Comitato consultivo sul futuro di internet

Il nostro prode governo mica ferma la sua attività solo perché siamo in agosto! Come si può leggere da questo comunicato, giovedì scorso il ministro per l’Innovazione ha istitituito e riunito presso i suoi uffici un comitato, “costituito da otto tra i massimi esperti italiani di Internet”, che dovrebbe assistere il ministero nella preparazione all’Internet Governance Forum che si terrà tra due mesi e mezzo ad Atene.
Nonostante quello che potrebbe pensare qualcuno di voi, non sto rosicando perché non sono stato considerato “tra i massimi esperti italiani di Internet”. Si sa che queste posizioni sono appannaggio di chi fa in un modo o nell’altro il politico, e in questo campo io sono assolutamente sconosciuto. Accetto persino di immaginare che Rodotà possa essere considerato un “esperto informatico”, oltre a chiedermi come mai il povero ex-senatore verde Cortiana sia risultato vittima del correttore di bozze automatico, risultando trasmogrificato in “Cortina”.
Però mi picco di conoscere almeno i nomi di chi effettivamente è un esperto. Com’è che Matilde Ferraro e Antonino Mazzeo non mi dicono assolutamente nulla? Sono diventato così irrimediabilmente out?

censura googliana?

In uno dei miei soliti attacchi di egocentrismo, ho provato a scrivere “maurizio codogno” nella pagina di ricerca google. La risposta è stata “Risultati 1 – 100 su circa 103.000”. Nulla di strano, il numero totale di voci è sempre una variabile assolutamente casuale che non rispecchia certo quanti risultati vengono mostrati; in genere ce ne stanno circa 400-500. Questa volta, invece, un mortorio. Solamente 150 risultati, non uno di più. D’accordo che siamo in agosto e quindi magari uno si aspetta inconsciamente qualcosa in meno del solito; ma qua la cosa assume i criteri del mistero, perché ad esempio l’elenchino non ritorna alcun risultato relativo al mio omonimo che nel campo calcistico ha sicuramente più notorietà del sottoscritto. Che sarà successo?

Tempismo

L’ASL milanese e la Regione Lombardia hanno preparato un bel volantino “Emergenza caldo” e l’hanno distribuito porta a porta. È arrivato ieri.

Inflazione estiva

In questo momento Anna sta prendendo il treno per passare qualche giorno al mare dai suoi. Mi ha appena telefonato raccontandomi come il costo di una bottiglietta da mezzo litro d’acqua in stazione sia passato da un euro a un euro e mezzo. È abbastanza ovvio che in economia di mercato questa sia la stagione adatta per un ritocco all’insù dei prezzi di certi generi di consumo: per fare un altro esempio, ho notato come la Domenica Quiz sia pasasta da un euro a 1.10. Però un 50% di un botto non è esattamente qualcosa che passa inosservato. È proprio vero che l’economia è ripartita :-|

Babelfish gli fa un baffo!

Il sito Ryanair ha un link delle “Free travel guides” di una serie di città, in varie lingue.
Torino è reputata sufficientemente importante per esistere, ma non abbastanza per avere la voce in italiano: quindi il sito ci comunica che “Non questa guida è attualmente disponibile nella lingua scelta”. Avessero scritto “scelta lingua” mi sarebbe venuto in mente Asterix e i britanni, peccato.
Ma il meglio è vedere l’elenco delle lingue disponibili: inglesi (plurale, magari prendono anche la versione USA), tedesco, svedese e… lucidatura.
(sarebbe il polacco, “polish”. Capito?)
La guida in sé ha delle chicche niente male, a partire dalla foto iniziale che per i non autoctoni è del Castello… di Rivoli. Che ne dite di
«Torino è situata molto più vicino alla Svizzera che a Roma. Tale fatto permea la città ed è rivelato nel centro della città e nel solidi quartieri di fine secolo»? Il povero lettore scoprirà inoltre che – a mesi dalla fine delle Olimpiadi – l’1, il 4 e il 18 continuano a girare per 24 ore al giorno.
(da Storiedime)

The Gwigle Game

La vostra idea di “ricerca in rete” è scrivere una parola sull’apposito campo e vedere cosa viene fuori? Da oggi – beh, da un po’ di tempo a questa parte, ma io l’ho scoperta solo oggi – potete imparare i vari operatori speciali di Google con questo gioco (scritto in web 2.0, naturalmente, perché sennò non si potrebbe dire quanto è figa l’applicazione). Il gioco consiste nell’indovinare la ricerca che porta alla pagina di risultato mostrata; cliccando su “show tips” non viene dato nessun “aiutino”, a dire il vero, ma ci viene spiegato qual è il significato del tipo di richiesta che viene effettuato, e qual è la sua sintassi.
Io mi sono fermato al livello 1.c, e ho dovuto cercare un paio di aiutini in giro… a voi la palla, pardon la tastiera!

Federalismo tariffario

Non so se ve ne siete accorti: la scorsa settimana l’assessore alla Pianificazione Territoriale e Urbanistica della regione Liguria Carlo Ruggeri ha buttato lì un’ideona: aumentiamo il pedaggio delle autostrade liguri, ma solo nel weekend, dal venerdì pomeriggio alla domenica sera. Il Corsera aveva assolutamente glissato sulla cosa, tanto che sabato c’era giusto una lettera al giornale che riportava la notizia, mentre La Stampa – i piemontesi non sono tirchi come i liguri ma si avvicinano, quindi la notizia era importante – ci aveva dedicato mezza pagina più il richiamo in prima pagina del Belpoliti nello spazio solitamente presidiato da Gramellini.
È ovvio che l’assessore pensi a lucrare su tutti i turisti mordi e fuggi dei weekend – dimenticavo infatti di aggiungere che il balzello non si sarebbe dovuto applicare per i percorsi inferiori ai 50 km, e che sarebbe di “qualche decina di centesimi”, niente di più. E quello che forse non è noto è che non sarebbe nemmeno un’innovazione: sabato dell’altra settimana abbiamo preso un treno Chiavari-Moneglia pagando dieci centesimi in più grazie alla “tariffa regionale weekend”, tariffa che già mi suona abbastanza impugnabile da chi volesse rompere le palle a Trenitalia.
Chi conosce i liguri non si scomporrà affatto della notizia, e chi conosce i milanesi che sciamano in Liguria potrebbe anche essere d’accordo; però mi chiedo che cosa succederebbe se tutte le regioni iniziassero a chiedere simili balzelli, con le scuse più svariate. Altro che il federalismo fiscale tanto propugnato dalla Lega!

Workfriendly

Avete un capo che passa ogni tanto a verificare che non stiate navigando in giro per la rete, invece che lavorare? Allora Work Friendly fa al caso vostro. In pratica, tu metti un’URL, clicchi su “Is this good for the company?” e dovrebbe aprirsi una finestra del browser con una skin stile simil-office2003 dove trovi il testo della pagina richiesta: niente immagini, solo testo, ma comunque con la possibilità di navigare su e giù. C’è persino il Boss Key che sostituisce alla pagina vista un testo sulla procrastinazione :-)
L’unica cosa che non sono riuscito a capire è come mai su molti siti il giochino non sembri funzionare. Magari serve una pagina validata W3C, il che fa fuori la maggior parte dell’internette nostrana e no…