Archivi annuali: 2006

Palestina oggi

Non è così strano che ci sia questa guerra civile palestinese tra Fatah e Hamas. Non credete a chi vi dice “ma come? sono tutti mantenuti sotto pressione da Israele, non sarebbe più logico che si alleassero?”: le cose nel mondo reale non vanno così. La parte più interessante di tutta la storia è però indubbiamente questa: il primo ministro palestinese Ismail Haniyeh fermato dagli israeliani al valico di frontiera di Ramah mentre cercava di portare a Gaza i soldi che aveva recuperato in un giro tra i paesi arabi fratelli. I soldi erano 35 milioni di dollari, in varie valigie. Sì, tutti in contanti, che non si sa mai. Alla fine Haniyeh ha dovuto versarli in un conto in banca (araba, non israeliana) ed è potuto rientrare in patria. Ok, c’è il peccato originale del fatto che la frontiera egiziano-palestinese sia controllata da una terza parte. Ma com’è che i soldi dovevano entrare così in nero? Forse che anche Hamas vuole avere una voce in gioco sulla corruzione che pervade Fatah?

Ultimo aggiornamento: 2006-12-16 17:17

partiture mozartiane

Ieri ne parlava (in una riga e mezzo, occhei) persino Metro. In coincidenza con la fine del bicentenario-e-mezzo, il Mozart Institute ha pensato bene di mettere in linea tutte le partiture del Wolfgango Amedeo. Serviranno a qualcuno? Mah, ho dei dubbi. Preferisco ancora le partiture dell’Icking Music Archive, ma si sa che io sono un romanticone nell’animo.

Ultimo aggiornamento: 2006-12-15 16:07

effetto sciopero?

Visto il casino di questi giorni per le strade (perfino ieri sera a mezzanotte e mezzo, che di solito c’è sì traffico ma scorrevole) tremavo al pensiero di cosa sarebbe potuto esserci stamattina. Sì, ieri sera tutti i telegiornali strillavano che lo sciopero era stato revocato (salvo a volte aggiungere sottovoce “tranne i Cobas”. Ah, è interessante notare che dopo che la Cisnal si è sciacquata alle acque di Fiuggi ed è diventata UGL, adesso ha iniziato ad avere una sua dignità come ancella della Triplice, mentre i Cobas sono assolutamente reietti). Sì, è vero che persino il gabbiotto all’angolo tra Stelvio e Farini ieri sera aveva appiccicato un bel cartello spergiurante che “domani la circolazione sarà regolare”. Ma io non mi fido, e stamattina mi sono preso la mia bella bicicletta e ho sfidato le temperature finalmente scese intorno allo zero, almeno lungo il naviglio comprensivo di nebbiolina che saliva dalle acque. Bene: mi sono trovato una città praticamente senza traffico. L’incrocio Papiniano-Olona aveva il semaforo spento, eppure sono passato senza nemmeno dovermi fermare. A Porta Genova non ho dovuto pregare nessuna deità varia. Persino la tangenziale, quando ci sono passato sopra, mi sembrava tranquilla.
Ero convinto che molta gente si fosse davvero presa un giorno di ferie, quando Anna mi ha detto che è dovuta scendere dal tram perché mancava la corrente sui fili aerei, e che sul ponte di via Farini c’era tutta una fila di tram belli fermi. In pratica mi sa tanto che la gente che non avevo trovato io si era bloccata a Milano nord :-)

Ultimo aggiornamento: 2006-12-15 14:30

ah, i virus!

Metro racconta di un virus informatico al Policlinico che, a detta del settore informatico dell’ospedale, sarebbe colpa dell'”obsolescenza di alcune postazioni di lavoro”. D’accordo che siamo in un ospedale, ma non è che qualcuno può andare a spiegare a quei teNNici che non è che un PC vecchio abbia l’organismo debilitato e quindi sia più soggetto ai mali di stagione?

Ultimo aggiornamento: 2006-12-14 11:15

predicare bene e razzolare male

Mentre cercavo i link per la notiziola precedente, ho scoperto che il Codacons ha un numero di soccorso per i consumatori. Peccato che sia un 892: costo della chiamata chiamata da rete fissa un euro e mezzo al minuto più dieci centesimi di scatto alla risposta. Tutto più IVA. Probabilmente devono capire bene il meccanismo perverso di queste numerazioni…

Ultimo aggiornamento: 2006-12-14 11:13

Verifiche sperimentali

È dall’anno scorso (o sono già due anni? il tempo passa così in fretta…) che Striscia la notizia afferma che la trasmissione concorrente Affari tuoi – per gli amici, “il gioco dei pacchi” – sia truccata, nel senso che Rai1 farebbe in modo che i pacchi corrispondenti alle somme maggiori vengano lasciati per ultimi. Lunedì scorso, ad esempio, c’era un matematico, o almeno era definito così nella didascalia, che snocciolava cifre sulle ultime 48 puntate del gioco. Non so perché proprio 48: forse perché “arriva Lancillotto, ariva Lancillotto, succede un quarantotto e tutto a posto vaaaa”?
Ma il meglio deve ancora arrivare. Leggo oggi, chiaramente da Leggo che su queste notizie fonda la sua esistenza, che domani mattina Codacons e Adusbef “effettueranno una perizia pubblica sulle probabilità che si realizzano nel gioco”. Davanti a un notaio “estrarranno per 30 volte i 20 premi finali per verificare le regole della probabilità statistica”. Proprio così: verifica delle regole.
Io me li vedo, quelli: se gli capitasse di lanciare una moneta trenta volte e vedessero che è uscita testa solo quattordici volte, sarebbero pronti a fare un esposto alla Zecca. D’altra parte mi ricordo che quando venne ideato il Superenalotto e per alcune settimane nessuno riuscì a fare 6 una di queste “associazioni” presentò un esposto alla magistratura per l’impossibilità di ottenere il montepremi.

Ultimo aggiornamento: 2006-12-14 11:08

il 7009. Fine della storia?

Dopo le due puntate precedenti, potete immaginare la mia gioia quando stasera ho visto che il tram che stava arrivando era il 7009. Mi sono fatto furbo, e ho timbrato un biglietto vecchio che avevo in tasca: miracolosamente data e ora erano corrette.
Mi resta un dubbio: il numero della macchinetta obliteratrice era 2662, e mi sembra strano che io non mi ricordi che in passato avessi timbrato su una macchinetta dal numero palindromo. Chissà che è successo davvero.

Ultimo aggiornamento: 2006-12-13 22:52

commenti e forumizzazione

Visti gli ultimi commenti pubblicati, forse è meglio che spieghi con un po’ di chiarezza cosa io penso esattamente sui commenti a quello che scrivo qua.
Il fatto che si possa cliccare su “commenti” significa che è assolutamente lecito, e anzi gradito, commentare quello che scrivo. Il commento può andare da “questa è una cazzata” a un’argomentazione su quanto ho scritto, a ulteriori approfondimenti, o anche essere una risposta ad altri commenti.
Quello che non mi piace è la forumizzazione dei commenti: quando cioè si inizia a parlare di tutt’altro rispetto all’argomento del post, o come si diceva una volta “quando si è andati fuori tema”. Ognuno ha le sue manie, e la mia è questa…

Ultimo aggiornamento: 2006-12-13 18:10