel titolo che nel testo si parla della “costellazione della Libra”. Quelli che sanno un po’ di latino o parecchia astrologia non avranno problemi a riconoscere in quel nome il segno della Bilancia, e in effetti i conti tornano: se il sole entra nel segno zodiacale a fine settembre, significa che a fine febbraio è quasi in opposizione al sole e pertanto visibilissima di notte (per chi può e sa riconoscere le costellazioni: anche quando sono stato in montagna e si vedeva una bellissima Via Lattea, non sapevo nemmeno dire qual era il Gran Carro).
Forse non ha senso chiedere che uno che scrive nella sezione Scienze di un grande quotidiano nazionale sappia di astrologia; ma magari sapere che Libra è il nome usato in inglese per la costellazione, e che quindi un qualunque dizionario ne dà la traduzione, potrebbe essere alla portata dell’articoliere.

Ultimo aggiornamento: 2009-01-12 19:48

dignità

L’impiegato pubblico non ha la dignità di dire al figlio il lavoro che fa. Provateci voi, a dire “il mio capo è Brunetta”.
(in via eccezionale, arrivata anche su Spinoza)

Ultimo aggiornamento: 2009-01-12 11:48

Consumi elettrici

Marco B. Rossi mi segnala questo articolo di Repubblica, dove Enrico Franceschini – nome sicuramente noto a chi legge questo blog – racconta come a Londra sia partita una crociata contro i “SUV degli elettrodomestici”, vale a dire i TV al plasma da 50 pollici di schermo. Il corrispondente da Londra ci fa sapere che uno di questi schermi, se acceso, «può consumare 822 kilowatt per ora».
Lascio le parole a Marco: «Ho fatto bene quindi a non comprare una tv al plasma, con la misera fornitura da 3 kwh che mi passa l’AEM avrei avuto bisogno di un impianto di cogenerazione.». Aggiungo solo che Franceschini deve essere una persona fortunata, visto che non gli è mai capitato di vedere una bolletta della luce, o di dover comprare una lampadina, o di riuscire a fare una moltiplicazione e scoprire che 822 kilowatt per ora equivale a più di cinquemila alogene da 150 watt…
Aggiornamento: (14:20) l’articolo è stato “corretto”, si fa per dire: potete vedere le due versioni sul mio Posterous.

Ultimo aggiornamento: 2009-01-12 11:08