Colpevolmente tardi (erano già le 17 passate, e la chiusura è alle 18:30) siamo andati al Museo della Scienza e della Tecnica per vedere la mostra sulla matematica.
Fa (tristemente) piacere notare all’ingresso che la mostra è dedicata a Franco Conti, che penso avrebbe apprezzato la cosa. Meno piacere leggere i “cartelloni sponsorizzati” all’inizio: in teoria dovevano mostrare come la matematica pervade la vita reale, ma a me in pratica davano tanto l’idea di una pubblicità malfatta, e anche piuttosto irritante. D’accordo che ci vogliono gli sponsor, ma almeno siano un po’ più seri!
Fortunatamente il resto della mostra è molto più interessante. Le aree tematiche presenti sono quattro: Massimi e minimi, dove si possono vedere in pratica le superfici che minimizzano il perimetro a parità di area, oppure scoprire qual è il modo più economico per unire tra loro tre punti; visualizzazione, con tutti i trucchi relativi alla prospettiva – ma sapete che un bambino di tre anni generalmente non riesce a riconoscere una vista prospettica? – con esempi pratici; topologia, dagli anelli Borromei ai problemi di collegamento di tre punti senza intersezioni nel piano o nei nastri di Möbius; simmetria, dove vengono mostrati i vari tipi di simmetria possibile notando come non sono “tutti uguali”.
Aggiungo che i giovani che spiegano le cose dietro i vari esempi sono davvero bravi. Non so se oggi l’atmosfera fosse più rilassata rispetto a quando arrivano le torme di scolari, ma mi hanno dato l’idea di essere davvero interessati a dare spiegazioni e a interagire con dei rompiballe come me e il padre di Anna (rompiballe, non saputelli, almeno in questo caso…). Da un lato, questo rende davvero piacevole la visita: dall’altro, spero che sia un punto di partenza per una didattica della matematica che non spaventi i ragazzi.
Ultimo aggiornamento: 2003-12-26 21:55