Giornata mondiale del donatore di sangue

Oggi, 14 giugno, è la giornata mondiale del donatore di sangue. Qua trovate il sito ufficiale, in inglese francese spagnolo e portoghese ma “stranamente” non in italiano; il comunicato stampa lo potete trovare nelle pagine dell’Avis e della Fidas. La data è stata scelta perché è il giorno in cui nacque Karl Landsteiner, lo scopritore dei gruppi sanguigni.
Probabilmente non ne sapevate nulla fino a questo momento: ma non è nemmeno colpa vostra. Ho controllato sulla home page di Corsera, Repubblica, Stampa, Sole, Messaggero, Giornale e Libero: niente di niente. Trovate qualcosa su Wikinews, ma giusto perché l’ho scritto adesso io :-)
Capisco che ci sono cose molto più importanti, chessò “la sfilata in lingerie nella caserma colombiana” a Medellin (in prima pagina sia per Rep che per Cor). Però, prima di chiedersi come mai l’inciviltà si trovi ormai ovunque, forse anche i media potrebbero farsi un (piccolissimo) esame di coscienza.

Ultimo aggiornamento: 2008-06-14 13:04

9 pensieri su “Giornata mondiale del donatore di sangue

  1. luca

    BRAVOOO!!!!!
    da qualche anno dono regolarmente sangue….e ritengo che sia molto molto importante farlo….
    hai fatto bene a pubblicizzare l’iniziativa, di cui anche io donatore …ero all’oscuro
    grazie .mau!!!!

  2. Ilaria

    Infatti lo ignoravo anch’io. Donerei volentieri, ma a quanto ho capito bisogna pesare almeno cinquanta chili, e il misero involucro della mia anima non arriva a tanto. Il mio ragazzo dona sangue e piastrine regolarmente, invece. Lui può.

  3. .mau.

    @Ilaria: in effetti, a voi frisinin all’Avis non vi vogliono, nemmeno per donazioni frazionate.

  4. luca

    non preoccuparti Ilaria..è come se l’avessi fatto….
    ..ci sono invece tante persone che sarebbero nelle condizioni di donare e non lo fanno!

  5. .mau.

    @Stefano: ma tu non sei un media! (non che lo sia io) ((sì, sarebbe “medium”, ma poi avrebbe ingenerato equivoci))

  6. S.

    No, non sono un media, o quantomeno non un media mainstream (l’abbinamento latino-inglese è sempre qualcosa di tragico).
    Però da qualche parte l’anno scorso l’avremo pur letto, insomma, qualcuno che l’abbia detto in giro ci sarà stato.

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