Archivi annuali: 2008

Effetto Bersani

Come potete immaginare, io ho un telefonino TIM, con un canone che pago regolarmente tutti i mesi con trattenute in busta paga. Ho anche un secondo telefonino TIM (un videofonino che ci hanno dato per fare test DVB-H, e che accendo una volta la settimana più o meno per vedere se funziona ancora). Di per sé a nome mio c’è anche una terza sim TIM, ma quello è il telefonino di mia mamma, quindi non conta.
Poi ho un telefonino Vodafone: acquistai la SIM quando conobbi Anna, che non pensa affatto di cambiare gestore, e continuo a tenerlo per le volte in cui io mi ricordo di accendere anche quel telefonino e lei si ricorda di chiamare lì e non sul Tim. Essendo questo una ricaricabile, la SIM scade ogni dodici mesi. Eh sì, perché il decreto Bersani ha obbligato le compagnie telefoniche a non fare scadere il traffico acquistato, ma si è dimenticato della SIM. Insomma, entro il 4 marzo devo fare una ricarica.
Vabbè, mi direte, questo significa semplicemente che per te il decreto non è cambiato nulla, no? E invece sì, è cambiato. Fino all’anno scorso, io potevo fare un pizz… ehm, una ricarica di tre euro, mi prendevo due euro di traffico e ne regalavo uno a Vodafone, e via. Adesso il taglio minimo disponibile è di 10 euro, sia che compri la scheda sia che lo faccia con le macchinette del lotto. Non parliamo poi della ricarica via internette: quella ormai è disponibile a partire da 15 (quindici) euro. È vero che almeno in teoria tutto quello è traffico disponibile, ma visto che non lo uso non significa poi molto.
A questo punto pensavo di fare la portabilità del numero… (non verso Tim, ovviamente), recuperarmi il credito, e trovare qualche amico che voglia usarlo. Che mi consigliate? :-)

Ultimo aggiornamento: 2008-02-28 12:17

Il mondo alla rovescia

In questi giorni (a dire il vero, il mio collega francese dice che da loro e in Germania se ne parlava già da almeno una settimana) si sta parlando anche da noi degli elenchi di evasori fiscali che sono usciti fuori dal Liechtenstein. Devo dire che stamattina scoprire che il titolone di Libero era “La lista del Liechtenstein – FUORI TUTTI I NOMI” mi ha stupito non poco, ma poi leggendo il sottotitolo tutto è diventato più chiaro: «C’è un elenco di presunti evasori italiani che hanno depositi all’estero. È in mano a Visco, ma il sospetto è che la sinistra lo usi per scopi elettorali. Per questo va subito pubblicato».
Ora, possiamo seguire il ragionamento di Alessandro Gilioli, che squarta amabilmente quell’editorialistone di Oscar Giannino che cerca di convincere il lettore che “chi fa la spia non è figlio di Maria” (i termini usati sono “è vera barbarie” e “è profondamente immorale”, ma spero mi perdoniate questa chiosa) e fa un peccato molto più grave di chi, poverino, è stato costretto a portare i soldi all’estero perché le banche italiane fanno schifo.
Però vorrei portare all’attenzione di lorsignori un altro punto. Sicuramente tutti quei soldi sono stati portati all’estero seguendo scrupolosamente tutte le leggi italiane, e senza dubbio, se davvero i nomi spuntassero fuori ad esempio nella settimana prima del voto e ci fossero dei maggiorenti politici, costoro potrebbero avere dei problemi. Però una soluzione c’è, e non è nemmeno così difficile da trovare. Quei galantuomini ingiustamente additati come evasori possono fare coming out, e portare oggi al pubblico le prove dell’innocenza dei loro conti esteri. E anche se proprio così innocenti non fossero, come Feltri fa astutamente notare, chi vuoi che se ne ricorderà dopo quaranta giorni?
Aggiornamento (15:40) Sono proprio un maître à penser! Guardate chi si ispira alla mia prosa!

Ultimo aggiornamento: 2008-02-28 11:39

The Science of Discworld II: The Globe (libro)

[copertina] Con qualche anno di ritardo, ho finalmente letto anche il secondo dei libri dello strano trio (Terry Pratchett, Ian Stewart e Jack Cohen, The Science of Discworld II: The Globe, Ebury Press 2003, pag. 384, Lst. 6.99 , ISBN 9780091888053), dedicato fondamentalmente a come si è sviluppata la specie umana non tanto come evoluzione – di quella se ne parlerà nel libro successivo – quanto come culture e usanze. Si va dalla definizione di cosa è il sé all’evoluzione, dall’extelligenza (la parte dell’intelligenza che viene trasmessa non con i geni ma mediante supporti esterni) al dualismo tra informazione e termodinamica. Il tutto presentando teorie e punti di vista che non si vedono mai nella scienza ufficialmente divulgata, come il passaggio dai primati all’uomo forse avvenuto perché un gruppo di scimmie si è trovata in un posto con molti pesci e molluschi che hanno loro dato le proteine necessarie per creare le membrane neuronali, oppure la constatazione che la gravità funziona diversamente dalla termodinamica e quindi non è necessariamente strano che stelle e pianeti siano un sistema più “ordinato” di quello formato da un gas. Anche il loro modo di guardare alla religione e all’arte è sicuramente poco ortodosso: se non siete degli integralisti – ce ne sono anche nel campo artistico, sì – magari non sarete d’accordo con gli autori ma potrete comunque trovare ottimi spunti per pensare per conto vostro. Il che non è poco.

