Oggi ho comprato Repubblica, e non avendo nulla di meglio da fare mi sono messo a contare le pubblicità direttamente legate alla finale di calcio di stasera. Sono undici, per un totale di undici pagine e un sesto (uno di loro è stato più sparagnino e ha messo solo un modulo da un sesto di pagina, in compenso un altro si è preso le due pagine centrali e ha riportato la media in positivo).
Naturalmente il budget pubblicitario era già previsto, e si saranno tutti limitati a pagare un po’ di più il loro creativo di fiducia – poco, visti i risultati – per avere la pagina pronta “non si sa mai se”. Ma allora mi chiedo perché questa captatio benevolentiae nei confronti del lettore: sarà anche vero che in caso di vittoria avremo una spinta all’economia – il culo di Prodi – ma la cosa mi pare una piccineria.
Qualche notizia correlata, perché non è che possa moltiplicare le notiziole sul mondiale
– Ci sono quelli di Mediaworld che stanno gufando, visto che in caso di vittoria azzurra dovrebbero tirare fuori dieci milioni di euro in buoni acquisto promessi a chi si comprava gli enormi e carissimi tv al plasma o LCD; ma immagino che avessero fatto un’assicurazione e quindi al limite è chi aveva accettato il rischio che sta gufando.
– i banchetti di bandiere sono spuntati a tutti gli angoli di strada, oggi è più facile che ti vendano una bandiera piuttosto che ti lavino i vetri della macchina. Anche lì, se uno ci pensa, è un bel rischio di impresa: e se l’Italia non ce la facesse?
– le trombe hanno cominciato a risuonare stamattina, non troppo presto per fortuna.
I "viaggi pentole"
Quando mi sono messo a fare la cernita tra la pubblicità nella casella della posta (cartacea), non ci volevo credere. C’era un volantino in cui La Vera Ambra srl mi invitava per il 22 luglio a trascorrere a soli 17 euro e mezzo una piacevolissima giornata a Livigno, “zona franca dove tutto costa meno”.
Il volantino mi ha riportato a quindici anni fa, quando per un certo periodo era improvvisamente scoppiata la moda dei “viaggi pentole”; la metodologia è la stessa, con pranzo e un bellissimo regalo offerto ai partecipanti, e un'”INTERESSANTISSIMA Presentazione di articoli casalinghi e modernissimi elettrodomestici TENUTA DAI NOSTRI SIMPATICI DIMOSTRATORI CON ASSOLUTE NOVITA” (copio dal depliant, comprese maiuscole e assenza di accento). Le uniche differenze che saltano agli occhi sono l’indirizzo email laveraambra@libero.it, e il costo che dalle una volta era di sole 19.900 lire: almeno possiamo dire che non hanno fatto 1000 lire = un euro.
L’unica cosa che mi chiedo è quanto il riesumare questo tipo di iniziative sia un fatto negativo almeno per quanto riguarda lo stato dell’economia italiana.
il feed dei commenti
Non so in quanti utilizzino il mio feed per i commenti (http://xmau.com/notiziole/commenti.rdf, per chi non ne avesse mai sentito parlare). Ugo è uno di loro, e da buon lettore pagante mi ha fatto notare come fosse diventato impossibile usare il feed per connettersi alla pagina del messaggio.
A dire il vero non avevo toccato nulla, e quindi non so esattamente cosa fare. Ho provato a dare un’occhiata al testo del feed, e ho visto che c’era qualche errore: la soluzione attuale dovrebbe essere migliore, ma non ci giurerei. D’altra parte usare la versione RSS 0.91 per il feed è limitante, e non posso mettere più campi; ma la mia vecchia versione di Movable Type non è così ben conosciuta da permettermi di scopiazzare qualcosa di nuovo.
Ditemi comunque se così sembra meglio…
Aggiornamento: (11 luglio) Per il momento ho creato un secondo feed per i commenti, http://xmau.com/notiziole/comments.rdf (insomma, comments e non commenti). Il betatester di fiducia conferma che funziona.
Blogghella 2000
Posso confermarlo ufficialmente: Marta e Lele si sono sposati.
(a dire il vero le partecipazioni mi sono arrivate solo stamattina… gliel’avevo detto che avrebbero dovuto inviare un bel pdf)
Il cappellino della sposa era favoloso, la tenuta Jedi dello sposo pure.
E scoprire che il secondo nome di Emmanuele è Bassiano non ha prezzo.
(è ora del pranzo… aggiornamenti in futuro)
Dopo Dario Fo, Moni Ovadia
E così anche il secondo attore “prestato alla politica” decide che il prestito è bello se dura molto poco. Dario Fo si è sfilato dal posto di consigliere comunale a Milano non appena terminati i conteggi dei voti; Moni Ovadia l’ha fatto oggi dopo essersi improvvisamente accorto che l’impegno necessario era ben maggiore di quello che si aspettava, e cozzerebbe contro i suoi spettacoli. Nemmeno Berlusconi si è ancora dimesso, il che è tutto dire.
Io non ho votato né per Fo né per Ovadia, e nemmeno per le loro liste, quindi la cosa mi tocca relativamente poco. Quello però che io (e non solo, direi) trovo tristissimo è questa volontà di gabbare l’elettore con lo specchietto del nome famoso. Occhei, mi direte, è colpa di chi vota che non pensa che fare l’amministratore della cosa pubblica non è esattamente la stessa cosa che stare davanti a un palcoscenico – non necessariamente più facile o più difficile, semplicemente diverso; ma ciò non dovrebbe esimerli dal semplificarci la scelta.
diffrazione
In questo momento a Milano sta diluviando, anche abbastanza forte visto che per un po’ è persino saltato il segnale di Radio Popolare. Io ero su in studio a cazzeggiare al pc, senza preoccuparmi più di tanto della pioggia di stravento: tanto la finestra del bagno era chiusa, e in camera avevo abbassato quasi del tutto la tapparella, lasciando tre dita di spazio.
Quando sono sceso in camera, non solo mi sono trovato tutto il parquet vicino alla finestra zuppo d’acqua – nulla di male, uno straccio e via – ma persino la mia metà del letto era bagnata. Ho fatto una rapida stima, e per bagnare così il letto la pioggia doveva arrivare con un’inclinazione di venti gradi, che mi sembra molto anche per una raffica di stravento…
(non preoccupatevi più di tanto: stanotte Anna è a Padova, quindi posso dormire dal suo lato e domani sarà tutto a posto!)
Controllori 2
A causa della legge statistica nota agli studenti come “doppietta”, dopo l’incontro di lunedì oggi ho ritrovato i controllori sul 15.
Però stavolta mi hanno chiesto il biglietto: non so se perché c’era davvero poca gente oppure perché hanno letto la mia vecchia notiziola :-)
Mai più senza
Mentre cercavo informazioni su City, sono capitato su questa pubblicità. Cito dal testo:
Quando lo vedrano (sic), a casa o in ufficio, tutti vorranno avere un tappetino del mouse superaccessoriato come questo e con design così curato.
Mi chiedo ancora come riuscire a non spendere 33 euro per avere
* Una radio FM
* Una calcolatrice
* Un orologio digitale
* Una clip portadocumenti
* Un porta biglietti da visita
e il supporto da polso “inclusio” (sì, l’ortografia non è compresa nei 33 euro).
Ah, mi rifiuto di essere citato in causa nel caso qualcuno decida incautamente di acquistarlo!