mi porto avanti col lavoro

Mi è capitato per caso di guardare l’Ansa di oggi e trovare questa notizia. Vorrei fare notare la costruzione perfetta del testo, che in poche righe riesce a creare un climax: si parte dalla annotazione che la signora in questione è madre di venti figli, si continua con l’ingresso nella felice famiglia di un computer, e si termina con la chat galeotta con il soldato dai capelli rossi. Se ci fate caso, è l’identica struttura della parte iniziale di una favola; tutti gli elementi più piccanti, che il mio curioso lettore può trovare nell’articolo originale, sono stati eliminati. Tra l’altro, l’unico riferimento ai capelli rossi dell’amante nel pezzo del Sun è il soprannome “Ginger”; in compenso veniamo a sapere che l’uomo “has a piercing on his manhood” :-)
Ma quello che trovo davvero favoloso è come l’anonimo compilatore del lancio d’agenzia sia riuscito a compattare tutto in un testo così breve; sicuramente tutta un’altra cosa rispetto a quest’altro lancio, che riesce a spostare la patria della delegazione dalla cinese Pechino alla sicula Pachino…
Ah, il mio titolo si riferisce all’altissima probabilità che domattina vi troviate spiattellata la notizia sul vostro quotidiano gratuito preferito (io scommetterei su Leggo).
Aggiornamento: (11 luglio) Leggo ha la notizia a pagina 10, Metro a pagina 7; in entrambi i casi appare la notizia “purgata”. Su City non so.

siamo sempre di più

A quanto pare, siamo sempre di più. L’Istat ci comunica che a fine 2005 la popolazione italiana è passata a 58.751.711 abitanti. Ci sono quasi 42000 persone tornate all’esistenza dopo le rettifiche post-censimento e 260000 immigrati in più rispetto agli emigrati. Ma quello che vorrei fare notare è il terzo numero, quello che considera il movimento naturale (nati meno morti). Il valore è infatti negativo, seppur di poco: 13.282 persone. Ma tanto i leghisti non sanno fare i conti e al limite tuoneranno contro “tutti quei negher”, invece che accorgersi che senza di loro noi scompariremo.

nonsolomondiali

Nonostante la vittoria ai mondiali – ah, interessante notare come solo Metro abbia una sopracopertina legata alla vittoria, mentre Leggoce l’ha per un’autovettura e City ne fa a meno – qualcosa di interessante dai quotidiani gratuiti si riesce comunque a tirare fuori.
Su Leggo per la serie “piccoli fan” scopriamo che un trentaseienne friulano percorre da 16 anni l’Europa con uno striscione “After Elvis Only Keith”, nel senso del chitarrista degli Stones. Nel caso non lo si fosse capito, i nonni del rock stanno facendo la tappa milanese della loro ennesima ultima tournée, graziati anche da donna Letizia che ha emesso un’ordinanza antisordina per il concerto. Però trovo più interessante l’articolo sul ritocco last-minute anticiccia. Secondo quanto scritto, il Vela Smooth “utilizza la radiofrequenza e manipola meccanicamente i legami fibrosi, la pelle e lo strato di grasso, e con una luce a infrarossi aumenta l’elasticità della pelle e ne stimola il metabolismo”. Che scaldando la pelle si suda, ci arrivavo da solo, così come posso intuire che massaggiare possa essere utile. Ma la radiofrequenza?
Con Metro abbiamo come sempre la rubrica “Mi consenta…” che dev’essere stata ideata da un sadico e che non è ingiustamente considerata un cult. Oggi abbiamo l’assessore al bilancio del comune di Catania interrogato sulla notifica di sfratto per morosità inviata al comune stesso. Prima giustificazione: “è colpa delle precedenti amministrazioni che hanno gestito il budget in maniera sconsiderata”. Quando l’intervistator gli fa notare che il sindaco è lo stesso da sei anni, spiega che “c’era bisogno di più personale; oggi siamo passati da 265 a tre consulenti esterni”. Uno si chiede cosa se ne facevano degli altri 262. Ma la perla è in fondo, con il consiglio “Conviene di più affitare alla pubblica amministrazione, perché è in grado di saldare i debiti”. Ineffabile. Ma d’altra parte a Metro sono anche riusciti a riempire la pagina di economia con una serie di interviste a tassista notaio panificatore farmacista e bancario sul decreto Bersani spiattellandole tutte insieme nella pagina e mostrando come naturalmente ognuno apprezzi tutto quello che non lo tocca…

