Archivi annuali: 2008

Ambi.mau.

[ambigramma su Maurizio Codogno] Ieri ho tentato di fare un po’ d’ordine tra le cartacce di casa. Non ci sono riuscito, o meglio ho preparato una pila di quindici centimetri di roba ormai inutile ma ad esempio devo ancora riordinare gli estratti conto.
Ad ogni modo, tra i vari fogli foglini foglietti nel caos dei miei raccoglitori, ho trovato l’ambigramma mostrato qui in figura. Se non sapete cosa sia un ambigramma e non avete cliccato compulsivamente sul link qui sopra, ve lo spiego subito: è un calligramma[*] che ha due letture diverse, oppure una doppia lettura dopo che si applica una rotazione e/o una riflessione del testo. In pratica, se ruotate di 180 gradi l’immagine, trovate di nuovo scritto “maurizio codogno”. A dirla tutta, l’immagine postata è stata ruotata :-).
Assolutamente inutile, lo so: ma questo è un ambigramma d’autore, e l’originale è anche apparso nel lontano 2002 in una mostra qui a Milano, quindi ci sono affezionato!
[*] sì, sono bastardo dentro. Un calligramma è un testo scritto come se fosse un disegno.

Ultimo aggiornamento: 2008-06-16 09:09

Irlanda sì, Irlanda no (buona la seconda)

A quanto pare, quei cattivoni degli irlandesi hanno affossato le residue speranze di avere una Costituzione Europea. O almeno è quello che viene detto più o meno ovunque, tranne che per i leghisti che immagino temano che se il Trattato di Lisbona venisse approvato non ci sarebbe più la possibilità di una Padania Libera Indipendente e soprattutto Fatta Di Soli Padani. Ah sì, poi c’è Marcello Pera che sulla Stampa di oggi spiega che questa è la vendetta dei cristiani (immagino perché nel preambolo del trattato non si fa menzione delle radici giudaico-cristiane), ma questa è solo la controprova che in Italia chiunque può diventare presidente del Senato. All’estero, dimostrando un enorme tatto, i commenti sembrano andare da “sì, ma gli irlandesi sono solo quattro milioni, che volete che contino” a “brutti ingrati, con tutti i fondi che vi abbiamo dato in questi anni”.
Che penso io della cosa? In una parola, boh. Sono andato a dare un’occhiata al sito sul Trattato di Lisbona. Poi sono andato a cercare il testo del trattato: è qua. Anzi no: quello è l’indice che porta ai vari capitoli. Il totale è di 230 pagine, più 41 delle note fatte da ogni singola nazione (per la cronaca, l’Italia ha messo a protocollo che lei deve sviluppare il Mezzogiorno; che assieme ad altre quindici nazioni le va bene l’inno e la bandiera attuali, più qualcosa sulla rappresentanza al parlamento europeo che è garantita in modo “degressivamente proporzionale”, qualunque cosa significhi questa espressione). Questa non è una Costituzione, è un’arma contundente da lanciare contro chi non è d’accordo, vista la mole di carta necessaria per scriverla in tutte le lingue dell’Unione.
A questo punto trovo demagogica anche la proposta dell’eurodeputata Pasqualina Napoletano, quella di fare sì un referendum ma con tutti i cittadini europei, non divisi per nazione. L’idea in effetti sarebbe fortemente suggestiva, ma comunque insensata, visto che nessuno saprebbe esattamente per cosa vota. Una Costituzione deve essere snella, un po’ come la nostra fino a dieci anni fa (e no, non è colpa di Sìlviolo, anche se lui ci ha tentato non ce l’ha fatta a peggiorarla ancora). Tutto il resto si può fare poi a parte: ma se il mio voto serve a rendere ufficiale una euroburocrazia di questo tipo, lascio volentieri perdere.

Ultimo aggiornamento: 2008-06-14 15:29

Giornata mondiale del donatore di sangue

Oggi, 14 giugno, è la giornata mondiale del donatore di sangue. Qua trovate il sito ufficiale, in inglese francese spagnolo e portoghese ma “stranamente” non in italiano; il comunicato stampa lo potete trovare nelle pagine dell’Avis e della Fidas. La data è stata scelta perché è il giorno in cui nacque Karl Landsteiner, lo scopritore dei gruppi sanguigni.
Probabilmente non ne sapevate nulla fino a questo momento: ma non è nemmeno colpa vostra. Ho controllato sulla home page di Corsera, Repubblica, Stampa, Sole, Messaggero, Giornale e Libero: niente di niente. Trovate qualcosa su Wikinews, ma giusto perché l’ho scritto adesso io :-)
Capisco che ci sono cose molto più importanti, chessò “la sfilata in lingerie nella caserma colombiana” a Medellin (in prima pagina sia per Rep che per Cor). Però, prima di chiedersi come mai l’inciviltà si trovi ormai ovunque, forse anche i media potrebbero farsi un (piccolissimo) esame di coscienza.

