possiamo gioire (s.d.)

Damiano Cunego potrebbe essere il nostro nuovo idolo. “Nostro” nel senso degli appassionati di ciclismo, ovviamente. Spero solo di non dovere seguire Gian Paolo Ormezzano e aggiungere “salvo doping”.

fuori i nomi!

Qualcuno avrà notato che da un po’ di tempo ho tolto l’obbligo di inserire un indirizzo email nei commenti delle notiziole. Resto dell’idea che è simpatico far sapere al tenutario come raggiungervi per commenti privati – gli indirizzi non vengono ovviamente pubblicati per evitare che altri vi spammino – ma posso sopravvivere anche senza.
Però potreste perlomeno indicare un nome, no? va bene un nick qualunque, anche “anonimo” al limite :-)

Dieci motivi per votare Silvio B.

Il sondaggio lo trovate (oggi, almeno) qui.
La cosa divertente è che la pagina non è testuale, ma un’applicazione Macromedia Flash. Non so se è perché così la pagina dei risultati del sondaggio può mostrare le barrette percentuali che salgono un po’ come l’indicatore di voltaggio delle pile, o più prosaicamente perché nessuno possa copincollare le possibili scelte. In realtà con un po’ di difficoltà lo si può fare, e mi affretto a condividere con voi le scelte possibili.
1. Sta mantenendo gli impegni del Contratto con gli italiani
2. Grazie a lui l’Italia conta di più in Europa e nel mondo
3. Ha saputo resistere ad attacchi di ogni tipo
4. Non è un politico di professione
5. Sa cosa vuol dire lavorare sodo
6. Ha innovato in tutti i campi, anche in politica
7. E’ uno che dà l’esempio
8. E’ ricco ma non è snob
9. Sa prendersi in giro, è autoironico
10. E’ generoso e ricco di umanità
Per la cronaca, al momento del mio voto (è stato difficile… alla fine ho optato per la 7, che è stata la meno scelta in assoluto: l’ironia non è il forte degli italiani. Peccato che non ci fosse “perché si è fatto da solo”) vince di gran lunga la risposta 2, con più di un quinto dei votanti. La seconda, col 13.5% dei votanti, è la 1. Duemilacinquecento persone non sono molte, e non so quanto questi dati siano taroccati da qualcuno in vena di scherzi: però li trovo interessanti.

immortalati col rosso

L’ho visto la settimana scorsa, ma non l’ho mai scritto – va bene, lo ammetto, me n’ero dimenticato. Stavo tornando a casa dopo le prove teatrali, ero fermo all’incrocio tra corso Sempione e viale Monteceneri in attesa non che il semaforo divenisse verde, ma che le auto smettessero di passare in direzione autostrade.
Nel mentre ho visto un paio di flash, il che mi fa immaginare che ci sia un simpatico fotoruber [1] pronto per chi ha un po’ troppa fretta.
Ah, tanto io ero in bicicletta.
[1] forse era anche “velox”, non è che quelle due auto andassero così piano. Però è un pezzo che non creo neologismi.

sacchetti gratis

Al Carrefour i sacchettini di plastica piccoli sono gratuiti. Questo significa che il loro costo è spalmato su tutto il resto, ovviamente; e che la gente se li piglia allegramente, contribuendo all’inquinamento.
Ma c’è un terzo punto. Ieri ho comprato tre bottiglie di succo ACE (chiamare un succo di frutta come una candeggina non è esattamente un’ideona, ma tant’è) e la cassiera mi ha consigliato “usi due sacchettini uno dentro l’altro, perché sono sottili”. Effettivamente lo spessore della plastica sembra essere la metà di un sacchetto normale, e un terzo di quelli robusti: tanto, se una cosa è gratis non vale la pena di spenderci molto.
E ricominciare a farli pagare, ‘sti sacchetti?

addio

anche se non penso che tu abbia mai letto il mio blog. Ma tanto so che ti facevi raccontare quello che facevo :-)
Eri una nonna ad honorem, e sono stato felice di averti avuta.

c'è gente strana

Ho scoperto l’esistenza di Google Swap, un servizio “per chi vuole avere un account Gmail”. Visto che in questo momento gli account si attivano solo per vie traverse (grazie Massimo :-) ), qui si può offrire qualcosa ai fortunati per ottenere questo indirizzo “prima che il servizio parta pubblicamente e restino solo gli indirizzi più sgalfi”.
Mah.

Però…

Non so quanti siano i simpatizzanti del centrodestra a leggere queste notiziole. Qualcuno ce n’è, lo so. Ad ogni modo, volevo solo ricordare che non sono per principio contrario a tutto quello che dice o fa la destra. Ad esempio, concordo con gli esponenti, da Fini in giù, che si sono affrettati a ricordare alla sinistra che anche nel caso perdessero alle Europee non sognano proprio di indire nuove elezioni politiche. Perché mai dovrebbero? Le elezioni sono fatte per cinque anni, non fino a quando si cambia idea. Altrimenti si sarebbe votato ogni anno.
Quello che spero è che gli attuali governanti si accorgano che forse gli italiani che li hanno votati si aspettavano qualcos’altro da loro, e quindi inizino a farlo.
E l’altra cosa che spero è che tutti provino a pensare che le elezioni europee hanno un significato un po’ diverso delle liti di casa nostra.