Già ieri sera avevo notato che il bus dell’AMP che abbiamo incrociato mentre tornavamo a casa era fuori dal suo normale percorso. Stamattina, dopo che sono salito sul bus, ho scoperto con un po’ di timore che in effetti non faceva più il solito giro, passando dal capolinea del 15. Non è la fine del mondo, visto che tanto col biglietto che uso io non posso prendere la 328 per tornare a Famagosta, e con la nuova fermata forse devo fare cento metri in più a piedi; ma è comunque una notizia che scuote le mie certezze, tenuto conto che l’orario in vigore fino a questa estate era datato 22 dicembre 2001 e che quindi ormai lo conoscevo praticamente a memoria. Peccato che il sito del comune di Basiglio (l’unico che parli della cosa) afferma sì che questa modifica è stata fatta il primo agosto, ma si guarda bene dallo spifferare i nuovi orari, o dire che sono rimasti gli stessi… Stamattina siamo partiti alla solita ora, ma questo significa poco.
Netturbiadi
Come promesso, la notizia principe della giornata merita una notiziola tutta per sé.
Su Metro leggiamo che gli spazzini, pardon gli operatori ecologici, hanno i loro giochi olimpici: a Riccione è infatti partita oggi la diciassettesima edizione delle Netturbiadi, “olimpiadi sportive e culturali”. Secondo Mario Ricci, che firma il trafiletto, ci saranno specialità tipo “guida del motocarro”, “svuotatura cestini” e “spazzamento”. Giuro, c’è scritto questo. Per curiosità, sono andato a vedere il sito ufficiale – ormai un sito non lo si nega a nessuno – che non riporta affatto queste discipline, a meno che non siano nascoste nella voce “netturbino dell’anno”: ci sono piuttosto vari sport, il che mi sembra normale. Una forse simpatica bufala?
Quotidiani gratuiti in gran forma
Visto il cielo odierno, ho deciso che forse non era il massimo prendere la bicicletta oggi, e mi sono orientato sui mezzi, il che non è stata una pessima idea visto che quando sono arrivato a Rozzano pioveva. Il sottoprodotto di tale scelta? Aver preso per la prima volta nella stagione i quotidiani gratuiti, per verificare se c’è qualcosa di diverso rispetto al passato.
Iniziando con il nazional-popolare Leggo, spicca immediatamente in prima pagina il notizione: “La campanella? È già uno stress”, con spiegazioni nelle pagine interne su come la madre senta l’inizio delle elementari come una perdita del figlio, che a sua volta sente questa tensione e sta male a sua volta, in perfetto stile “inserto pissicologico del settimanale da leggere in spiaggia”. Soliti messaggi subliminali “Mediaset è molto meglio della Rai”, e il notizione sulla possibilità di scommettere su Miss Italia. La notizia è anche riportata su Metro, ma solo qui viene riportato il commento di Enzo Mirigliani, dove il centoventenne patron spiega che «siamo contrari ma abbiamo già vissuto tanti cambiamenti». Effettivamente, rispetto all’invenzione della ruota, la possibilità di scommettere su una candidata non è una gran cosa.
Insomma, Leggo non ha dato grandi soddisfazioni. Fortuna che c’è il frullatore Metro, che oggi ci fornisce una messe di notizie. Prima pagina, taglio di spalla, primo trafiletto: “I bambini, influenzati dai genitori con il vizio del fumo, già a due anni iniziano a immaginare di diventare fumatori”. A immaginare, esatto. Ma non preoccupatevi, non hanno usato la risonanza magnetica o i radioisotopi su quei poveri fanciulli: si sono limitati a verificare il loro interesse alle sigarette. Chissà se hanno fatto un gruppo di controllo con i genitori che mangiavano patatine fritte… Ma quasi ogni pagina di Metro oggi ha delle chicche. A pagina 2, il cappellano trentino che partecipa a uno sciopero della fame contro un inceneritore spiega che bisogna capire che i rifiuti sono ancora dei beni e «vanno tradotti»: in tedesco? A pagina 3, scopriamo che i padri eccessivamente rigidi devono pagare con l’addebito nella causa di separazione: e dire che il padre che ha perso la causa è un avvocato… Proseguendo, scopriamo che a Tonga hanno fatto una marcia per avere maggior democrazia, e ad esempio evitare di doversi presentare al sovrano camminando a quattro zampe: molto folcloristico, potrebbero introdurlo da noi. Ma la democrazia è una cosa difficile da ottenere: a Pechino si stanno preoccupando per gli otto milioni di SMS spediti per votare la vincitrice della trasmissione televisiva equivalente alla nostra “Corrida”, e hanno vietato la prossima edizione. Meglio che i messaggini li spedisca solo la PresDelCons locale.
Andiamo avanti: un virus informatico, Yusafali, si ativa quando uno cerca di connettersi ai siti porno, facendo apparire la scritta “chiedi perdono per i tuoi peccati” in arabo e inglese, e disconnettendo il PC. Vi rendete conto? Esattamente l’opposto dei nostri virus, che ci fanno connettere a caro prezzo via dialer per farci prendere i file porno. È un vero scontro di civiltà. Ma la meglio notizia merita una mia notiziola tutta per lei, e quindi la tratterò a parte.
