Archivi annuali: 2003

windows? no update

Nel quadro delle pulizie natalizie, ho provato a lanciare Windows Update sul mio portatile. Niente da fare. Non ne vuole sapere.
Notare che la versione di XP Home che ho è arrivata insieme al PC, e che in passato ho fatto una serie di aggiornamenti dal sito Micro$oft. Ho provato a cancellare le DLL come indicato dal messaggio di errore (knowledge base # Q174360): l’unico risultato è che a questo punto mi dice che posso fare l’operazione solo come amministratore. Peccato che questa macchina abbia solo l’utente “mau” che è ovviamente amministratore.
Hanno finalmente scoperto che non voglio loro bene?
Aggiornamento: i suggerimenti dati non hanno sortito un grande effetto, se non che adesso so qual è l’errore:
Error IUCTL Digital Signatures on file C:\Program Files\WindowsUpdate\V4\iuident.cab are not trusted (Error 0x800B0004: The
subject is not trusted for the specified action.)

Potrei provare con il CD di troubleshooting, che però è XP vanilla mentre ho il Service Pack 1: speriamo bene.
A dire il vero, posso immaginare che il “subject not trusted” sia M$ e non io, ma non so dove andare a fare pulizia sui certificati.

Ultimo aggiornamento: 2003-12-23 15:22

Si avvicina Natale

Dopo il vento di stanotte, Milano si è presentata con il cielo pulito. Non garantisco però sul PM10, non ho una centralina portatile.
Arrivo in ufficio con la 328, e mi accorgo subito che c’è qualcosa di sbagliato: manca la coda allo svincolo di Assago.
Insomma, è più facile essere più buoni.

Ultimo aggiornamento: 2003-12-23 11:36

Ancora sondaggi

Per onestà intellettuale devo segnalare anche il sondaggio dell’Espresso on line, sempre della stessa forza.
Domanda: Berlusconi vuole abolire la par condicio. Cosa ne pensi?
(a) E’ l’ennesima prova del conflitto d’interessi: siamo in pieno regime
(b) La sinistra non deve attaccarsi a quella legge ma pensare a presentarsi unita e credibile
(c) La par condicio è una legge stupida: campagna elettorale libera, come negli Usa, e vinca il più bravo

Ultimo aggiornamento: 2003-12-22 12:19

vacanze forzate

A quanto sembra, a tutto il gruppo Telecom Italia è arrivata notizia (a noi venerdì, a Tilab oggi) che il 2 e il 5 gennaio dobbiamo per forza prenderci ferie, a meno che “la presenza in servizio sia espressamente richiesta dall’Azienda (maiuscola non mia ma del comunicato) per specifiche esigenze di carattere tecnico-organizzativo”. Questo vale persino per i dirigenti: siamo un’azienda egualitarista.
A me la cosa tocca relativamente poco, anche se probabilmente il 5 sarei stato in ufficio: altri che avevano fatto i conti con troppo anticipo – più di una settimana, insomma – sono rimasti fregati.
Mi viene agli occhi l’immagine di un megadirigente che ha ricevuto venerdì il suo calendario 2004 e ha fatto “toh, i primi due giorni lavorativi di gennaio sono così sparpagliati… chiudiamo tutto, che si risparmia!”

Ultimo aggiornamento: 2003-12-22 11:11

parlamento in

ieri sera avevamo casualmente la televisione accesa e abbiamo visto l’inizio della trasmissione su Canale 5, con il conduttore che spiegava come la puntata sarebbe stata dedicata alla conferenza di fine anno del Presidente del Consiglio, con “ampio riassunto, anzi di più, praticamente una copertura completa”.
Almeno cambiare il titolo in “Governo in”?

Ultimo aggiornamento: 2003-12-22 10:12

movimienti

stamattina sono uscito di nuovo di buon’ora (ho timbrato alle 7:49!) in auto.
Per strada c’erano i bus, anche se praticamente vuoti, ma ammetto che non ho mai fatto caso a quanta gente ci salga a queste ore. In compenso, c’era molto meno traffico in ingresso a Milano. Domandina: sono già in tanti in ferie?

Ultimo aggiornamento: 2003-12-22 09:54

sciopero bus (2)

Ho appena finito di ascoltare la diretta di Radio Popolare, con la delegata nazionale CGIL che è coraggiosamente restata a controbattere le accuse fattele dai tranvieri ai cancelli dei depositi di Milano e Roma.
Non ho una conoscenza sufficiente di cosa sia in effetti successo in questa vertenza. È indubbio che averci messo due anni per farla è una vergogna, ma d’altra parte non credo che i 106 euro mensili siano semplicemente il recupero dell’inflazione programmata, a meno che chi guadagna 800 euro al mese sia a meno di metà del livello inquadramentale di riferimento (e quindi avrebbe comunque ricevuto solo metà di quei soldi).
Non oso pensare cosa capiterà domani, con la gente che dovrà pure andare a lavorare. Né so cosa faranno i commercianti in centro, che di soldi ne hanno persi tanti.

Ultimo aggiornamento: 2003-12-21 17:33

Il fantasma di Canterville (teatro)

Ieri sera, sperando di non essermi preso una multa – siamo dovuti andare in auto visto il blocco dei mezzi, e c’era una telecamera che non mi piaceva all’inizio di Via Manzoni – siamo andati al teatro dei Filodrammatici a vedere Lucia Poli, nell’opera molto liberamente tratta dal racconto omonimo di Oscar Wilde.
Per prima cosa, due parole sul teatro, dove non ero mai andato. Sta dietro la Scala, e dall’esterno sembra un normale condominio. Il teatro vero e proprio è nei sotterranei, ed è una vera e propria bomboniera. La scala, bellissima, è in stile impero: c’è una piccola platea e due livelli di galleria, ciascuno con un paio di file di poltrone. La nota di colore: un caffè costa un euro, un prezzo più che civile.
Passando allo spettacolo vero e proprio, l’allestimento è molto particolare. Abbiamo Lucia Poli che fa la mattatrice, nei panni della governante del castello di Canterville; è coadiuvata da un quartetto di cantanti/musicisti che ogni tanto diventano i personaggi del racconto, con una commistione tra testo e musica molto piacevole. Ma come ho detto è la bravura direi quasi mostruosa di Lucia Poli che tiene in piedi tutto lo spettacolo, con il corpo e la voce, anzi le voci, come quando da sola regge entrambe le parti del dialogo tra la governante e il fantasma.
Ultima nota: è vero che il biglietto costerebbe 20 € più prevendita, ma ad esempio con la carta Filo6 si pagano 54 euro per sei biglietti da usare liberamente: noi ad esempio li abbiamo usati tutti contemporaneamente. Nove euro per biglietto: come si fa a dire che il teatro è caro, quando un film te ne costa sette?

Ultimo aggiornamento: 2003-12-21 17:13