Il sito Ryanair ha un link delle “Free travel guides” di una serie di città, in varie lingue.
Torino è reputata sufficientemente importante per esistere, ma non abbastanza per avere la voce in italiano: quindi il sito ci comunica che “Non questa guida è attualmente disponibile nella lingua scelta”. Avessero scritto “scelta lingua” mi sarebbe venuto in mente Asterix e i britanni, peccato.
Ma il meglio è vedere l’elenco delle lingue disponibili: inglesi (plurale, magari prendono anche la versione USA), tedesco, svedese e… lucidatura.
(sarebbe il polacco, “polish”. Capito?)
La guida in sé ha delle chicche niente male, a partire dalla foto iniziale che per i non autoctoni è del Castello… di Rivoli. Che ne dite di
«Torino è situata molto più vicino alla Svizzera che a Roma. Tale fatto permea la città ed è rivelato nel centro della città e nel solidi quartieri di fine secolo»? Il povero lettore scoprirà inoltre che – a mesi dalla fine delle Olimpiadi – l’1, il 4 e il 18 continuano a girare per 24 ore al giorno.
(da Storiedime)
The Gwigle Game
La vostra idea di “ricerca in rete” è scrivere una parola sull’apposito campo e vedere cosa viene fuori? Da oggi – beh, da un po’ di tempo a questa parte, ma io l’ho scoperta solo oggi – potete imparare i vari operatori speciali di Google con questo gioco (scritto in web 2.0, naturalmente, perché sennò non si potrebbe dire quanto è figa l’applicazione). Il gioco consiste nell’indovinare la ricerca che porta alla pagina di risultato mostrata; cliccando su “show tips” non viene dato nessun “aiutino”, a dire il vero, ma ci viene spiegato qual è il significato del tipo di richiesta che viene effettuato, e qual è la sua sintassi.
Io mi sono fermato al livello 1.c, e ho dovuto cercare un paio di aiutini in giro… a voi la palla, pardon la tastiera!
Federalismo tariffario
Non so se ve ne siete accorti: la scorsa settimana l’assessore alla Pianificazione Territoriale e Urbanistica della regione Liguria Carlo Ruggeri ha buttato lì un’ideona: aumentiamo il pedaggio delle autostrade liguri, ma solo nel weekend, dal venerdì pomeriggio alla domenica sera. Il Corsera aveva assolutamente glissato sulla cosa, tanto che sabato c’era giusto una lettera al giornale che riportava la notizia, mentre La Stampa – i piemontesi non sono tirchi come i liguri ma si avvicinano, quindi la notizia era importante – ci aveva dedicato mezza pagina più il richiamo in prima pagina del Belpoliti nello spazio solitamente presidiato da Gramellini.
È ovvio che l’assessore pensi a lucrare su tutti i turisti mordi e fuggi dei weekend – dimenticavo infatti di aggiungere che il balzello non si sarebbe dovuto applicare per i percorsi inferiori ai 50 km, e che sarebbe di “qualche decina di centesimi”, niente di più. E quello che forse non è noto è che non sarebbe nemmeno un’innovazione: sabato dell’altra settimana abbiamo preso un treno Chiavari-Moneglia pagando dieci centesimi in più grazie alla “tariffa regionale weekend”, tariffa che già mi suona abbastanza impugnabile da chi volesse rompere le palle a Trenitalia.
Chi conosce i liguri non si scomporrà affatto della notizia, e chi conosce i milanesi che sciamano in Liguria potrebbe anche essere d’accordo; però mi chiedo che cosa succederebbe se tutte le regioni iniziassero a chiedere simili balzelli, con le scuse più svariate. Altro che il federalismo fiscale tanto propugnato dalla Lega!
