Questo libretto (Luigi Morelli, I rompicapo del Doktor Morb, Edizioni Infomedia 2003, pag. 79, € 7.50, ISBN 978-888150013-0) raccoglie i racconti apparsi nelle prime annate della rubrica che Morelli ha tenuto fino al 2006 all’interno della rivista Dev: il protagonista è il Doktor Morb, un matematico del futuro che vive in una galassia colonizzata dai terrestri. Tutti i racconti sono molto brevi, due paginette ciascuno; generalmente viene dato un quiz la cui risposta è comunque data alla fine del racconto, mentre qualche volta viene semplicemente presentata una curiosità matematica. La difficoltà dei problemi non è mai troppo elevata, e la lettura può dunque risultare godibile per coloro a cui piacciono vedere i numeri. Peccato però che nessuno si sia accorto che tutti gli esponenti sono stati trasformati in caratteri normali (ad esempio, 26.972.593-1 è scritto come 26.972.593-1), e quindi i numeri che li contengono risultano impossibili da comprendere!
"molti di"
deficit e imposte
Come avevo scritto a gennaio, il disavanzo 2006 dell’Italia è stato ben maggiore del 3% perché ci sono stati “oneri straordinari dovuti ai rimborsi Iva sulle auto aziendali (15,982 miliardi), ai debiti Ispa (12,95 miliardi) e alla retrocessione alla società di cartolarizzazione dei crediti agricoli”. Per chi se lo chiedesse, Ispa è Infrastrutture Spa, la famosa azienda creata da Tremonti per nascondere un po’ di deficit, specialmente per la TAV; l’ultima frase per me è abbastanza arabo, ma potrebbe significare che c’erano dei crediti agricoli praticamente inesigibili, che sono stati ceduti a una percentuale molto bassa del loro valore nominali. Correzioni nei commenti benvenute: certo che è bello vedere come i giornalisti non pensino che a copiare le cartelle stampa.
Se devo dirla tutta, mi stupisco che Prodi non sia riuscito a mettere delle altre spese 2007 a bilancio 2006, tanto per alzare ancora un po’ quel deficit e abbassare quello di quest’anno; ma probabimente hanno fatto un po’ di conti e visto che non valeva la pena. Quello che invece mi sconcerta è che l’anno scorso le imposte indirette sono cresciute del 7.8% (quindi un 4% buono in più dell’incremento dovuto all’inflazione e alla crescita del PIL) e quelle dirette addirittura dl 12,4%. Il tutto prima della Finanziaria 2007. E infatti la pressione fiscale l’anno scorso è cresciuta al 42.3%, un aumento di 1.7 punti percentuali. O Silvio aveva sbagliato a fare i conti, oppure tanta gente ha iniziato a pagarle, le tasse…
Ricicliamo la carta!
La mia vicina me l’aveva già detto mercoledì, ma sono riuscito a vederlo solamente oggi. Anche alla fermata Abbiategrasso della verde è stato finalmente messo un cestone per il riciclo dei free press. Una cosa che aspettavo da un pezzo, e che almeno in teoria dovrebbe servire a mantenere un po’ più pulite le stazioni. Per una volta non sono poi così scettico, almeno vista l’esperienza in giro per le stazioni milanesi: gli imbecilli ci sono sempre, ma la maggior parte della gente ricicla tranquillamente la carta, basta che non debba fare troppa fatica :-)
coniglipolli
Chi ha la mia ormai non più verdissima età forse si ricorderà che la sua antologia scolastica conteneva una poesia – molto sperimentale… – che parlava di “coniglipolli”. Questa poesia era una specie di araba fenice, e non ci si ricordava nemmeno l’autore: non possiamo che ringraziare la rivista Rudi Mathematici, che dopo avere lanciato un accorato appello è riuscita a scoprire che è un’opera di Elio Pagliarani da “La merce esclusa”. Nel sito di RM potete leggere la poesia, che garantisco merita davvero; io mi limito a un suo riassunto e a una considerazione matematica.
La poesia espone un problema aritmetico, di quelli che vengono dati a scuola dalla maestra e che probabilmente sono la causa principale della disaffezione, quando non addirittura dell’odio, per la matematica. Ecco il testo.