Ultimo aggiornamento: 2008-06-14 13:04

Carnevale della Matematica # 2

Oggi è il quattordici del mese: benvenuti dumque al secondo numero del Carnevale della Matematica – versione italiana! (il primo numero, per chi se lo fosse perso, è stato ospitato da Proooof)
Il numero due forse non ha il fascino del numero uno, ma sicuramente ha caratteristiche interessanti, come del resto tutti i numeri sono interessanti. Tanto per iniziare, due è il primo numero pari, e il numero primo pari (ogni lingua ha i suoi giochi di parole: in inglese, “two is odd since it is the only prime which is not odd”). La base due è quella usata dai calcolatori, e – come forse sapete – il mondo si divide in 10 categorie: quelli che conoscono la base due e quelli che non la conoscono. I controlli di parità sfruttano per definizione il numero due, e per gli antichi greci il due, oltre a raffigurare il principio femminile, era anche il primo numero (uno non era considerato un numero, quanto un generatore di numeri). Insomma, due è un numero interessante… come ogni numero, del resto.
Ma bando alle ciance, e vediamo i contributi di questo mese. Proooof racconta del doppio pendolo (senza nessuna formula, mi dice, e io ringrazio della cosa: i miei lontani ricordi universitari mi preoccupano). Il pendolo lo conosciamo tutti, e il suo moto è abbastanza facile da capire. Col doppio pendolo si va nel caos, come si può vedere dal video. Per chi vuole proprio qualche formula, proooof ci racconta anche dei fogli A4, le cui misure non sono affatto state scelte a caso come qualcuno sicuramente crede, ma l’ISO si è messa di mezzo… pur senza sapere che si sarebbe arrivati ai circuiti integrati e ai frattali.
La prof Giovanna di matematicamedie ci mostra graficamente i numeri poligonali, che in effetti su una tavola pitagorica fanno un bell’effetto visivo. D’altra parte, i numeri poligonali sono stati proposti dagli antichi greci, quindi la tavola pitagorica è una loro parente, no?
Maurizio mi ha impedito di mettere un link a una barzelletta matematica (la trovate in data 8 giugno, se avete voglia di cercare). Essendo io perfido, segnalo altri due suoi post: un ricordo di due matematici e delle serie e la più bella formula matematica. Se invece preferite avere uno sguardo a più dimensioni sulla geometria, Odiamore racconta della bottiglia di Klein.
Gli amanti della storia della matematica hanno pane per i loro denti con Marcello Seri, che ha scritto un breve saggio sulla Storia dei Numeri, perché di tipi di numeri ce ne sono tanti, forse anche troppi secondo qualcuno. E a proposito di numeri, i Rudi Matematici (senza acca perché parliamo del blog su Le Scienze) hanno preparato un pippone su come si chiamano i numeri: non tanto quelli piccoli, ma quelli davvero grandi, ammesso che esistano. Si sa, c’è sempre qualche guastafeste che dice che se un numero è maggiore della quantità di particelle presenti nell’universo allora tale numero non esiste… però questo è il Carnevale della Matematica, non della Filosofia, e quindi tali pensieri sono banditi.
Per la serie “roba non nostra, ma comunque interessante”. i Rudi Matematici ci segnalano anche che è uscito il numero 6 di Matematicamente, che all’interno ha tra l’altro un saggio inedito di Ennio De Giorgi; cragganmore segnala invece un’interessante applicazione della matematica computazionale alla musica, con Wolfram Tones che parte dalle regole per la creazione di automi cellulari per tirare fuori motivetti musicali. Tranquilli, ce ne vorrà ancora molto prima di arrivare a Bach.
Chi volesse leggere qualcosa di matematica scritto su carta può avere qualche idea da due mie recensioni di libri matematici: Matematica, miracoli e paradossi, che racconta in uno stile leggero quante brutte cose sono capitate in quest’ultimo secolo e mezzo alle fondamenta della matematica; Unknown Quantity, dove gli anglofoni possono scoprire la storia dell’algebra, la parte della matematica che rende astratte le cose concrete… beh, detto così fa più paura di quello che capita in realtà! Ho anche sfruttato l’occasione per aggiornare le mie citazioni matematiche: più di 1200 frasi o paragrafi che citano una qualche forma di matematica e che vi faranno fare una bellissima figura con gli amici.
Per questo mese è tutto. Il 14 luglio, oltre a festeggiare la presa della Bastiglia, ricordate di passare da matematicamedie per il nuovo Carnevale della Matematica! E già che ci siamo una domanda: si fa un’edizione anche per il 14 agosto (“matematica da spiaggia”?) oppure no? commentate commentate!