Workfriendly
Avete un capo che passa ogni tanto a verificare che non stiate navigando in giro per la rete, invece che lavorare? Allora Work Friendly fa al caso vostro. In pratica, tu metti un’URL, clicchi su “Is this good for the company?” e dovrebbe aprirsi una finestra del browser con una skin stile simil-office2003 dove trovi il testo della pagina richiesta: niente immagini, solo testo, ma comunque con la possibilità di navigare su e giù. C’è persino il Boss Key che sostituisce alla pagina vista un testo sulla procrastinazione :-)
L’unica cosa che non sono riuscito a capire è come mai su molti siti il giochino non sembri funzionare. Magari serve una pagina validata W3C, il che fa fuori la maggior parte dell’internette nostrana e no…
Contrordine al Tour
Se non ve ne foste accorti, il vincitore del Tour de France 2006, Floyd Landis, è stato squalificato. Questo significa in pratica che ad Oscar Pereiro Sio, noto per la fuga bidone di quest’anno che l’ha visto arrivare con mezz’ora di vantaggio sul gruppo, verrà asegnata la vittoria a posteriori: sembra infatti non abbiano fondamento le voci che affermavano che l’Inter avrebbe potuto giocare in maglia gialla le partite di Champions League della prossima stagione.
Detto ciò, ci sono alcuni punti che non sono poi così chiari. Landis è stato trovato positivo in una tappa che ha stravinto, e in cui sapeva pertanto che sarebbe passato attraverso il controllo antidoping. Inoltre, ma questa è una mia curiosità, mi chiedo quale sia la differenza tra il testosterone sintetico e quello naturale: non credo che i laboratori mettano apposta un marcatore. È possibile, come dice uno dei miei tanti ex-colleghi Tilab, che abbiano semplicemente sbagliato le dosi, visto che un organismo biologico non è certo una macchina deterministica. Ma d’altra parte è anche vero che nessun ciclista può farsi tre settimane di una grande corsa a tappe a quei ritmi senza alcun aiutino: e bisognerebbe vedere qual è il limite tra un integratore magari dato per endovena e una sostanza nella lista dei dopanti.
Infine, vogliamo parlare un po’ dell’ipocrisia degli organizzatori della Grande Boucle, che in nome del Codice Etico decidono chi non può partecipare? Devo ammettere che alla prima notizia del doping di Landis mi è venuto naturale un piccolo ghigno nei loro riguardi. Poi mi si è spento, perché tanto so che quelli là faranno al solito finta di nulla.
29 minuti
Riallacciandomi a quanto scrissi sulle ferie milanesi, quello del titolo è il tempo che ho impiegato stamattina in auto per arrivare in ufficio, nonostante le deviazioni per lavori in corso che riempiono la città. Considerando che in bicicletta ci metterei circa il doppio del tempo, e coi mezzi ben più del doppio – l’orario estivo ridotto e la chiusura del tratto Famagosta-Abbiategrasso della linea verde colpiscono pesantemente il mio tragitto – direi che in questa settimana c’è un vantaggio competitivo notevole!
Concepts of Modern Mathematics
Ogni tanto sbaglio gli acquisti. Questo libro (Ian Stewart, Concepts of Modern Mathematics, Dover 19953, pag. 340, $12.95 , ISBN 0-486-28424-7) non è nient’altro che un testo scolastico su quella che è diventata di moda come la “nuova matematica”. Quello non sarebbe stato poi chissà quale problema, se il testo fosse stato scritto nel modo brillante che mi aspetto da Ian Stewart; purtroppo però questa è probabilmente la sua prima opera – la prima edizione del libro è infatti del 1975 – e si sente che l’autore aveva sì delle potenzialità, ma non erano state ancora espresse. Alla fine, pertanto, il libro non ha nemmeno il fascino di un’opera antica che uno magari legge da un punto di vista storico; se ne può fare tranquillamente a meno.
Ma Blockbuster è diventata australiana?
Sono andato con Anna dal Blockbuster più vicino a noleggiare un DVD. Mentre Anna faceva la sua scelta – non amando il cinema, non mi metto a proporre nulla – sento gli onnipresenti altoparlanti che ci assicurano che possiamo vincere un viaggio in Australia: basta noleggiare un DVD di film prodotto in Australia, blablabla. Guardo il frigo contenente bottiglie e bottiglie di birra Forster Foster’s, australiana. Paghiamo, usciamo e butto l’occhio su uno dei volantini lasciati in fondo, come estremo tentativo di prendere all’amo il consumatore. Mutui casa, da una banca australiana.
Ho verificato: non mi pare proprio che Blockbuster sia australiana, anzi. Eppure c’è una campagna nazionale che nemmeno McDonald’s con i suoi hamburger rinominati si mette a fare. Cosa ci sta sotto?