Un ragazzo vede conigli e polli in un cortile. Conta 18 teste e 56 zampe. Quanti polli e conigli ci sono nel cortile?
Il metodo di soluzione esposto nella poesia prevede di considerare un conigliopollo, animale con due teste e sei zampe. Diciotto teste sono quelle di 9 coniglipolli, che hanno in tutto 54 zampe: quindi ce ne avanzano due. Come facciamo? Nessun problema: introduciamo anche il coniglio spollato, animale ottenuto togliendo un pollo da un coniglio e quindi con 1-1 = zero teste e 4-2 = due zampe. In tutto quindi abbiamo 9 coniglipolli e un coniglio spollato; vale a dire (“ed ora i conigli coi conigli e i polli coi polli”, come scrive Pagliarani) 9+1=10 conigli e 9-1=8 polli. Et voila.
Ora, dal punto di vista prettamente matematico abbiamo semplicemente fatto un cambio di variabili: X=x+y, Y=x-y. Niente di che. Ma a pensarci un attimo su, l’idea è semplicemente stupenda. Esci completamente dalla realtà – quanti coniglipolli hai mai visto in vita tua? – e in questo modo trasformi quello che, diciamocela tutta, è un noioso esercizio in una scena surreale che ha l’enorme vantaggio di farti calcolare la risposta in un attimo, persino a mente se ne hai voglia. La matematica, in fin dei conti, è anche questo: la ricerca di un modo per risolvere i problemi semplificandoli, un po’ come nella barzelletta con la pentola d’acqua da fare bollire dove il matematico se trova la pentola già piena d’acqua la butta via “per ritornare al caso precedente”.
Peccato che questa cosa non s’ha da fare; sempre dalla poesia, “non che violasse le leggi è che dissero basta / la famiglia gli amici gli esempi dei libri di testo”. Eppure mi chiedo cosa penserebbero gli alunni se una maestra proponesse loro il problema mostrando questa soluzione… forse non avremo dei matematici in più, ma magari almeno ci sarebbe un po’ meno gente spaventata dalla matematica.
(Grazie a Layos per il disegno del conigliopollo!)
una nuova tesserina
Ieri mi è arrivata una lettera con la tessera 2007 (e anche quella 2006…) dell’associazione Wikimedia Italia, quella che cura la promozione e la diffusione di Wikipedia e degli altri progetti collegati. (Solito disclaimer: l’associazione non gestisce it.wiki, ma si limita a promuoverla, con la possibilità di usare il logo ufficiale).
È tanto bello, poi avere la tessera numero 8 è un lusso che non capita spesso. Ma protesto: non mi dà nemmeno lo sconto al cinema :-(
Cucina moderna
Secondo il New Zealand Herald (non so se sia più autorevole di rep.it, però), una stazione televisiva neozelandese sta utilizzando come parabola per inviare i dati dagli studi al ripetitore… un wok (vedi foto). Sì, quelle belle padelle nate nel sudest asiatico, e che oramai si possono trovare anche dalle nostre parti. Secondo l’articolo, tutto era nato come un sistema per wi-fi, che poi è stato riciclato per le frequenze televisive. I curiosi possono andare a questo sito, dove scopriranno che la notizia è vecchia di quasi tre anni, e troveranno una serie di informazioni utili per il faidate.
Io ovviamente non ci tento nemmeno, ma voglio comunque darvi un avviso: è vero che la Nuova Zelanda è un paradiso anche per internet, ma l’Otago è un posto dove la densità di popolazione è tale che non si può proprio parlare di inquinamento elettromagnetico, e al limite il problema è il buco dell’ozono :-)
Ma dov'è Palermo?
Crisi o non crisi di governo, i giornali non possono tagliare lo spazio al festivàl di Sanremo. Così Rep.it fa la cronaca della seconda giornata, tra scivoloni fisici e a sfondo sessuale. Gli è però che a un certo punto scrive «Il festival si è preso in giro con Ficarra e Picone nei panni dei due siciliani (si fa per dire visto che sono palermitani doc)», e qua mi sono fermato. Io ero infatti convinto che Palermo fosse il capoluogo della Sicilia, ma qua mi si insinua il dubbio che le mie conoscenze geografiche siano ancora inferiori a quanto già sapevo.
Non si finisce mai di imparare.