Ultimo aggiornamento: 2008-02-28 08:56

Per i grulli meno che abili

L’idea del messaggio minimale praticamente solo con un link non era in realtà male, anche se forse rovinata dal testo che diceva:
 
     Banca di Roma - Cliente Messaggio.
     VAI AL MIO MESSAGGIO Clicca qui
 
(il “qui”, per i curiosi, era http://campusvirtual.caschile.cl/claroline/auth/extauth/drivers/main.html il quale a sua volta rimandava a un indirizzo che inizia con http://www.cologne-fight-crew.de/vwar/upload/a.php? e continua con la stringa %1%2%3%24%42%32%62%13%76%81%37 ripetuta sei volte di fila. Ci deve essere sicuramente un significato esoterico che mi sfugge)
Il tutto però è rovinato dal titolo del messaggio: Phishing: Banca di Roma – Cliente Messaggio.
La cosa più strana è che firefox non sapeva ancora che il sito tedesco era farlocco. O sto diventando molto più veloce a fare le prove, oppure la gente si è scocciata di segnalarli, il che potrebbe anche non essere male in un tentativo di evoluzione genetica dell’intelligenza del genere umano.

Ultimo aggiornamento: 2008-02-27 14:29

E spegnere il telefonino?

Mi ero perso questa imperdibile notizia: I talebani intimano di spegnere le reti cellulari la notte. Secondo l’articolo (traduzione mia), « passati reggenti dell’Afghanistan e attuali rivoluzionari hanno avuto delle “discussioni” con le quattro principali compagnie afghane di telefonia cellulare, e hanno dato loro tre giorni di tempo per bloccare le trasmissioni per 14 ore al giorno, oppure…».
A leggerla così, si potrebbe pensare al solito problema oscurantista (in senso letterale e no) dei talebani: macché. Il problema è un altro: l’ultimatum viene dato «perché le forze di occupazione stanziate in Afghanistan usano di solito la notte i telefonini per spionaggio e tracciare i mujaheddin». A parte che non capisco perché debbano tracciarli solamente di notte (che li traccino davvero, immagino proprio di sì), mi viene quasi da sorridere. Il concetto di spegnere il telefonino la notte è così complicato? Se proprio non si fidano, stacchino anche la batteria…
Ammesso che la storia sia vera, e che i talebani non abbiano secondi fini (pensate a quante brutte cose si possono fare con i telefonini la notte!) essa è un interessante rovesciamento della politica del tipo “voglio fare quello che mi pare” alla quale siamo abituati. In effetti, “voglio che gli altri facciano quello che pare a me” mi pare più gratificante, a pensarci su.

Ultimo aggiornamento: 2008-02-27 11:58

L’Ecopass aiuta ad ampliare il proprio lessico!

Tutti quelli che affermano che l’Ecopass serve solo a portare soldi alle casse del Comune di Milano sono in piena malafede. Innanzitutto costoro non tengono conto di tutti i soldi che sono stati spesi per l’installazione delle telecamere e dei fantasmagorici sistemi per leggere le targhe, scrivere gli sms, e far di conto del numero di passaggi: secondo me siamo ancora in passivo. Ma d’altra parte bisogna muovere l’economia esattamente come la classifica del campionato di calcio.
Ma c’è un effetto collaterale dell’Ecopass che non sembra essere stato ancora considerato dai media, e che quindi porto alla vostra attenzione perché è uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare. Sto parlando dell’abilità dell’ineffabile assessore Croci a compulsare il dizionario della lingua italiana, abilità che si spera possa venire assorbita anche dagli autoctoni[*]. Prendiamo il penultimo comunicato stampa settimanale – perché il guaio è proprio questo: ogni due settimane bisogna dire qualcosa, e non è che si possano sempre riciclare gli stessi slogan. Il titolo è “Ecopass: effetti assestati” e nel testo ci viene spiegato che nella settimana dal 4 all’8 febbraio la riduzione degli ingressi è stata del 25% “non considerando i veicoli esenti” e del 21% in assoluto. No, non sono così cattivo da fare notare che non è che un veicolo esente dall’Ecopass non inquini affatto: questo sarebbe troppo bastardo persino per me. Però non posso fare a meno di notare che nella settimana dal 18 al 22 febbraio le riduzioni sono state rispettivamente del 18% e del 14%, il che mostra che l’assestamento vantato solo due settimane prima non c’è affatto. Che fare, allora? Semplice, si trovano parole nuove! Edoardo Croci, per gli amici EdoPass, così fa scrivere Ecopass. I dati parlano di riduzione dei veicoli (ovviamente rispetto al periodo pre-Ecopass, non rispetto a due settimane prima) e continua dicendo «I dati parlano di percentuali incoraggianti» – in effetti occorre coraggio per definirli in questo modo – e «Anche se è presto per dare un giudizio definitivo, le azioni intraprese, sia sul fronte della mobilità sostenibile che dell’efficacia energetica, stanno già dimostrando la loro efficacia, non solo nella riduzione del traffico ma anche sulla qualità dell’aria.» Ricordo che nella settimana dal 18 al 22 il PM10 è stato solo un giorno (mercoledì) sotto la soglia di allarme, e che da giovedì in poi è stato da due volte e mezzo a tre volte e mezzo sopra i limiti.
Restate sintonizzati per le nuove eclatanti avventure di EdoPass!
[*] autoctono, sm: composto da auto e ctonio, letteralmente ‘dannato dell’automobile’.

Ultimo aggiornamento: 2008-02-27 10:45

Gravina

Non so se Francesco e Salvatore Pappalardi siano stati buttati in quella cisterna, oppure siano caduti. Però so che se i nostri solerti sistemi di ricerca non sono riusciti a scoprire un posto potenzialmente pericolo a duecento metri dall’ultimo luogo in cui i due fratelli erano stati visti, tanto solerti non è che siano.

Ultimo aggiornamento: 2008-02-27 09:36