Ultimo aggiornamento: 2008-06-14 06:00

L’auto ad acqua

(non ho una categoria “pseudoscienza”, purtroppo. E spero di non doverla creare)
Non so se avete visto questo articolo del Corsera sulla macchina che andrebbe ad acqua. In caso affermativo, avreste notato come il procedimento usato per ottenere energia sarebbe esattamente l’opposto di quello che si usa nelle celle a combustibile: viene presa dell’acqua, e il loro fantastico motore la divide in idrogeno e ossigeno, ottenendo così il combustibile necessario.
Interessante, vero? peccato sia con ogni probabilità una palla. Per la cronaca, la fonte originale dovrebbe essere – secondo Mark Chu-Carroll, questo lancio della Reuters. Il punto fondamentale è che il legame chimico tra idrogeno e ossigeno è molto forte, e quindi serve molta energia per scioglierlo: e come dice la seconda legge della termodinamica, questa energia è maggiore di quella che possiamo ricavare dai componenti ottenuti. Se proprio la fisica vi dà più mal di pancia di quanto li dia a me, provo a dirlo in altro modo: quelli della Genepax affermano l’equivalente di uno che dicesse “guardate questo pallone: è fatto di una gomma speciale, e se lo lascio cadere dall’altezza di un metro, senza dargli nessuna spinta, rimbalza fino a un metro e mezzo di altezza! Non portatelo mai all’aperto, perché altrimenti finisce in orbita!”
L’altra ipotesi possibile, come in tutti i casi di presunto moto perpetuo, è che ci sia qualche trucco: un generatore nascosto di energia che è stato casualmente dimenticato di far notare durante la conferenza stampa. Il sito Genepax è scritto in giapponese, e quindi io non so dirvi molto di più: però ci sono dei bei disegnini della macchinina ad acqua, se vi piacciono gli stencil.
Mah, non so se essere felice che non solo in Italia scrivano castronerie simili, oppure pensare a come sia facile in tutto il mondo presentare cose di questo tipo come “novità scientifiche”.

Ultimo aggiornamento: 2008-06-13 22:03

calcio e automobili

Oggi verso le 19 sono andato al supermercato a fare la spesa di fine settimana, raggiungendo Anna che stava tornando dal lago di Garda con l’auto. L’idea era “facciamo la spesa mentre sono tutti a guardare la partita”. In realtà c’era parecchia gente all’Esselunga, anche se perlomeno ci si poteva muovere tra gli scaffali.
Però il controviale di viale Zara in direzione Cinisello, che il venerdì tardo pomeriggio è completamente bloccato, oggi era assolutamente tranquillo; e persino il primo piano del parcheggio Esselunga era mezzo vuoto.
A questo punto inizio a sospettare una certa correlazione tra l’uso dell’automobile e il tifo calcistico.

Ultimo aggiornamento: 2008-06-13 20:53

Repubblica fa le pentole ma non i coperchi

Fatto: ieri c’è stata la seconda definitiva rottura delle trattative tra Microsoft e Yahoo!, e un contestuale accordo pubblicitario tra Yahoo! e Google. Repubblica, che è sempre sulla notizia, ha capito tutto e ha messo in homepage la notizia “Yahoo! dice no a Microsoft che si consola con Google”, con sottotitolo che afferma tra l’altro “Così il gigante di Redmond stringe con Mountain View una partnership, non esclusiva […]”. Vedi Mantellini per documentazione. Poi qualcuno in redazione si è svegliato, e ha corretto il testo; adesso è “Yahoo! dice no a Microsoft e si consola con Google”, e nel sottotitolo abbiamo “”Ma poi l’azienda stringe con Mountain View una partnership, non esclusiva […]”. Vedi cfdp per documentazione.
Tutto bene quel che finisce bene? No, per nulla. Se avete effettivamente cliccato sui link, vi sarete accorti che c’è anche un’immagine, con i due loghi di Microsoft e Google: immagine che andava bene nella versione originale e fallace della notizia, ma che non ha nessun senso nella versione corretta e corretta, visto che il vero soggetto è Yahoo! che non appare. Vediamo se e quando ci sarà qualcun altro che si sveglia… (la mia previsione è che rimarrà così fino a che la notizia non uscirà dalla homepage)
Aggiornamento: (12:40) Ho sbagliato. Hanno modificato la notizia mentre scivolava in basso e tolto l’immagine. Si vede che non avevano grafici a disposizione.

Ultimo aggiornamento: 2008-06-13 09:38

Ma si rivota?

Leggo sul Corsera che sono stati chiesti gli arresti domiciliari per un senatore eletto all’estero (non preoccupatevi, tanto il Senato non darà l’autorizzazione…).
Quello che però mi sembra molto strano non sono tanto i capi di accusa che occupano mezza pagina e riguardano le passate elezioni politiche, quanto il motivo della richiesta di arresto: “per il giudice delle indagini preliminari potrebbe reiterare i reati”. I tempi della giustizia sono così lunghi da immaginare che sarebbe ancora libero per le prossime elezioni?

Ultimo aggiornamento: 2008-06-12 20:05