Luca Sofri si lamenta – in maniera educata, diciamocelo – sulla qualità dell’edizione in lingua italiana di Wikipedia. Cito la parte principale del suo post:
«il tasso di contenuti autopromozionali, parziali, sbrigativi e superficiali è imbarazzantemente troppo alto, e rende laffidabilità e utilità complessiva imparagonabile a quella del servizio in inglese. La maggior parte delle pagine dedicate a personaggi contemporanei sono evidentemente compilate da loro stessi, da loro uffici stampa o da loro fans, in totale mancanza di obiettività e, quel che è peggio ancora, di capacità di scrivere in italiano.
E anche pagine su temi altri vengono vessate da letture faziose e da curve, si tratti di travaglismi o allevismi o sa Dio cosa.»
In poche righe Sofri ha mischiato vari punti che sono sì collegati tra loro, ma nemmeno poi troppo; provo a cercare di dipanare la matassa offrendo la mia visione di parte.
Iniziamo dalle voci biografiche, soprattutto quelle di persone ancora in vita. Vi confesso che io sarei per una moratoria: cancellare tutte queste voci, o magari creare un nuovo sito, un po’ come wikinews per le notizie di cronaca e wikiquote per le citazioni, dedicato esplicitamente alle biografie. Purtroppo mi sa che avremmo dovuto pensarci dieci anni fa; ora è troppo tardi. Il guaio di fondo è che le biografie di persone poco conosciute sono per definizione agiografiche: chi volete che si metta a scrivere di un carneade qualsiasi se non è interessato a lui? Guardando le cose da un punto di vista più ottimista, nessuno tanto andrà mai a cercare quelle voci, e comunque sul resto dell’Internet non troverebbe nulla di più (e su fonti diverse dalla Rete non troverebbe nulla di nulla…), quindi troppo male non fa.
Per i personaggi conosciuti la situazione è un po’ più complessa: da buon matematico oserei dire che esiste una distribuzione bimodale, nel senso che c’è un gruppone di fan (nel mucchio metto anche gli addetti stampa…) ma anche un gruppetto relativamente piccolo ma agguerrito di “odiatori”, i cosiddetti haters. Non credo però che inserire pezzi di Dagospia sia il modo migliore per riequilibrare una voce.
Di pagine “vessate da travaglismi o allevismi” ce ne sono parecchie, ma non così tante come uno può pensare a prima vista. Immagino però che siano tra le pagine più visitate, e quindi la sensazione percepita sia di una loro frequenza molto maggiore rispetto ai semplici rapporti numerici. Se anche in questo caso vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, tipicamente queste sono le voci con il maggior numero di fonti citate. Qualcuno che voglia farsi un’opinione personale ha pertanto la possibilità di consultare le fonti e cercare di capire non dico dove stia la verità – ho sempre apprezzato il commento di Ponzio Pilato davanti a Gesù, il procuratore aveva capito molte cose dalla vita – ma almeno quali siano le pseudoverità. D’altra parte non credo molto alla praticità della proposta sofriana di andare a consultare la versione in lingua inglese di Wikipedia: io lo faccio spesso, un po’ meno del passato, ma per voci di nicchia. Il tipo di voci di cui Sofri giustamente si lamenta tratta generalmente di temi prettamente italici, e non è che si trovi molto in lingue diverse dalla nostra.
Ho lasciato per ultimo quello che per me è il vero tallone di Achille di Wikipedia in lingua italiana: la sua scarsa qualità sintattica. Saremo anche un popolo di scrittori, ma cerchiamo sempre di nasconderlo bene non appena ci troviamo davanti a un foglio o alla finestra di un word processor. Ho provato a cliccare su “una voce a caso”: dopo una città indiana di 17000 abitanti scarsi e una contea dell’Indiana (poi dite che il caso non ha senso dell’umorismo…) mi è arrivata la voce Super 16 millimetri che oggettivamente è parecchio migliorabile: a riguardo forse potrei fare qualcosa persino io che di cinematografia ne so una cippa. Perché non l’ho fatto? Per mancanza di tempo. (A mia parziale discolpa, ho un po’ rimesso in sesto la voce successiva nella mia ricerca casuale, Chiesa del Regno di Dio)
Guardiamo un po’ di statistiche. In un mese ci sono state 3000 persone che hanno fatto almeno cinque modifiche (una la settimana…) all’enciclopedia libera. Peggio ancora, meno di 500 persone ne hanno fatto almeno 100 (quattro al giorno, se la domenica ci si vuole riposare. Non stiamo chiedendo la luna). Insomma, siamo pochi: troppo pochi. Se andate a vedere gli stessi dati per Wikipedia in lingua inglese, vedete che c’è quasi un fattore 10, per un’enciclopedia che è grande meno di quattro volte tanto. In pratica, il contributo degli anglofoni è almeno il doppio del nostro. Ora, io sono ragionevolmente convinto che non è che gli angloamericani sappiano scrivere così meglio di noi; però semplici ragioni statistiche mi portano a dire che è più facile che qualche grammarnazi rimetta a posto gli errori nelle pagine in inglese che la stessa cosa capiti con quelle in italiano.
Purtroppo il modello di Wikipedia è basato sulla quantità e non sulla qualità: umanamente è più gratificante poter dire a sé stessi “oggi ho aggiunto nuova conoscenza all’enciclopedia” piuttosto che “oggi ho sistemato l’ortografia dell’enciclopedia”. Il “lavoro sporco”, proprio come le pulizie di casa, è spesso negletto… nessun volontario da queste parti?
P.S.: nessun wikipediano è stato maltrattato per scrivere questo post.