Infine City, il Corsera liofilizzato, divide con Metro la notizia che a Nanchino le autorità locali stanno impedendo di guidare i taxi a chi ha i capelli troppo lunghi oppure porta i baffi o ancora si trucca troppo. Anche Bisio avrebbe dei problemi, visto che per par condicio pure i calvi vengono fermati. Non si accenna alla necessità che il tassista sappia trovare la via giusta, ma in effetti non è poi così importante: è l’abito che fa il monaco, pardon il tassinaro. In Gran Bretagna, invece, i problemi sono diversi: un agente immobiliare ha deciso di ofrire un maiale vivo a tutti gli acquirenti di una casa. No, non lo fanno per dare un po’ di futuri prosciutti ai futuri proprietari: «gli animali saranno ammaestrati per poter essere integrati nella vita familiare». Le immagini del marito inglese in canottiera e bottiglia di birra in mano dovranno venire aggiornate.
Sciopero Alitalia
Non riesco a capire tutto il casino sui voli cancellati “per cause tecniche” secondo l’Alitalia e “perché non avevano personale di volo” secondo il Sult.
Chiunque sia abituato a volare sa benissimo che se capita che gli aerei non siano troppo pieni Alitalia si affretta a compattare i passeggeri adducendo vari motivi tecnici: così risparmia sicuramente sul carburante e forse anche sugli stipendi, se adesso hanno introdotto il nuovo sistema di incentivi sulle ore volate.
Con tutta la storia dello sciopero selvaggio, molta gente ha preferito evitare di volare in questi giorni, anche da noi alcune riunioni sono state rimandate o sostituite da videoconferenze; ergo i voli saranno stati mezzi vuoti; ergo Alitalia ha subito compattato. Ma probabilmente dirlo così non andava bene né all’azienda né al sindacato…
Sudoku alla Città del Gioco
A me il sudoku non piace. Inutile. Ho provato a risolverne qualcuno, e mi sono chiesto perché passare dieci minuti della mia vita (livello medio Repubblica) per riempire lo schema, quando non sopportavo nemmeno le prove di intelligenza della Settimana Enigmistica.
Comunque vi avviso che alla Città del Gioco in via delle Forze Armate a Milano domani sera intorno alle 21 inizierà un torneo bimensile (il secondo e il quarto giovedì del mese, perché il terzo è riservato alle Cenerentoliadi…). Io domani sera passerò, ma senza giocare :-)
Frequenze radio
Come ho già scritto, quando io e Adolfo andiamo in ufficio con la sua auto la colonna sonora ufficiale era fornita da Radio Superhit, frequenze 92.4 e 92.6 MHz. Qualche giorno prima di ferragosto, senza nessun avviso, ci siamo trovati improvvisamente il segnale di Lattemiele, come anche indicato dall’RDS. Mah, ci siamo detti, si vede che hanno deciso di chiudere. E in effetti ieri mattina ho anche visto un cartellone pubblicitario dove Lattemiele pubblicizzava come proprie quelle frequenze.
E invece stamattina l’RDS indicava di nuovo Superhit. I jingle, e le news sono indubbiamente i loro: mancano però i deejay mattutini, Lapo e Samanta. La certezza definitiva l’abbiamo però avuta quando è arrivata la voce che attendevamo con ansia: Giampaolo Furia!. Resta da capire che cosa stia succedendo nell’etere milanese.
spia della sporcizia?
Come riuscirete a leggere quando finalmente riuscirò a mettere a posto il resoconto delle nostre vacanze estive, mentre stavamo girellando per la Provenza ci siamo trovati con la spia dell’airbag della nostra 147 che rimaneva accesa. Dopo averci pensato su un po’, abbiamo preferito rischiare ed evitare di andare da un meccanico locale: già non sappiamo spiegare le cose in italiano, figuriamoci in francese.
Ieri abbiamo cercato un meccanico per vedere cosa è successo: il migliore risultato è stato un appuntamento per lunedì 12, e fin qua nulla di strano. Però Anna ha pensato bene di portare comunque l’auto a lavare, per togliere tutto lo sporco e la salsedine. Bene, torno a casa e mi fa “sono andata a prendere la macchina dopo il lavaggio, e sai una cosa? non si accende più la spia”.
Ora, che l’accensione della spia non significasse che si fosse scassato l’airbag potevo anche immaginarlo. Ma che una pulizia, per quanto accurata, fosse sufficiente a rimettere le cose a posto no…
<em>Gli Schwartz</em>
Non so esattamente come giudicare il libro (Matthew Sharpe, Gli Schwartz [The Sleeping Father], Einaudi – Stile Libero Big 2005 [2003], pag. 300, 14.80, ISBN 88-06-17286-7, trad. Matteo Colombo). Sharpe si deve essere sicuramente fumato della roba buona, perché non si puo onestamente dire che non ci sia una trama, ma spesso più che di commedia si dovrebbe parlare di immaginismo; il tutto all’interno di una famiglia ebrea col padre in coma, la madre – che aveva già divorziato da lui – scappata all’Ovest, e due figli adolescenti, Chris sessuomane senza fortuna e Cathy in preda a una conversione mistica verso il cattolicesimo. A loro si aggiungono una serie di comprimari le cui vicende si intrecciano tra di loro e con gli Schwartz, con battute a volte fulminanti e uno spaccato di vita nella provincia dell’Est statunitense. La traduzione è generalmente ottima e rende bene sia lo stile di Sharpe che le battute, il che non era affatto semplice: ci sono però un paio di svarioni, quando Lila parla di matrimonio al posto di divorzio, e l’Atto di Carità che è diventato di Amore.