The Art of the Infinite – The Pleasures of Mathematics (libro)

[copertina]
Libri – matematici e non – sull’infinito ce ne sono tanti, forse quasi troppi. Questo (Robert ed Ellen Kaplan, The Art of the Infinite – The Pleasures of Mathematics, Oxford University Press 2003, pag. 324, $16.95, ISBN 0-19-517606-5) è strano sia per il suo tono, che alterna formule e dimostrazioni a passaggi quasi narrativi, che per i temi trattati, che racchiudono anche esempi di geometria euclidea e descrittiva dove l’infinito nel secondo caso è almeno definito, ma nel primo no. Eppure quando si arriva alla fine ci si accorge che il libro ha una sua unità intrinseca, anche se confesso di avere trovato la sua prima parte un po’ noiosa. Per fortuna ho proseguito nella lettura: alcuni argomenti sono trattati in maniera che non mi era mai capitato di vedere, e mi hanno dato degli spunti interessanti per comprendere meglio cosa sta davvero dietro a formalizzazioni come quella della geometria proiettiva o l’impossibilità di costruire con riga e compasso un eptagono regolare.

I biscotti del Lidl

Spinto da un post di vb che comunicava l’arrivo dei nuovi tipi di biscotti della Ital d’Oro al Lidl, mi sono messo a fare una rapida ricerchina. Ho scoperto che i biscotti di questa sconosciuta società sono prodotti nello stabilimento di via Santa Lucia 51 a Fossano. A questo punto ho inserito quella stringa su google, e con un paio di click ben posti sono arrivato qua. Non mi resta che andare a vedere quanto costano gli stessi biscotti marchiati Balocco :-)

ancora sul matrimonio dell’anno

Per chi volesse sapere qualcosa in più del mio scarno resoconto sul matrimonio di Marta e Lele, può andare a vedere ComidaDeMama, Farfintadiesseresani, Lellina (beh, è il pre-matrimonio), PM10, *SB*, Typesetter. Ma ci sono anche le foto: le mie, quelle di Typesetter, comprese quelle del menu, quelle di PM10, e quelle di Comida.
Bene, direi che questo è il mio post con il maggior numero di link :-)
A parte tutto, alla Cantina di Manuela si è mangiato bene, e soprattutto abbiamo avuto la gioia di poter vedere i piccioncini belli felici.

Motori di ricerca o spammatori?

Dando un’occhiata agli indirizzi che arrivano al mio sito, ho scoperto delle cose molto strane. Ci sono per la precisione due categorie di indirizzi sospetti. Il primo vede come esempi http://3.maligiorni.com/appuntocopiato/, http://61.spb-maps.org/immaginibuffe/, http://www932.adluvio.net/accordopianoforte/: come si può notare, il nome del sito ha sempre un numero, e poi si ha come parola chiave una stringa di ricerca. La cosa strana è che mettere un semplice www al posto del numero fa uscire fuori un “not found”. Il secondo tipo invece vede esempi del tipo http://sito/engine/go.php?casino, dove “sito” è ad esempio i.fisdcrer.it oppure www.estinzioneumana.it, e “casino” è una strana stringa codificata, che inizia con un sito simile a quello dato – ad esempio, to=http://www10.4t_fisdcrer.it-4g__h6_2.com/d/sr/ – e continua con una serie di parametri. A differenza del caso precedente, se uno prova a digitare queste URL gli viene chiesto un cookie di sessione, e la pagina che viene ritornata è compressa (e quindi salvata in una locazione temporanea sul vostro PC).
Potrebbero essere semplici motori di ricerca pubblicitari messi su nomi a dominio a parcheggio (il che però mi fa pensare che è strano essere contattati così per caso), o forse no. Meglio comunque non verificare.